BULIMIA DI VIVERE

FACILITATRICE DI GRUPPI A.M.A.


Ragassuoli voglio comunicarvi una notizia meravigliosa: sono diventata FACILITATRICE DI GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO (A.M.A.).Nel prossimo post spiegherò meglio, per chi non lo sapesse, in cosa consistono i gruppi A.M.A e qual è il ruolo del facilitatore, ma vorrei almeno scrivere una breve introduzione sull’argomento per chiarire le finalità del corso che ho da poco concluso e di ciò che, come associazione, ci proponiamo di creare nel prossimo futuro.I gruppi di auto mutuo aiuto sono, in sostanza, degli incontri a cadenza periodica (di solito settimanale), effettuati da una decina di persone che hanno sofferto o soffrono di uno stesso disagio e che si propongono di mettere in campo le proprie esperienze e le proprie risorse per aiutarsi vicendevolmente.Il gruppo a.m.a. non sostituisce un percorso terapeutico ma fornisce un appoggio per chiunque  desideri  condividere liberamente la propria opinione.Chi è il facilitatore? Semplicemente un componente del gruppo che si incarica di dare l’avvio allo stesso, di mantenere in vita i contatti tra le persone partecipanti e di agevolarne la comunicazione.Ebbene, avevo letto della formazione di questi gruppi soprattutto da parte dell’A.M.A. di Trento (diciamo la capostipite di questa filosofia in Italia) e, più di un anno fa, avevo iniziato ad interessarmi all’argomento ma, allora, non ero riuscita a trovare corsi attivi in zona.Riprese le ricerche nell’autunno del 2009, m’imbattei in un nuovo sito, quello del  Camap, ovvero il coordinamento dell’auto mutuo aiuto in Piemonte.Copiato il numero di cellulare di riferimento, presi coraggio e telefonai per presentarmi ed informarmi.Rimasta in contatto con "gli addetti ai lavori" a febbraio 2010 venni a conoscenza di un corso di formazione proprio a Torino.Dunque? Logicamente mi iscrissi e… a marzo è iniziata una nuova avventura!
Durante le giornate formative si sono alternati lezioni frontali a momenti di confronto, di racconto, di raccoglimento e di esercitazioni pratiche anche molto divertenti ma non solo…la condivisione è proseguita durante le pause, i pranzi, gli intervalli e lo scambio reciproco di esperienze e di opinioni non ha fatto che arricchirci.In quell'occasione ho conosciuto persone speciali che, come me, si propongono di diffondere la conoscenza dell'auto mutuo aiuto e che mi hanno ulteriormente invogliata a proseguire in questa direzione.Nel mio piccolo, avendo sperimentato personalmente la validità della terapia di gruppo ed avendo ascoltato altre esperienze a riguardo molto positive, credo che incontri di questo tipo (ovviamente anche affiancati alle terapie tradizionali di cura) possano essere molto utili, soprattutto perchè possono far comprendere che, mentre si vive un disagio: non si è solinon si è fuori di testanon si è diversi e che anzi: come tutti si può cadere ma, cosa più importante, ci si può rialzare proprio a partire dalle risorse personali che ogni essere umano possiede!Di tutti gli incontri collettivi ai quali partecipai mi ricorderò sempre, in particolare, di questo: potevo condividere! e le persone che avevo intorno mi ascoltavano, senza giudicare, senza puntare il dito ma semplicemente essendo lì con me e vivendo assieme a me un momento di apertura reciproca.In definitiva: non penso che la partecipazione ai gruppi a.m.a possa, da sè, "far guarire" una persona, ma che essa offra, a chi lo desidera, l'opportunità di confrontarsi con altre realtà, permettendo di vedere il problema sotto punti di vista ed angolazioni diversi dai propri...condizione da non sottovalutare e che può permettere l'avvio di numerose conseguenze positive.Per questi motivi mi sembra il minimo farmi promotrice di un metodo che è ancora in parte sconosciuto ma che è più che sperimentato ed efficace, non solo per quanto riguarda i disturbi alimentari, ma in campi molto più vasti: dalla depressione al supporto dei famigliari di malati oncologici, dalla droga alle dipendenze affettive.Vi illustrerò, appena saremo pronti per iniziare, le modalità con le quali la nostra associazione darà vita ai gruppi, ma vi anticipo che il desiderio è proprio quello di partire da incontri specifici tra persone che patiscono o hanno patito di bulimia.Per ora: un forte abbraccio a tutti!
con affetto,Selvatica