Creato da StefySelvatica il 29/01/2007
 

BULIMIA DI VIVERE

uscire dalla bulimia per tornare a vivere

 

 

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"DONNE CHE MANGIANO TROPPO", un libro sulla bulimia

Post n°47 pubblicato il 10 Luglio 2007 da StefySelvatica
 

Consiglio vivamente di leggere il libro:"DONNE CHE MANGIANO TROPPO" di Renate Gockel (si trova in edizione economica Feltrinelli), del quale riporto parte della prefazione, scritta da Nella Livings:

"Perchè mangio in modo forsennato anche quando non ho fame?". Questa è la domanda che si fanno spesso le persone bulimiche, sentendosi poi angosciate e terribilmente colpevoli, perchè sanno bene che gli attacchi di voracità poco hanno a che fare con un bisogno reale di nutrimento. Ma essere dipendenti dal cibo non è un comportamento che riguardi esclusivamente il fisico. E' invece un modo di rapportarsi che rivela molti aspetti poco evidenti della personalità di ciascuno, e che induce a vivere una sorta di odissea tra trasgressione e vizio, fame e gola.

...il ritratto di Anna, la protagonista della storia di bulimia presentata in questo libro, è ricco di osservazioni che permettono a ciascuno di considerare meglio il proprio rapporto con il cibo. Nel mio lavoro di psicoterapeuta (rivolto in particolar modo alle persone che hanno conflittualità con il cibo), ho potuto rilevare, per esempio, in accordo con l'autrice di Donne che mangiano troppo, quanto la donna bulimica ( ma il problema, senza dubbio e con aspetti diversi, non esclude l'uomo) cerchi il consenso altrui in modo esagerato. Infatti l'immagine di sè che si vuole accreditare presso gli altri rispecchia un modello di ideale "perfezione", di "brava figlia", di "brava moglie", di "brava dipendente", di "brava" in qualsiasi campo sia richiesta la prestazione. Purchè il consenso sia unanime, questo "dover essere" è continuamente messo alla prova rispetto ai propri sentimenti, di per sè trasgressivi, che tuttavia la donna bulimica sa tenere sempre a bada. Ma c'è il rischio continuo che questo consenso, faticosamente raggiunto, vada perduto se ci si lascia andare alla propria "vera natura". Quindi, quanto più il giudizio di sè è negativo, tanto più va ricercata l'approvazione generale, con la speranza che "gli altri" non scoprano il buco nero che sta sotto, e la propria vera o presunta pochezza...

Anche dal punto di vista sessuale c'è la stessa tensione a essere "come tu mi vuoi". La bulimica è una donna che ha una reale difficoltà a dire "no", ma che non sa lasciarsi andare pienamente perchè teme un giudizio negativo, correndo quindi un pericolo anche maggiore: essere abbandonata...La dipendenza dal partner diventa molto forte, nonostante il disagio di cui soffre la bulimica nei confronti di lui. Si instaura in questo modo "l'abitudine eroica" di sopportare ogni angheria, affinchè il temuto abbandono non avvenga mai. Emerge dunque una personalità dipendente sì dal cibo, ma soprattutto dipendente dall'esterno, e dal non sapersi accettare per quel che si è.

"Ma come mai, se oggi ho un forte attacco di 'finta' fame, mezz'ora dopo corro a liberarmi della colpa della mia ingordigia e vomito?" si chiede la bulimica. "Che cosa nasconde questo comportamento irrazionale?". Ancora una volta agisce il bisogno di mantenere tutto sotto controllo, riportando la situazione al punto 'zero', cioè prima del 'misfatto', dell'ingerimento del cibo.

Gli attacchi di fame, dal punto di vista simbolico, hanno varie valenze:"DEVO TAPPARMI LA BOCCA  perchè quello che ho da dire veramente potrebbe essere o risultare aggressivo e distruttivo, quindi minacciare il rapporto che ho in corso". Oppure: "Ho bisogno di colmare il terribile e temibile vuoto che mi porto dentro e che identifico come sintomo di fame anche se so che non è così". E ancora:"Potrebbe servire  a 'placarmi'  in qualche modo sollevandomi momentaneamente dall'ansia di dovermi dare delle ragioni profonde per questo senso di sgomento e di scontentezza di me e degli altri". Un percorso approfondito all'interno della propria storia personale diventa quindi necessario per capire il perchè del fissarsi di comportamenti patologici, di che cosa si cerca di superare o di nascondere a se stessi opponendo ostacoli alla propria autonomia. Forse è la paura. Di trasgredire, di competere, di fallire, di affermarsi...

Come in ogni labirintico processo per raggiungere 'la conoscenza', si indaga dentro di sè, per scoprire e accettare quel che di misterioso abita in noi. Questo migliorerà la tolleranza, la socialità e porterà ad una accettazione vera e più profonda di sè e dell'altro. Il conoscersi ed il riconoscersi consente di sperimentare altre vie di comportamento più adulte e più mature, senza ricorrere a regressioni orali, chiarendo il legame con la nostra parte-bambina. Imparare a convivere con quel vuoto interiore, che prima tanto ci spaventava, diventarà un'opportunità per maturare.

Le guarigioni non riguardano ovviamente solo il superamento del sintomo della bulimia, ma si basano sul mutamento del vivere quotidiano, dei rapporti con gli altri e con noi stessi. Una volta scoperto... che aggrapparsi a una persona e renderla indispensabile, oppure dipendere da un cibo che ci colmi o ci plachi come nella prima infanzia, è SOLO UN ALIBI, si può impostare un altro modello di comportamento, più benefico per sè e per chi si ama.

Buona lettura a tutti!

Un bacio

Selvatica

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Commenti al Post:
darlinggg
darlinggg il 10/07/07 alle 10:09 via WEB
Ragazze, ragazzi, signori... nessuna vergogna, ma solo la forza di chiedere aiuto: dimostrazione di consapevolezza e di desiderio di essere sereni e felici. ... chi sta male, chi è stato male ha tanto da dare e sicuramente la forza per vincere il braccio di ferro con le ingiustizie a cui quotidianamente assistiamo!Non abbiate timore o imbarazzo nel cercare voi stessi l'aiuto o il sostegno di un professionista se ne avete bisogno. Non c'è probabilmente niente di più difficile che osservare qualcuno a cui si vuole bene farsi del male! Abbiate cura anche di voi! ...Scusami se mi sono permessa,ma attraverso Cesare ho avuto modo di conoscerti,e spesso ti ho letta silenziosamente....ma oggi nn me la sono sentita di stare zitta!Un in bocca al lupo....
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 10/07/07 alle 13:22 via WEB
"Scusami se mi sono permessa?", ma stai scherzando?? ti ringrazio tantissimo per il tuo commento. Io sto cercando in tutti i modi di portare alla luce anche le piaghe più nascoste di questa terribile malattia e concordo pienamente su tutto quello che hai scritto. Quando si affrontando disagi simili si deve arrivare alla fine a capire che il ricominciare a volersi bene non è un atteggiamento egoistico, ma un importante gesto di amore da compiere nei confronti di se stessi e di chi ci circonda! La bulimia è una malattia subdola in quanto difficilmente diventa visibile, soprattutto nelle prime ‘fasi’…spesso inoltre, per la vergogna, coloro che ne soffrono nascondono ulteriormente le proprie paure ed intervenire in modo diretto diventa, in certi casi, molto complicato. Spero che blog come il mio riescano a raggiungere il numero più alto possibile di persone…non si sa mai da cosa possa derivare l’inizio di una guarigione e più si riuscirà a fornire un’ informazione corretta ed a mettere in contatto coloro che ne hanno bisogno, più la possibilità di migliorare il maggior numero di vite sarà alta. E continuiamo nella battaglia…un abbraccio forte e a presto Selvatica
 
vera.sm
vera.sm il 10/07/07 alle 10:48 via WEB
Io non ho vissuto questo problema sulla mia pelle..ma sono convinta che quello che fai serva a molto! mi sembra che possa essere un aiuto concreto per qualcuno.. per chi ha bisogno di confrontarsi...un appoggio per chi vuole guarire... e spero davvero che questo succeda a tutti quelli che soffrono di queste "strane" malattie... Complimenti ancora, e buona giornata! p.s. il libro sicuramente lo leggerò! un bacio!
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 10/07/07 alle 13:29 via WEB
Anche se non hai vissuto sulla tua pelle questo problema hai comunque dimostrato sensibilità nell'interessartene ed intervenire, quindi grazie! Come ho scritto sopra sto facendo il possibile per dare una mano...mi sto buttando, sto sperimentando e spero che tutto questo possa alla fine servire davvero...quando ero malata la cosa che desideravo di più era essere ASCOLTATA SENZA ESSERE GIUDICATA! soprattutto da persone capaci di capirmi al volo...chi può farlo di più di una persona che in qualche modo è appena uscita dallo stesso problema? Incrocio le dita!!!:) un bacio grande Selvatica
 
   
kalo.s
kalo.s il 11/07/07 alle 02:18 via WEB
Ciao Stefy.
E' certo che quello che stai facendo "serve" perché non coinvolge soltanto chi ha vissuto lo stesso problema ma anche chi ha vissuto "una malattia" qualunque. E tu sai che le diverse malattie hanno in comune lo stesso soggetto, il "malato" ed il suo rapportarsi con chi "malato" non è in una sorta di muto dialogo che scatena emozioni dimenticate. Alla fine ci si identifica con il malato e non più con la malattia e questo, verosimilmente, ci unisce e ci aiuta ad andare avanti in un progetto comune ... ora sulla Bulimia, domani sulla Paraplegia e poi ancora sulla Cardiopatia e poi ancora ... e ancora...
Ti abbraccio, affettuosamente, Maurizio.
 
     
StefySelvatica
StefySelvatica il 11/07/07 alle 09:00 via WEB
Grazie per il commento...concordo sulle tue parole, anzi: in molti casi, molto probabilmente, si oltrepassasse la "limitantissima" soglia del silenzio, soprattutto in certi ambienti familiari, molto probabilmente si riuscirebbe a sconfiggere le malattie con molta più facilità e ad emancipare in maniera più naturale coloro che stanno soffrendo. Il dialogo, la comunicazione,o anche "solo" il semplice ESSERCI sono fondamentali per chi sta male. Nessuno nasce "imparato" e non si può pretendere che tutti siano in grado di affrontare certe situazioni IN MODO DEL TUTTO SPONTANEO...bisogna però almeno sforzarsi di interagire, per capire ed aiutare...forse proprio partendo col chiedere innanzi tutto a chi è malato di che cosa HA VERAMENTE BISOGNO!Un bacio grande Stefy
 
GDTeo
GDTeo il 11/07/07 alle 08:13 via WEB
tanto per cambiare un altro post fantastico... ;)
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 11/07/07 alle 08:50 via WEB
...tanto per cambiare...il commento di una persona fantastica! ^__^ BESOSSSSS Selvatica
 
EnzoPaolo
EnzoPaolo il 11/07/07 alle 09:53 via WEB
Gran bel post... come al solito! Ciao Stefy, un bacione!
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 11/07/07 alle 10:50 via WEB
Un abbraccio anche a te! Buona giornata :) Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/07/07 alle 18:03 via WEB
sempre grazie.... una letturina mi ci vuole in sto periodo perchè non riesco a dormire e sono sempre lì a lottare con lo sportello della dispensa :P 'Cra'
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 11/07/07 alle 20:02 via WEB
Grazie di che? penso che questo libro sia molto chiaro e riesca, con semplicità, a mettere in luce certi meccanismi mentali che si sviluppano con il decorso della malattia e che, se compresi, possono far compiere dei grandi passi avanti. A me era servito molto, soprattutto per rimettermi in discussione su certi concetti che si erano come "cristallizzati" e che alla fine mi bloccavano in molti aspetti della vita quotidiana. Buonissima lettura! un bacio grande Selvatica
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/10/07 alle 00:53 via WEB
Rimarrei giorno e notte a leggerti...in molte cose che ho letto mi è venuto da piangere...mi sembra di rivivere la mia vita..
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 03/10/07 alle 09:45 via WEB
Ciao...beh! io sono sempre qui...se ti va scrivimi in messaggeria, mi piacerebbe conoscerti!Un abbraccio pieno d'affetto, Selvatica
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
al3ssi3tta il 23/03/09 alle 13:03 via WEB
ciao!^^ x caso sono capitata qui...stavo studiando questo argomento e per curiosità ho voluto fare una ricerca...è veramente incredibile...ti ammiro per quello che fai come vuoi almeno cercare di aiutare gli altri sono convinta che si veramente un grande aiuto per chi lo legge...io questo fatto non lo provato direttamente sulla mia pelle però ci sono stati tanti amici e compresa mia mamma che ci ha sofferto...sono veramente sorpresa^^ un bel blog veramente significativo ihihi spero che anche tu abbia superato questa cosa...ciao ciao un bacio :)
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 23/03/09 alle 13:13 via WEB
ma ciao! per caso ero in linea ed ho visto subito il tuo commento^____^GRAZIE!! parole come le tue non possono che lasciarmi una bella energia positiva per proseguire col blog. Io sì, ne sono uscita e proprio in conseguenza a ciò che ho passato ho preso la decisione di espormi per cercare di dare una mano a chi ancora sta male.Ti mando un abbraccio grande, dolce giornata! Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
faby il 29/09/09 alle 17:56 via WEB
E' la prima volta che leggo cosi tanto su questo argomento...è incredibile!! Si tratta del mio argomento di tesi e non avevo capito nulla....o meglio...vedevo ma non guardavo tra le righe di ciò che leggevo.... ho molta difficoltà nello scrivere....non so da dove iniziare.credo che trattare di un problema cosi complicato sia troppo per me, mi fa sentire piccola.la mia introduzine è orrenda...aiutami a capire, a immedisarmi e a mettere per iscritto queste sensazioni. comunque ti sono vicina. fabiana
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 30/09/09 alle 11:08 via WEB
Cara Fabiana, non è semplice comprendere oltre le righe ma già il fatto stesso che tu cerchi di sforzarti di chiarire i dubbi ti fa onore. Il problema della bulimia è molto complesso, denso di sfumature, differenze, sottigliezze. Purtroppo anche chi ci "cade" è costretto a fare i conti con lati della propria personalità che prima non pensava nemmeno di avere. La lotta per la guarigione è una lotta che mette in discussione ogni minimo comportamento e che fa uscire l'anima completamente allo scoperto. Sarò lieta, nel mio piccolo, di poterti dare una mano. Se vuoi scrivimi in privato, credo che per mail sarà più semplice cercare di collaborare in questo senso. L’indirizzo è bulimiadivivere@yahoo.it, ti aspetto un bacio Stefy
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Dany il 25/11/09 alle 00:00 via WEB
pensavo sarebbe stato più semplice uscirne..............mi sbagliavo!!!!! intorno a me gira solo tanta confusione e tutto questo mi fa tanta paura.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
mara il 09/02/10 alle 22:30 via WEB
ciao.. scusa.. io non ho letto il tuo libro. sono capitata per caso nel tuo blog perche cercavo disperatamente aiuto in internet riguardo a questo problema.. cercavo risposte ma soprattutto aiuto! io ho solo 17 anni e mi sto rovinando la vita a causa della bulimia. come posso fare per guarire? devo per forza dirlo ai miei o andare in qualche istituto? nn credo di poter fare tutto ciò! grazie in anticipo!ti ammiro per la forza che hai avuto!
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 10/02/10 alle 10:11 via WEB
Cara Mara la guarigione è un processo che può richiedere molti fattori: tempo, forza di volontà, coraggio, voglia di mettersi in gioco e anche fortuna. Credo che tutto serva per incanalare una persona verso una strada che le permetta di vivere stando bene e senza ricorrere all'autolesionismo. Nelle poche righe dei commenti è difficile per me esprimere tutto quello che penso ma voglio sottolineare almeno un concetto in particolare: non vergognarti per ciò che ti sta succedendo. Può capitare di cadere in situazioni come quella che stai provando in questo momento sulla tua pelle. Non sei costretta a fare tutte le cose che hai elencato assieme ma, poco per volta, puoi provare ad esporti in casa oppure a rivolgerti al tuo medico di base per iniziare. So che può essere imbarazante ma, dall'altra parte, un sostegno, soprattutto in determinate fasi della malattia, può davvero fare la differenza. Se te la senti puoi scrivermi in privato alla mail bulimiadivivere@yahoo.it Io non sono una psicologa ma almeno ti posso offrire un punto di ascolto e di scambio di opinioni. Per ora ti mando un caldo abbraccio, con affetto Stefy P.S.: pensa sempre che puoi scoprire lo stesso coraggio che ho dimostrato io proprio in te stessa:)FORZAAAA!!!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
greta il 07/06/10 alle 02:19 via WEB
Ciao! Non mi dilungo in complimentarti, perché l'hanno giá fatto in molti, semplicemente mi associo ai commenti precedenti! Io é da piú o meno 8 anni che vivo con questo problema e sinceramente passa il tempo e mi sembra insormontabile... Non so, io cerco in tutti i modi la forza per uscirne, per smettere questa routine devastante, ma a quanto pare la mia volontá non riesce a contrapporsi a me stessa... Ed é qualcosa che, letteralmente, ti impedisce di vivere, non sei una persona "normale", passi il giorno pensando in cibo e ossessionandoti... So che in me c'é la forza per superarlo... ma come la faccio venir fuori questa forza, cual é la chiave? So che la risposta é in me, e andró da uno psicologo specialista, ma... non so, mi sembra cosí difficile... Come ci sei riuscita?! Ti ammiro un sacco... un bacio. greta
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 07/06/10 alle 15:47 via WEB
Ci sono riuscita a forza di battere testate contro il muro. Ho toccato un fondo oltre al quale mi sono resa conto che ormai ero arrivata ad abbuffarmi e vomitare solo per abitudine. La malattia era una scusa per non reagire, per non affrontare direttamente i problemi, per nascondermi dietro all'ennesima giustificazione. Ho capito che per urlare al mondo che stavo male ero riuscita ad ottenere un unico risultato: danneggiare me stessa regalandomi non una mita ma una sopravvivenza per anni. La capacità di cambiare la situazione dipendeva solo da me stessa e dal non aspettare più che arrivasse qualcosa dagli altri . In pratica dalla passività ho provato a diventare attiva ed a forza di calci e spintoni sono riuscita a ridimensionare la malattia, a toglierle tutto quel potere che le davo e che invece non esisteva. In ognuno di noi esistono risorse illimitate alle quali ci si può aggrappare e per far questo bisogna prima scavare e poi risalire. Io penso che tu sappia perfettamente quali siano i tuoi difetti ed i tuoi pregi. Valuta i tuoi punti di forza, prova a ripartire da quelli, non mollare. Come scrivevo prima la bulimia non ti obbliga a far nulla se tu non glielo concedi più e il punto non è trovare la forza per uscirne ma per entrare davvero nella propria vita. Coraggio Greta, hai la possibilità di farcela davvero e se hai trovato le parole per esprimere il tuo disagio puoi trovare le parole per dire a te stessa perchè sei degna di volerti bene. Un abbraccio fortissimo Stefy
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
tina il 07/06/10 alle 18:52 via WEB
anche io soffro di questa malattia e purtroppo non so come uscirne..ho un ragazzo che mi adora e sta facendo tutto per me ma ora credo di essere arrivata ad un livello estremo...mi sento obesa e ora lo sono in realtà perchè mangio in continuazione.non riesco a fermarmi...consigli??..un bacio tina
 
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tina il 07/06/10 alle 18:54 via WEB
nemmeno io ho letto il tuo libro però i post che hai inserito sì..vorrei tanto uscire da questo tunnel nero come sei riuscita tu..
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 07/06/10 alle 21:08 via WEB
Cara tina, come scrivevo sopra nella risposta al commento di greta, ci vuole una gran dose di buona volontà ma non basta. Tutta una serie di fattori quali determinazione, indulgenza, tentavivi su tentativi, sbagli, cadute, risalite e oserei dire anche una piccola dose di fortuna nel proprio cammino concorre a far cambiare prospettiva a se stessi. Punto sempre a sottolineare che le risposte per guarire ci sono già tutte in noi ma che si possono rivelare pian piano non arrendendosi e cercando di intraprendere il maggior numero di strada possibili per capire cosa veramente ci fa star bene e ci fa finalmente allontanare dalla bulimia incamminandosi contemporaneamente sul percorso della guarigione. Il fatto stesso che ti sei sentita di scrivere è un passo in più che hai compiuto. Non lasciarti scoraggiare dalle ricadute e dai fallimenti perchè esistono anche le risalite ed i successi. Magari inizialmente sembrano una goccia in mezzo al mare ma poi pian piano riescono, con una buona dose di tenacia, a far superare la bulimia ed ad accantonarla in un ricordo sempre più lontano. Non mollare, non mollare, non mollare! credi in te stessa. Io non sono una mosca bianca che è riuscita a superare una montagna, sono una persona come te e credo fermamente che anche tu ce la possa fare fino in fondo. Ti abbraccio forte Stefy
 
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arianna il 12/02/14 alle 21:25 via WEB
ciao stefania... non avevo mai letto il tuo blog, me ne sono imbattuta cercando informazioni riguardo alla bulimia. Mi sto piano piano accorgendo, gia da un po, di essere entrata in questo tunnel e voglio avere la forza per uscirne. Non so come fare, me ne sto piano piano rendendo conto ma non posso presentarmi dai miei genitori e dire " soffro di bulimia" o dalle mie amiche, perchè ho paura non mi prendano sul serio. Forse perchè effettivamente nessuno mi ha mai preso sul serio. Ho 20 anni e vorrei tanto sentirmi accettata a prescindere dal mio aspetto fisico, ma sono io la rpima che quando non è " magra" come vorrebbe non si vuole bene, allora si preclude di fare qualsiasi cosa e non vuole neanche uscire di casa. Tutto ciò mi compromette anche lo stoduio ovviamente, cosa che non vorrei eprchè amo ciò che studio e voglio realizzarmi al meglio nella vita. La mia storia è un po traballante, poiche ero in quest tunnel gia l'anno scorso ( solo adesso me ne rendo conto- infatti non mi induco il vomito, ma dopo le abbuffate senza controllo digiuno o mi chiudo in palestra), a seguito di una grandissima delusione d'amore e altri problemi familiari, poi credo di esserne uscita grazie a dieta e palestra che mi hanno fatto perdere 10 kg... ed ero finalmente " chi volevo essere", mi piacevo , mi sentivo sicura di me ( per quanto io abbia un autostima estremamente bassa)avevo sotto controllo i miei " istinti" nei confronti del cibo, non ne avevo l'ossessione. poi giuro non so cosa è successo... non so perchè ho ricominciato a fare queste abbuffate notturne, di nascosto da chiunque. Inizialemnte ovviamente non gravavano sul mio peso, e allora continuavo. E a forza di continuare mi ritrovo di nuovo in sovrappeso di 9 kg, non ho voglia di vestirmi mai carina, voglio solo stare in casa. Ma ora che ne sto prendendo coscienza so che devo cercare di uscire, anzi VOGLIO uscirne, ma io non so da che parte cominciare. Non lo so, vorrei solo che tutto ciò sparisse, non riesco neanche io a capire perchè mi comporto cosi, avrei solo bisogno di persone che mi accettino a prescindere da tutto. Il fatto di non riuscire ad avere controllo su questa cos ami manda in bestia, perchè so che sono IO a permettere che la cosa prenda il sopravvento su di me... so sono IO che in un certo senso mi precludo la felicità e la serenità. Questo commento in realta non ha nessuno scopo in particolare, volevo solo sfogarmi, con qualcuno che forse può capire come mi sento. Non so con chi altro parlarne... Grazie mille...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Marta Niccolai il 05/03/14 alle 18:04 via WEB
Ciao..mi chiamo Marta,ho 22 anni..Non ho mai scritto in un blog e nn ho mai parlato del mio problema..Solo adesso ho ammesso a me stessa dopo tanti anni che soffro di questa malattia..ne ho parlato solo con due miei amici che vivono dall'altra parte del mondo praticamente..È stato solo allora che ho accettato questa cosa e soprattutto che da sola non ce la faccio.. in piú il mio carattere non mi aiuta,sono molto testarda e il fatto che io ne abbia parlato con loro,per me è una sorta di sconfitta..perchè sono convinta che nessuno pui aiutarmi e che devo riuscirci da sola..il fatto è che sono arrivata ad un punto che non so piú dove sbattere la testa..sto diventando un'altra persona e odio me stessa x questo..mi sto rovinando da sola..
 
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