Persone da ricordare

Durante l'ultima guerra, ai tempi dell'occupazione nazista, i Tedeschi confinarono al Castello Guglielmi sull'Isola Maggiore del lago Trasimeno 30 ebrei destinati ad essere poi portati in campi di concentramento dai Tedeschi in riitirata e che riuscirono poi a scappare.

Per molto tempo si è pensato che fossero stati gli Alleati a liberarli invece è stato il paziente lavoro di ricerca del Prof. Gianfranco Cialini , di recente nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica, curatore del Fondo antico dell'Università Italiana ed appassionato di storia locale a cercare testimoni e a far luce su questo episodio.

E' stato Don Ottavio Posta , parroco del luogo, con l'aiuto di 15 pescatori ad organizzare nelle due notti del 19 e 20 giugno 1944 una spedizione per organizzare nel cuore della notte il trasporto dei 30 ebrei a Sant'Arcangelo nel comune di Magione dove erano arrivati gli Inglesi, mentre il resto del lago pullulava di soldati nazisti.

Nel cuore della notte , in silenzio, al buio i 15 pescatori tra cui Agostino Piazzesi hanno messo a disposizione le loro barche e hanno compiuto questa missione con cui rischiavano la vita, tanto più che pochi giorni prima 4 innocenti erano stati passati per le armi per semplici sospetti.

Riconosciuto dal prof. Cialini il ruolo di Don Posta, lo stato d'Israele lo ha nominato 'Giusto tra le Nazioni alla memoria, mentre Agostino Piazzesi è stato nominato nel 2011 Cavaliere all'Ordine del Merito della Repubblica.

L'Unci Cavalieri d'Italia a nome del suo Presidente Comm. Elio Carletti e di tutti i soci esprime tutto il suo cordoglio alla famiglia di questo umile eroe dei nostri tempi, ne ricorda le doti di umanità e di civismo  e ringrazia il prof. Cialini, anche lui socio dell'Unci , per aver fatto luce su questo episodio della seconda guerra mondiale in cui uomini comuni, a rischio della vita, hanno preferito ascoltare le leggi del cuore che quelle di uno stato ingiusto.

(nella foto Agostino Piazzesi col sindaco di Magione Geom. Massimo Alunni Proietti)