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Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 29 Giugno 2008 da madflirt

born romantic and other movies (seconda parte)

beh dovevi deciderti prima. Nel frattempo non ti sei posta il problema che potesse interessare anche a me Felix ? solo che io grazie al tuo messaggio non me lo sono fatta, e bada avrei potuto facilmente, Pero non mi va di litigare con un’amica per un uomo”

Io sono allibita.  “Gio, ma tu potevi starci quanto ti pareva...”

“si, e magari domani sera ci esci tu con lui...No, o io o te. E prima ne parliamo tra di noi, da buone amiche”

Non sono così concorde con questa spartizione a tavolino.

“E’ ovvio che l’uomo è uomo e si farebbe volentieri entrambe, ma perché allora non lasciare andare le cose come debbono andare, così, al naturale, senza imposizioni e discussioni? In fin dei conti perché dovremmo litigare per uno che neanche conosciamo e ...diciamocelo pure, magari ci farebbe divertire entrambe?” dico ridendo ma lo sguardo serio di Giovanna spegne di colpo la mia risata.

“ok “dice lei un po’ scocciata “ne riparleremo.”  Ma le scelte avverranno per selezione naturale e di lì a pochi giorni. Lei domenica andrà al pomeriggio di salsa nel parco di Battersea (mentre io sarò costretta a casa a preparare il mio esame di aerobica...e dico aerobica!!!!!!) e incontrerà Felix, andranno a letto insieme e io non potrò che farmi da parte. A malincuore (soprattutto quando per anni Giovanna mi ripeterà quanto Felix sia fantastico a letto, il miglior amante che lei abbia mai avuto....e lei di amanti ne ha avuti parecchi...Dio Mio, che farà mai sto Felix? I salti carpiati in aria durante l’ atto sessuale? Avrà le lucine fosforescenti collegate al pene? Oppure emette suoni strani durante l’orgasmo?  Non so...la curiosità è donna e io per anni continuerò a dirmi che ho fatto un grave, gravissimo errore.....E lui continuerà ad invitarmi...ma questa è un’altra storia. Cosi, dicevo, tanto a malincuore lei avanza ed io indietreggio. Ha ragione Gio, non si litiga con un’amica per un uomo. Peccato, dico, solo peccato non abbia voluto spartirlo!

 

Il tempo vola, siamo già in autunno e di cose ne sono successe parecchie. Era da una vita che non andavo al Momo , forse perché gli incontri fatti là non sono stati dei più fortunati  o forse perché le cose da fare sono sempre tante. Di fatto solo stasera mi sono lasciata convincere a metterci piede di nuovo, e sempre per una band latina che Gio definisce fantastica. In effetti c’è una calca enorme  noi siamo in lista e quindi ci fanno entrare, ma molte persone devono rimanere fuori dal locale, con notevole disappunto. Durante il concerto mi trovo di fianco (toh guarda il mondo quanto è piccolo), proprio Ernesto, che è venuto ad applaudire i suoi connazionali.

Ci guardiamo un poco stupiti, ci diciamo due cose li per li, da quel nostro primo incontro non ci siamo più né visti né sentiti quindi siamo imbarazzati entrambi. Finito il concerto ci incontriamo di nuovo al bar. Mi chiede del disco

“si, lo abbiamo inciso, anche se devo essere sincera, mi è stato molto sulle scatole il fatto che tu abbia usato la musica come scusante per portarmi a letto. Non si fa....io ci contavo davvero. Era importante per me

“Scusami “ mi dice “guarda che le mie intenzioni erano buone. Solo che dopo sono stato impegnato e....”

“no no....” lo interrompo io “tutto ma non le patetiche bugie ti prego. E poi ti ho già perdonato “gli dico dandogli un bacio con schiocco sulla guancia. Lui mi guarda un poco stupito, poi mi prende per mano e mi porta in pista. Balliamo davvero bene insieme, non c’è che dire, alla fine riesce anche a farmi volteggiare in aria proprio come piace a me.

“ti va se ti accompagno a casa? “ mi domanda quando ci buttiamo esausti sulle poltroncine

“si,  ma solo se mi prometti che poi non chiedi di ascoltare la mia musica!!!!”

Ridiamo. “Anzi, andiamo al Buffalo ci sei mai stata?

“no, mai ...andiamo al Buffalo dai!

Il Buffalo è un locale dove al lunedì fanno musica latina. E’ pieno di cubani, praticamente tutti suoi amici. Mi presenta un sacco di persone di cui non ricorderò ne faccia né nome nel giro di due secondi e mezzo, ma che importa? Stasera sto cosi bene con lui. Balliamo sorridendoci, poi lui mi solleva e mi bacia. E’ un bacio lento, lungo e passionale. Come se il mondo intorno non esistesse, la musica non ci fosse più e le persone fossero scomparse. Ci guardiamo negli occhi...come adoro quel verde-blu che spicca sulla sua pelle olivastra...potrei innamorarmi!

In auto mi parla di se e del suo bambino. Non rimango neanche sorpresa del fatto che abbia un figlio (come dice Gio....tutti i cubani ne hanno almeno uno) e che ora viva con la sua compagna solo per fare da genitore e riparare al fatto che per i primi due anni fosse stato assente In effetti era sposato con un’altra donna(un’ inglese, come dice lui per via del passaporto) ma poi una delle sue amanti rimase incinta  La moglie, però, gli concesse il divorzio solo dopo molto tempo (e la cittadinanza) e questo lo rese un padre negligente. Poi, una volta iniziata la sua vita di padre, ruppe anche con la nuova compagna, sempre, credo, a causa della sua mancanza di fedeltà. (leggo fra le righe), anche se continuano a giocare alla famiglia felice per via del figlio. Insomma un soggetto da premio nobel per poligamia, o meglio, come dice Gio UN CUBANOI!!!  ma a me che me frega? La sua sincerità quasi mi commuove. Almeno non finge di essere ciò che non è. Forse è per questo che stasera facciamo l’amore con tanta passione. Forse perché solo ora ci siamo detti chi siamo senza timori, raccontandoci entrambi e sentendoci. Parliamo a lungo, di noi, del presente e del passato dell’amore per la musica e la vita. Percorsi completamente diversi per arrivare ad aggrovigliarci insieme in questa notte d’autunno. Mentre ci lasciamo andare sulle nostre pelli lui mi prende il viso e mi guarda dritto negli occhi. Per lunghissimi interminabili minuti mi sta a fissare con tanta passione e dolcezza che quasi mi commuove. Poi veniamo insieme, stringendoci come per paura di perderci. E restiamo abbracciati senza staccarci, per un’altra ora mentre lui deve andare, per forza che deve ha una compagna a casa che lo aspetta, eppure non si decide e continua a tenermi fra le sue braccia. Fino alla fine mi stringe, fino alla porta, fino oltre la porta. Come mai è stato così diverso dalla prima volta mi chiedo? Come mai è stato così intenso?

E poi il suo sms “qualsiasi cosa succeda, stanotte non lo dimenticherò mai” Ed io lo so che è vero.

 

Mi chiama nel fine settimana da Birmingham. Sono andati  li a fare un concerto. E’ molto contento e io lo sono di sentirlo. Parliamo a lungo, tant’ è che sono sull’autobus e sbaglio fermata. Devo camminare per un km buono e tornare indietro. Piove, mi bagno, ma parlare con lui mi fa dimenticare tutto,  pioggia compresa. E se anche non ci diciamo quando, sappiamo che ci rivedremo

“ti penso” mi dice lui

“anche io”. Rispondo. E’ bello così.

 

Mercoledì libero. Non ci posso credere. Finalmente una serata senza scuola, senza lavoro, senza prove, senza band. Una serata per me. Ho voglia di starmene a casa a leggere un bel libro, oppure vedere un film. Ecco un film. In biblioteca vado nella sessione video e ne scelgo uno dal titolo : born romantic. Si mi piace. Combacia con il mio mood attuale. E poi amo il cinema inglese, soprattutto i film ambientati  a Londra. Il resto, trama compresa, non mi importa.

Appena a casa mi chiama Gio.

“Stasera vieni ad un concerto a Liverpool Street? Suona Felix con una band di domenicani”

“no Gio, non ho voglia di incontrare Ernesto. Ho deciso che non devo più vederlo

“come mai? Mi sembravi presa da lui l ‘ultima volta...sbaglio? la scorsa settimana...

 “Si ma dai, ha una compagna, un figlio ...insomma la razionalità mi dice che è meglio che non lo veda più...

“Comunque Ernesto non ci sarà. Lui non c’entra con questa band” aggiunge Gio

“Beh in tal caso..” Ci penso due secondi e mezzo, poi decido di andare. In fin dei conti chiodo scaccia chiodo, chissà mai chi incontrerò stasera! Guardo con rammarico il film che mi ero presa in cassetta. Born romantic...prometteva davvero bene!

 

Che arrivavo in ritardo già si sapeva, era cosa scontata. Ma non credevo di essere cosi tanto in ritardo, talmente tanto che il concerto è quasi finito. Cantano altre due canzoni e poi ci sarà da ballare. Sono davvero un disastro di donna!!! Intanto Giovanna mi viene incontro incazzata e a me viene un colpo nel vedere Ernesto sul palco, alle tastiere

 
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