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Il “conto energia” è solo una bella reclàme?

Il primo vero bando in Italia per incentivare l’istallazione di impianti fotovoltaici si chiamava “ 10.000 tetti fotovoltaici ” attivato nei primi anni ’90 in vigore fino al settembre 2005. I pochi che riuscirono nel concludere la corsa ad ostacoli burocratici e ad accedere all’agevolazione furono o medie-grandi aziende (+ sensibili?) con ingenti capitali da reinvestire nelle aziende (e con finanziamenti in conto capitale fino al 75%) o singoli privati (+ sensibili!) per abitazioni isolate con impianti stand-alone (casistica da manuale!!)…. Un successone (meno del 20% dell’obiettivo).

 Alla fine del 2005 invece, molta gente esclusa dal precedente incentivo, ha visto nell’agevolazione “conto energia” per l’istallazione di pannelli fotovoltaici, una speranza di energia elettrica sostenibile e al tempo stesso un investimento sicuro e redditizio (tasso d’interesse dal 10% al 15% “assicurato” per 20 anni). Questa manna solare nel “paese del sole” scadenza dopo scadenza (bando trimestrale) scompare come miraggio sahariano.

Queste, a mio avviso, le incongruenze maggiori dell’agevolazione:

• Le domande sono protocollate secondo l’ordine cronologico (giorno, ora, minuti) di presentazione (anche diretta) allo sportello in Roma, quindi non fa fede il timbro postale di invio!!...propongo pellegrinaggi e picchetti notturni allo sportello romano ogni tre mesi per essere i primi.
• Non è stato comunicato quante domande (o Kwh o magari Mwh) verranno accettate ad ogni bando e soprattutto che fine faranno le domande escluse (automaticamente ripresentate o nuova domanda?) e se mai i soggetti esclusi saranno informati del diniego loro concesso (silenzio-dissenzo?)
• Tempi di risposta per l’ammissione più che incerti. Uno, due, tre o più mesi? Ad esempio il primo d’aprile presento domanda e mettiamo che il primo luglio mi danno l’ok per l’agevolazione, i fornitori di moduli FT mi dicono che c’è la lista d’attesa da 8 a 12 mesi (non li compro certo prima di essere sicuro dell’incentivo) ma l’impianto, a pena d’esclusione, deve essere realizzato, verificato e certificato (dal gestore) entro 12 mesi dall’ok…..altra corsetta contro il tempo nevvero??
• Perché, nel nome della trasparenza amministrativa e del marketing “ecologico”, non vengono resi noti gli impianti realizzati ed incentivati? Sarebbe un valore aggiunto, ad esempio, andare in un albergo, un negozio, etc completamente illuminato con il fotovoltaico.

Io sarei un cliente molto più soddisfatto. E tu?