Creato da StefySelvatica il 29/01/2007 |
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« Messaggio #77 | NO ANOREXIA... NO PARTY? » |
Sto decisamente meglio di ieri mattina. A volte i ricordi e le preoccupazioni ci assalgono e non possiamo far altro che arrenderci alla loro prepotenza. Vi ringrazio tutti di cuore per la vostra presenza… Comunque…vi avevo promesso che avrei riportato il racconto del convegno al quale ho assistito lo scorso 22 settembre a Novara, intitolato: "I giovani e i disturbi del comportamento alimentare – Anoressia e Bulimia". Ho ricevuto l’invito dall’ABA (per ricevere le news basta iscriversi nel sito che ho anche riportato nei link in uno degli ultimi box in basso a sinistra!). Ne sono rimasta incuriosita e così ho deciso di partecipare. Mi aspettavo di trovare in sala i soliti "addetti ai lavori" annoiati a quasi costretti a "fare presenza"… E invece! Bellissimo! Avevano invitato le classi delle scuole di Novara (credo del biennio superiore) e la sala era gremita di ragazzi! Ero contenta per questo: in fondo è a loro che bisogna rivolgersi per cercare di prevenire e supportare il problema. Ha iniziato a parlare il moderatore specificando che, dopo una breve introduzione, si sarebbe cercato di creare un vero e proprio scambio di idee tra i ragazzi ed i professionisti del settore. Da questo momento in poi si sono susseguiti i vari relatori che hanno spiegato dettagliatamente quali sono i disturbi del comportamento alimentare, le problematiche che comportano, i disturbi correlati, i segnali d’allarme… Vi riporto i punti più salienti. I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono disturbi patologici tipici dell’adolescenza, caratterizzati da un alterato rapporto tra il sé ed il cibo ed il sé ed il proprio corpo (in questi rientrano anoressia e bulimia). Anoressia nervosa Caratteristiche correlate:
Si prospetta che sia ammalato lo 0,5-1% delle persone e che la fascia d’età più colpita da questa malattia sia quella compresa tra i 15-25 anni. Il rapporto malati-maschi/malate-femmine è di 1,5:10. Esistono principalmente 2 tipologie di anoressia:
L’anoressia è spesso associata a problemi psichiatrici (depressivi, ossessivo compulsivi, di inibizione delle emozioni…) Bulimia nervosa. Prevede abbuffate ricorrenti associate alla sensazione di non riuscire più a fermarsi…si procede quindi a trovare dei metodi per prevenire l’aumento di peso (vomito indotto, uso di lassativi…). Sono correlate alla malattia: scarsissima autostima (non riesco a controllarmi = non valgo nulla), dismorfismo, amenorrea o irregolarità del ciclo mestruale. Sono malate tra l’1 ed il 3% delle persone e la fascia d’età più colpita è di nuovo quella compresa tra i 15 –25 anni. Il rapporto malati-maschi/malate-femmine è di 1:10. Esistono due tipologie di bulimia:
La bulimia è spesso associata a disturbi psichiatrici quali:
Spesso si cronicizza (più dell’anoressia) Attualmente inoltre si è scoperto che il 50% dei pazienti anoressici si ammala successivamente di bulimia!
Aspetti psicologici. I malati di DCA manifestano un’evidente alterazione nel rapporto col cibo, ma, in realtà il cibo non è il principale problema. Molto spesso le persone che si ammalano di anoressia, bulimia o arrivano a mangiare in modo incontrollato, nascondono dietro a questi "sfoghi" un disagio molto profondo (anche conseguente a traumi subiti durante l’infanzia o l’adolescenza quali: lutti, abusi sessuali…) che non riescono ad esternare in altri modi. Scaricano sul cibo rabbia, frustrazione, odio, negatività…controllando in modo maniacale il cibo si convincono di poter controllare allo stesso modo la propria vita…fino a sviluppare una patologia…ad alterare la propria visione corporea…ad entrare in un circolo vizioso "autistico" che finisce per distruggerli. E’ stato rilevato inoltre che, soprattutto negli ultimi anni, il corpo è diventato sempre più coincidente con l’identità del soggetto. Negli adolescenti si assiste ad una vera e propria manipolazione del proprio corpo, usato per avere un ruolo sociale, per avere visibilità. Il corpo viene modificato fino all’autolesionismo per poter "essere visti". Come ha sottolineato Fabiola DeClerq: "Si usa l’autolesionismo per dire senza dire il proprio dolore".
Problemi correlati ad anoressia e bulimia.
Segnali d’allarme Come accorgersi che una persona è malata o che si sta ammalando? Esistono dei campanelli d’allarme evidenti per chi vive quotidianamente a contatto con una persona che sta entrando nel circolo vizioso dell’anoressia o della bulimia, che non devono essere sottovalutati, perché possono rappresentare un indice del fatto che la malattia, in qualche modo, è presente ed è necessario intervenire…
Durante la cura è importante tenere presente che… Spesso il malato vede la malattia come la "cura" dei propri problemi. A livello fisico inoltre molti esami non "rivelano" anomalie (es. esami del sangue), tranne l’elettrocardiogramma…che segnala delle alterazioni. E’ necessario agire soprattutto a livello psicologico segnalando alla persona che soffre la parte positiva del percorso compiuto e soprattutto i progressi fatti, nonostante sembrino piccoli ed insignificanti…ma che in realtà significano tantissimo. L’intervento di un genitore. Tra i relatori era anche presente il Signor Lannutti. Ha raccontato la propria esperienza di genitore di una ragazza che ha iniziato a sviluppare l'anoressia all’età di circa 14 anni. Ha messo in luce soprattutto due aspetti:
Il dibattito successivo alle informazioni fornite… in realtà alla fine non c’è stato! Molti studenti, annoiati, sono usciti più volte dalla sala per andare a fumare, per andare in bagno, per andare a farsi un giro…e nessuno, tranne una ragazza, ha posto delle domande. Forse gli esperti si sono rivolti a loro troppo in "medichese" (i concetti che ho riportato erano trattati in modo molto più tecnico!). Mentre venivano esposte le argomentazioni, tra un appunto e l’altro, ogni tanto mi voltavo a guardare i volti dei ragazzi presenti. Una bassissima percentuale era concentrata su ciò che si stava dicendo, regnava molta incredulità, noia, per dirla in termini diretti: "scazzo"! Solo poche volte ho davvero visto alzare le antenne anche a chi si stava per addormentare:
Forse in questi incontri bisognerebbe cercare di trovare un modo per interagire maggiormente e coinvolgere di più le persone che assistono (soprattutto se sono così giovani!). In una società in cui si comunica sempre di più ad "impatto" forse in questi casi sarebbe necessario calamitare inizialmente l’attenzione sulla gravità del problema mostrando foto o filmati che mostrino in che baratro si può finire e poi, conseguentemente, fornire tutte le spiegazioni correlate, anche tecniche, facendo intervenire contemporaneamente persone che ci sono in qualche modo passate. Come per le cure, anche nella comunicazione si sta ancora sperimentando. Comunque sono contenta che si cerchi di divulgare un tipo di informazione simile in fasce d’età così a rischio: di sicuro tra tutti quei ragazzi qualche malato o amico di malato c’era e di sicuro quel qualcuno non si sarà fatto distrarre ed avrà ricevuto qualche mezzo in più per riflettere ed intervenire. Un ultimo consiglio rivolto agli amici di chi soffre lo voglio dare io: non puntate il dito, almeno voi! Come ha detto il ragazzo intervenuto alla fine: "dimenticatevi frasi del tipo ‘devi fare…’ o ‘te l’avevo detto’. Imparate ad ASCOLTARE chi sta male, ad offrirgli affetto e soprattutto ad ESSERCI! Questo sarà, per questa persona, più utile di qualunque imposizione!!
Un abbraccio grande a tutti Vi voglio bene!!!! Besitosssssssssssssssssss Selvatica P.S.: volevo solo aggiungere un appunto personale... Ho sempre viaggiato molto, ma su strade che in qualche modo conoscevo o che avevo già scoperto assieme ad altre persone. Per il convegno ero così entusiasta che, nonostante Novara sia a 200 km da casa mia e non l'avessi mai vista, ho scaricato le cartine da internet e ho raggiunto il convegno TUTTO DA SOLA! Per qualcuno potrà sembrare una cosa da niente, per me è sempre un grande passo in più... e se penso che sto sfidando la bulimia: 1 a 0 per me!!!! ciapa Lì!!! ^___^ BACI BACI S |
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