Paradiso e dintorni

SCUSA per... Aver aggravato il peso delle salite ed aver frenato lo slancio delle discese, Aver preteso rinunce e sofferenze Aver ridotto tutto ad un fatto logico e razionale Aver tentato di ingabbiare le tue emozioni La smania di organizzarti la vita, di dirti cosa dovresti o non dovresti fare Aver interrotto i tuoi discorsi non lasciandoti parlare perchè io sò Aver passato una mano di nero sui colori accesi che tu usi per dipingere la vita Non essere capace di lasciarmi andare Averti costretta a non lasciarsi andare Non averti guardato negli occhi troppe volte Aver desiderato che tu cambiassi Aver considerato superflue cose importanti come lo svago e il divertimento La sufficienza con cui guardo gli altri La saccenza e la presunzione che mi hanno accecato e su cui ho costruito un piedistallo per sentirmi al di sopra di tutti, ma ho solo raggiunto le nuvole e ho perso di vista chiunque Non averti ascoltato I discorsi ammorbanti, troppo lunghi, seri e ipocriti Essere troppo appiccicoso Aver cercato di convincerti che le cose giuste sono quelle che penso io Aver rifiutato i compromessi o averli accettati senza discuterne quando mi facevano comodo Non aver cercato gli stimoli del cuore seppelendoli nell'indifferenza Non averti fatto sentire libera Essere partito alla conquista di nuovi regni lasciandoti sola in un castello dorato e freddo Essere riuscito ad accettare il tuo modo di essere e averlo voluto piegare Il poco tatto nel dirti le cose in faccia La continua invasione del tuo metro quadro I discorsi asfittici, monotoni e ossessivi di cui non riesco a liberarmi Quelle cose che dico solo perchè mi va di farlo senza pensare all'effetto sugli altri Per molte, molte altre cose che solo adesso vedo e mi fanno pensare che è un diritto di tutti quello di liberarsi dalle costrizioni e lasciarsi andare alle emozioni e alle sensazioni e tu meriti di esercitarlo per goderti la vita e non lasciar morire la speranza di non dover mai rimpiangere il passato E infine GRAZIE di cuore per avermi risvegliato aprendomi gli occhi e aver deciso di non mollare per il bene di chi più ami al mondo GRAZIE di esistere!

SI CHIUDONO I BATTENTI! Il negozio dalle vetrine piene di frivolezze ha chiuso i battenti, non tutti apprezzavano i prodotti esposti, alcuni venivano apposta, qualcuno solo per guardare, qualcuno per comprare, prendere o lasciare... Aveva puntato molto sull'immagine senza pensare troppo al contenuto, quello sarebbe venuto dopo... Io ci passavo, mi incuriosiva molto e un tempo conoscevo il titolare, era stato gentile con me; credo di essere stato uno degli ultimi a soffermarmi davanti a quelle vetrine, e l'ultima volta non ho resistito, sentivo il dovere di farlo, mi sono avvicinato al banco e con il mio solito slancio di sincerità (...) gli ho detto: "sai le cose che esponi non piacciono a tutti, molti sono infastiditi dalle vetrine sfacciatamente illuminate e pacchianamente addobbate, dalla merce esposta e proposta senza istruzioni, senza foglietto illustrativo e precuzioni per l'uso, qualcuno è rimasto deluso. Le regole del nostro mercato impongono un'attenta valutazione della qualità dei prodotti, della clientela a cui sono destinati e del modo in cui vengono proposti. Le regole cambiano in base al sentire comune, ma quelle che valgono sono già state scritte, spesso si tollera l'eccesso di intraprendenza o di disponibilità a proporre o proporsi, ma se qualcosa va storto chi ci rimette potresti essere tu! Mentre osservavo le tue vetrine mi è capitato spesso di sentire commenti poco rassicuranti, l'ingenua vecchina che posa per caso lo sguardo oltre il vetro, non vuole essere capace di comprendere queste diavolerie moderne, tira dritto accennado un segno della croce e biascicando qualche verso del rosario. Il mondo è pieno di benpensanti che per provare provano, ma poi lo negano; se si pretende rispetto da loro, allora bisogna dare il buon esempio e dimostrare rispetto soprattutto verso chi critica, rispettando le regole del gioco, perchè gli arbriti che sono chiamati a giudicare sono come me, sono i figli e i nipoti di quelli che criticano, della vecchina... Non esagerare, non tutti sanno apprezzare le novità e neanche le cose più vecchie del mondo se sbattute in faccia!" Lui è rimasto di stucco, non avrebbe mai voluto sentire parole del genere, mi sentivo in colpa, ho sentito la sua voce affievolita sussurrare qualche parola che non ho afferrato preso dalla foga di dire quello che penso, gli ho chiesto scusa e mi sono rimescolato ai passanti. Oggi ci sono ripassato, il negozio aveva le saracinesche abbassate, le luci spente, un cartello che dice "CHIUSO, provare da un'altra parte!" cosa avra significato? Forse non riaprirà più, non credo, era troppo convinto di quello che faceva, forse stà ristrutturando o ha preferito continuare l'attività sottobanco riservandola agli amici, quelli che condividono le sue passioni, solo loro. Forse le mie parole lo hanno convinto che non bastava solo abbassere le luci e ridurre gli addobbi aspettando tempi migliori, questo comunque non sarebbe dipeso nè da me nè da lui, e non era proprio quello che volevo ottenere... Ognuno reagisca come gli pare difronte alle opinioni e alla volonta altrui, rispettandole, la propria libertà finisce dove inizia quella degli altri! Qualcuno come me ha anche la responsabilità di decidere anche per altri il limite delle proprie libertà, e io non avrei consigliato a nessuno di entrare in quel negozio, anzi avrei tenuto distanti tutti coloro che non avrebbero saputo comprendere, la merce mi incuriosiva come forse mi incuriosisco davanti alle vetrine di bulgari in cui non entro perchè non potrò mai spendere oppure davanti uno di quei negozi alimentari cinesi in cui non entro perchè l'olezzo che ne proviene mi da la nausea e i prodotti non hanno il marchio CE. Un'altro negozio di frivolezze ha chiuso i battenti... spero che al posto suo apra un negozio di bomboniere...

VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE Quando in anticipo sul tuo stupore / verranno a crederti del nostro amore / a quella gente consumata nel farsi dar retta / un amore così lungo / tu non darglielo in fretta / non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole / le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore / dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre" / nell'ipocrisia dei "mai" / non sono riuscito a cambiarti / non mi hai cambiato lo sai. / E dietro ai microfoni porteranno uno specchio / per farti più bella e pesarmi già vecchio / tu regalagli un trucco che con me non portavi / e loro si stupiranno / che tu non mi bastavi, / digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani / dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni / per ritornare dopo l'amore / alle carenze dell'amore / era facile ormai / non sei riuscita a cambiarmi / non ti ho cambiata lo sai. / Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre / come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre / i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro / i tuoi occhi assunti da tre anni / i tuoi occhi per loro, / ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo / o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo / e troppo stanchi per non vergognarsi / di confessarlo nei miei / proprio identici ai tuoi / sono riusciti a cambiarci / ci son riusciti lo sai. / Ma senza che gli altri non ne sappiano niente / dirmi senza un programma dimmi come ci si sente / continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito / farai l'amore per amore / o per avercelo garantito, / andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori / o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori / o resterai più semplicemente / dove un attimo vale un altro / senza chiederti come mai, / continuerai a farti scegliere / o finalmente sceglierai. / F. de Andrè