bryseide2010

Se io fossi il destinatario di questa "cura", prenderei a schiaffoni chi me la dedica perchè sembra la dedica di un Dio alla sua creatura "Ti proteggerò dai fallimenti che per tua natura incontrerai"
Per mia natura??????? ma oooooohhhhhh?????
Ehm scusa non volevo essere dissacrante ;o)

Si, possiamo anche sostituire “natura” con “cultura”. Natura e cultura intrecciandosi subiscono una contaminazione reciproca … Quanto più i costumi prendono il posto – per così dire – della natura umana, quanto più essi vengono “fatti propri” e “incorporati” dagli uomini, tanto più essi si stabilizzano, assumendo così una parvenza di naturalità e persino una consistenza seminaturale. F.R. - Grazie per il chiarimento … el desaparecido - Ah, dimenticavo ... questi tuoi schiaffoni da dove vengono .. dalla tua natura o dalla tua cultura?

In realtà quel "per tua natura", non implica alcuna accezione culturale, ma semplicemente indica una situazione limitante da cui l'oggetto della cura non potrà sfuggire, mentre il "curatore" sente di esserne immune e soprattutto al di sopra.
Questi schiaffoni vengono dall'istinto, so di essere limitato, ma mi girano i maroni che venga uno con il vezzo di essere perfetto e soprattutto che si voglia prendere cura di me.
(che poi non è che sia proprio finito anche lui, "giravo per i campi del Tennessee, come ci ero arrivato non so", ma dico, non è che il Tennessee sia proprio dietro l'angolo che uno dica che va a comprare le sigarette si fa due passi soprapensiero e si trova in Tennessee, un minimo di aereo lo devi prendere e se non sai gestire il tuo istinto di geolocalizzazione, come puoi pensare di sollevarmi dalle ipocondrie... ma andiamo su) :o))

Caro el desaparecido, non starò a disquisire tanto sul testo della canzone (scritto da Manlio Scalambro, filosofo e poeta dei nostri giorni), sui temi affrontati ci si potrebbe scrivere un “papiro” e forse non basterebbe lo spazio su questo blog … Mi piacerebbe invece confrontarmi su alcune parole che hai usato nei commenti - “scusa non volevo essere dissacrante” (non ti preoccupare, non lo sei!) : qui l’accezione culturale è implicita e come! (l’eterna diatriba assolutismo/relativismo tra Chiesa ed antropologi sulla natura/cultura dell’uomo) - “essere perfetto” : ti riferisci a Dio? Qui nessuno è perfetto … e non mi sembra che questo termine venga nominato nella canzone, tantomeno debba essere necessariamente sottinteso. - “il curatore si sente immune e soprattutto al di sopra” – “so di essere limitato” : tutti proviamo il desiderio di proteggere qualcuno a noi caro (es. un figlio) e questo ben rappresenta la concezione evoluzionistica che tu hai di “istinto” - Sul Tennessee (annessi e connessi) magari ci torniamo un’altra volta … - Detto questo, nei momenti di difficoltà ben venga qualcuno che “voglia prendersi cura di me” (in fin dei conti si può sempre rifiutare) … forse vorresti essere tu? In conclusione … estrapolare solo alcune frasi e commentarle forse non dà vero senso al contenuto, ma almeno ci permette di comunicare. Baci. Bry.

Ho scritto "sono limitato" perchè non volevo scrivere "so di non sapere" visto che altri migliore di me aveva usato tale formula :o)> Nel termine "dissacrare", credo ti sfugga che il significato di "sacro" attiene alla divinità in genere, non al Dio dei monoteisti, in questo la divinità potrebbe anche essere un filosofo poeta che se la tira un poco nei confronti del discepolo/a
In questo non c'è alcuna evoluzione dell'istinto, anzi è il classico rapporto di potere verticale
Stavo per scrivere che a me piacciono i rapporti orizzontali, ma sarebbe stato fraintendibile, diciamo che prediligo i rapporti paritetici, danno più soddisfazione, dunque alla risposta se vorrei essere io a prendermi cura di te la risposta è "NO".
Comunque mi interessava solo suscitare un sorriso e prendo atto di non esserne stato capace... non è che hai la fronte un po' troppo aggrottata nel riflettere su mille cose per lasciare che il viso si distenda e si rilassi? ;o))

ehm.. beh sì, in effetti stavo facendomi le sopracciglia ^^... cercando il recondito significato della parola "dissacrante"..., è chiarissimo il tuo primo commento ... semplicemente mi interessava riflettere insieme sul significato che hai dato alle parole "proteggere", "prendersi cura" , che non necessariamente devono essere associate a "potere" .. e poi ti sbagli ... chi te lo ha detto che non mi hai suscitato un sorriso?

hmm sbaglierò, ma ieri quando sono passato di sfuggita il commento era leggermente differente anche se il senso di fondo è lo stesso, però ammetto di aver dato una lettura frettolosa e forse ho colto solo il senso non ricordando le parole, il che apre ombre sulla capacità di sintesi se ci si affida solamente all'analisi etimologica ;o))
Esiste una differenza sostanziale tra "proteggere" ed "accudire", ma in entrambi i casi se ci pensi è un rapporto verticale, si protegge e si accudisce un bambino, un malato o comunque una persona debole.
Chi ha voglia di essere accudito nel senso di questa canzone forse dovrebbe riflettere sulla percezione di se stesso inserito nel mondo. E questa era forse la riflessione che volevo suscitare in te pur nel'intento primario di suscitare un sorriso :o)

No, non sbagli, l'ho modificato leggermente, dato che non mi avevi ancora risposto … Comunque l’uomo nasce e muore in una condizione “verticale” … penso a come si inverte il rapporto nel corso della vita: quando il bambino nasce è il genitore (o chi per lui) a proteggerlo e a prendersene cura (e guai se così non fosse) , lo stesso genitore viene poi accudito dal figlio (o chi per lui) nella malattia o nell’avvicinarsi alla morte e questo, come dici tu, ci rimanda inesorabilmente ai momenti di debolezza … dai quali tuttavia non è affatto produttivo difendersi (magari con due schiaffoni), mi sembra invece che i rapporti di “potere” verticale siano ben altri … quelli senza rispetto o che implicano lo sfruttamento per un soddisfacimento a senso unico, nei quali le parole protezione e cura stonano oltremodo ( fa eccezione la “medicalizzazione” del corpo e della mente che invece evidenzia la cattiva evoluzione della questione, presupponendo potere e controllo!) Tale sottile passaggio da una condizione di rispetto ad un’altra di sfruttamento (rapporto verticale/potere verticale) rappresenta secondo me il nodo da sciogliere … Sui rapporti paritetici mi trovi d’accordo, danno più soddisfazione .. ma mi chiedevo … lo “fai” sempre di fianco?

Non ho risposto perchè non avevo tempo di soffermarmi, ho atteso di poter riflettere su quanto scrivevo..
La tua ultima domanda non regge, oppure dovrei risponderti che non amo stare sempre "sopra", non mi da soddisfazione il dominare anche se, a volte, è ovviamente parte del gioco.
Inoltre tu hai espresso il concetto dell'accudimento, sul quale siamo d'accordo, ma la canzone usa la parola "proteggere", non "accudire" ;o)
Dai confessa che un simil espaccamaroni non pensavi che esistesse al mondo, un mare di parole solo per una canzone :o))

Signor espaccamaroni, ti ricordo che la canzone si intitotola LA CURA! E comunque (sopra, sotto o di fianco) è stato un VERO piacere conversare con te … baci Bry

Beh, anche il partito di Berlusconi si chiama "delle Libertà", ma cosa poi significhi quella parola è altra cosa ;o)
E' stato un piacere anche per me :o))

I campi del tennesse non hanno bisogno di alcuna spiegazione. "Più veloci delle aquile i miei sogni"

Certo, i sogni possono attraversare un oceano in un attimo… a differenza delle aquile …

Più che le ipocondrie e le paure, è quel "da oggi" che conta

Si, sembra una sorta di passaggio da una fine ad un nuovo inizio …

Per nostra natura i fallimenti sono inevitabili e a volte indispensabili. Visto che sta parlando a qualcuno, "per tua"

Queste due parole che hai usato “inevitabili” e “indispensabili” mi colpiscono particolarmente … messe insieme trasmettono saggezza. Ciao e grazie per il passaggio frabonvi

QUESTA LA PUBLICAI SU FACEBOOK,LA DEDICAI ALLE MIE FIGLIE,SENZA GUARDARE TROPPO PER IL SOTTILE,NE PER CULTURA ,NE PER ALTRO.MA SOLO PERCHE' SONO I MIEI ESSERI SPECIALI ,E AVRO' CURA DI LORO.

L'ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità. (Kahlil Gibran)

Un testo sempre stupendo di un cantante filosofo che rende bene l'immagine delle idee con le sue parole.

Mi piace anche la musica!

Non si può semplicemente affidarsi a quello che ti lascia sentire questa canzone...qualcuno che vorrebbe potersi prendere cura delle tue fragilità, qualcuno che trova in te una spinta tanto forte da volerlo rendere tuo protettore...ha un testo bellissimo e magari ci fossero meno persone egoiste pronte solo a voltari e più persone che hanno voglia di curare le sofferenze altrui...

E' vero, la sensazione che ti lascia una carezza sincera vale più di mille parole ... Ciao

ciao bryseide, vorrei ringraziarti per la visita e il commento al mio blog. auguro al tuo blog una lunga vita! 3 anni e mezzo fa il primo post che ho fatto sul mio blog appena nato su Libero fu proprio questa canzone e mi ha portato fortuna :-)

grazie cara, allora abbiamo senz'altro qualcosa in comune! il tuo blog è bellissimo, è stato un vero piacere visitarlo.

credevo che le parole fossero sbagliate.. Poi ho capito che la confondevo con un'altra di Battiato! :-) bella canzone

Anche le tue non scherzano! Ciao

ah no ? prima o poi ci metterò qualcosa di allegro ... :-)

:-)

quando l amore supera ogni ostacolo si ha la forza di amare incondizionatamente..

Si, è l'amore che ci dà quella forza ..

la piu forte emizione che possa provere l uomo e la donna..

stupenda canzone

vero? Ciao islup

quando la sentii live ad un concerto ho pianto dall'inizio alla fine...e vicino a me c'era una persona che non avevo mai visto che pianse anche lui...é tremenda, ha tutto quello che deve avere una canzone, personalmente, sempre

sono d'accordo, hai ragione... tocca le corde dell'anima e le fa vibrare. Grazie islup

A me serve una cura...Ma, non ho il medico.......Che mi aiuti!!......

asp .. posso mandarti ... vuoi l'indirizzo? ahahahaha

DI CHI?????????? DEL MEDICOOOOOOOO??HAHAHAHAHAHAH...