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...dobbiamo fare il gemellaggio!!!!

Post n°39 pubblicato il 19 Marzo 2008 da bsfverona

La formazione di Altamura sta diventando famosa a furia di perdere
Gioca nel campionato d'Eccellenza, spesso con i dirigenti in campo

Trenta sconfitte su trenta partite
Leonessa, la squadra del momento

 
HAI capito quei furbetti della Leonessa ? Più perdono, più diventano famosi. Un giorno sì, l'altro no, sono in tivù: l'ultima apparizione in Striscia la notizia, con tanto di tapiro consegnato a quella che rischia di diventare la squadra più materasso della storia del calcio italiano: trenta sconfitte su altrettante gare del campionato di Eccellenza Pugliese, ma soprattutto 251 gol subiti e appena 5 realizzati. Eppure è la squadra del momento: "Se volete giocare in Eccellenza, venite da noi", il lancio da reality che da settimane caratterizza il cammino della squadra di Altamura.
In verità, il reclutamento è necessario perché la Leonessa, squadra nata quattro anni fa dalla fusione con i baresi del San Paolo, ogni domenica fa una fatica tremenda a mettere insieme undici volenterosi da sacrificare all'avversaria di turno. Ogni partita è un massacro calcistico, dopo pochi minuti è già sotto di almeno un paio di gol. In campo, per fare numero, vanno anche i due massimi dirigenti del club, Massimiliano Martelli, rappresentante, e Michele Sardone, dentista di 39 anni, Damiano Incampo, gestore di un bar, i fratelli Valente, che hanno un negozio di calzature, Roberto Modeo, proprietario di una palestra, e Paolo Cappiello, commerciante che di anni ne ha ben 47.
Ma la storia più incredibile è forse quella di Giacomo Percolo, che al sabato gioca in B/2 di pallavolo e la domenica indossa le scarpette bullonate. Ecco perché più che una squadra dilettantistica, la Leonessa è una sorta di dopolavoro. "Siamo tutti con nessun precedente di rilievo nel calcio", sottolinea Martelli, come se questo fosse un titolo di merito. A completare l'organico un gruppo di ragazzini di Santeramo, Altamura e Gravina.
Ma in un paio di circostanze, la Leonessa si è presentata in trasferta con otto-nove uomini e dopo pochi minuti si è ritirata per infortuni o espulsioni. "Sì, quando fa freddo, qualcuno si tira indietro e ci presentiamo in inferiorità numerica. ".
Ci vuole un bel coraggio e uno spirito davvero sportivo a farsi travolgere da ogni avversario: "Eppure vi dico che il nostro fiore all'occhiello è proprio il portiere: si chiama Giambattista Losito, ha sedici anni, e mediamente fa dieci parate a partita. Subisce caterve di reti, ma para calci di rigore e spesso è il migliore in campo. Per me, diventerà famoso". E' uno dei paradossi di questa squadra che, come si suol dire, gioca per onore di firma.
Eppure lo scorso anno militava in serie D, ma dopo la retrocessione c'è stato il disimpegno dei vecchi dirigenti e nessuno si è voluto fare carico di rendere competitiva la seconda squadra di Altamura, insieme al Real, che disputa lo stesso campionato, figurando nella zona medio bassa della classifica. "Ma noi non ci arrendiamo", dice con orgoglio Martelli. "Stiamo provando ad avvicinare alla nostra società, alcuni imprenditori locali. In verità, sino a questo momento, le risposte non sono state incoraggianti. Ma noi andiamo avanti. Per quest'anno, l'obiettivo è quello di restare in vita". E magari sfruttare nei prossimi mesi l'ondata di popolarità che sta facendo conoscere la Leonessa in tutta Italia. Vuoi vedere che gli ultimi saranno i primi?

(19 marzo 2008) cadey
 
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