Creato da StefySelvatica il 29/01/2007
 

BULIMIA DI VIVERE

uscire dalla bulimia per tornare a vivere

 

 

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BULIMIA E LIBRI

Post n°172 pubblicato il 30 Settembre 2009 da StefySelvatica
 

Tratto da: "Finalmente liberi dal cibo" di Renate Gockel, ed. Universale Economica Feltrinelli

"Elvira è un’impiegata ad alto livello presso le ferrovie. All’inizio degli studi aveva fatto domanda anche per un corso di formazione per ergoterapeuti. E’ sempre stata la professione dei suoi sogni. Nel frattempo sono trascorsi quattro anni, Elvira ha un buon posto nelle ferrovie e guadagna bene.

Il lavoro non le piace particolarmente, ma considera un vantaggio guadagnare bene senza troppi sforzi. Tuttavia sente che la propria vita è piuttosto vuota e per questa ragione mangia più di quanto dovrebbe. Ora presso la scuola di ergoterapia si è improvvisamente liberato un posto.

Elvira non avrebbe problemi a mantenersi durante questo secondo corso di formazione: potrebbe vivere dei suoi risparmi. Inoltre i genitori sarebbero disposti a farle un prestito senza interessi. Elvira deve ora valutare vantaggi e svantaggi di un nuovo inizio: l’impiego attuale le offre un buon stipendio, un posto di lavoro sicuro e una buona pensione. Se dovesse avere un figlio, il reinserimento le verrebbe facilitato. Gli svantaggi di questo impiego sono la noia e il disinteresse per la propria attività lavorativa. Il nuovo corso di formazione la stimolerebbe sia dal punto di vista intellettuale che da quello umano, e la farebbe crescere. Questi i vantaggi; ne deriverebbero però anche una serie di insicurezze: guadagnerebbe meno e non avrebbe la certezza di poter mantenere il posto in caso di maternità.

Ogni persona che si presume ragionevole sceglierebbe il lavoro sicuro presso le ferrovie.

Ma se Elvira da retta al proprio cuore, tra le due opportunità, questo le consiglia il nuovo corso di formazione.

Sente che la nuova professione la farebbe crescere come persona ma ha una gran paura della futura incertezza finanziaria. Se pensa al suo lavoro in ferrovia si sente sicura e tranquilla, ma è come essere sepolti vivi.

Quasi tutti gli amici le consigliano di rimanere dov’è. Solo un’amica, che a sua volta ha lasciato un posto sicuro, le consiglia di seguire il suo cuore.

"E’ la prigione il posto sicuro" le dice "se tutto è già stabilito fino alla pensione, allora non c’è più spazio per la spontaneità, per nuove decisioni, per tutto ciò che è vivo".

Elvira vorrebbe vedere le cose come lei, e quando sta bene psicologicamente, propende per il nuovo corso di formazione, che porterebbe una ventata d’aria nuova nella sua vita. Quando sta male invece crede sia meglio rimanere alle ferrovie.

Elvira è ancora convinta che la decisione "ragionevole" sia quella giusta. Eppure sa che, se non prende la decisione "irragionevole", avrà per tutta la vita la sensazione di aver perso un’occasione importante. Tutta la sicurezza del mondo vale forse questo prezzo?

Cercare di prendere decisioni solo con la testa, toglie il sapore alla vita e rende depressi. Anche i bulimici devono prima o poi chiedersi quali mete e quali valori siano prioritari nella loro esistenza. Naturalmente ognuno di noi si fa queste domande, tanto più se non è soddisfatto della propria vita. I cibo-dipendenti per lo più non sono soddisfatti della vita che conducono, ma spesso tentano di nasconderlo anche a se stessi (…).

Conoscete la favola dei Grimm La fortuna di Gianni? Gianni ha un mucchietto d’oro e ne scambia ogni volta una parte con cose di "minor" valore, che però rappresentano per lui proprio ciò di cui ha bisogno in quel momento. Alla fine gli rimane una pietra e lui butta via anche quella. Che comportamento "irragionevole"!eppure è felice, perché per lui contano valori diversi da quelli della maggioranza.

Io non difendo i comportamenti ciecamente irragionevoli, ma vorrei incoraggiare chi soffre di attacchi di fame ad interrogarsi sul proprio "comportamento ragionevole". Questo vale per quei cibo-dipendenti che nella propria vita danno poco spazio al gioco, al divertimento, alla spontaneità.

Dovrebbero stendere una lista ed elencare su una colonna ciò che è ragionevole e su un’altra ciò che non lo è. Poi dovrebbero verificare chi, nella cerchia dei conoscenti, condivide l’opinione che una certa scelta sia irragionevole. I cibo- dipendenti devono imparare ad ascoltare il proprio cuore e le sue "illuminazioni". Se la vita da loro più gioia, si sentiranno appagati senza dover ricorrere al cibo.

Per questo la loro rigida struttura di norma dev’essere allentata. Per raggiungere questo risultato è indispensabile commettere errori, sperimentare. Dagli errori si può imparare molto, anche se bisogna mettere in conto qualche perdita.

Osservandosi scopriranno i loro falsi ideali e potranno cominciare a sperimentare nella vita quotidiana come allentare i propri schemi rigidi.

A colazione mangiate sempre solo pane e marmellata? Provate una volta il musli. Oppure andate al lavoro per una strada nuova, comprate una rivista diversa dal solito, andate a fare la spesa in un altro quartiere oppure in un negozio in cui non eravate mai entrati.

Se ci si propone almeno un cambiamento al giorno, dopo una settimana si è già un po’ più sciolti.

E’ necessario sperimentare cose nuove, affrontando anche quelle che ci fanno paura (…).

Se si prendono consapevolmente tante piccole decisioni, sarà più facile risolvere, in seguito, anche i problemi più grossi.

Quanto più i nuovi propositi esigono un superamento di noi stessi, tanto meglio."

Besitossssss

Selvatica

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
titty7titty il 30/09/09 alle 23:32 via WEB
ciao stefy sono titty ogni volta che ti leggo mi dai un grande incorraggiamento ad andare avanti anche se ho fallito 5 mn fa... mi fai venire la voglia di andare avanti e non bloccarmi.. sono curiosa che fine ha fatto la ragazza? io avrei scelto il lavoro noioso ma sicuro... classico eh ciao
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 01/10/09 alle 13:35 via WEB
L'autrice non dice come va a finire la storia, suppongo perchè intenda concentrarsi non tanto sulla scelta definitiva e sulle conseguenze del caso (che possono essere sì negative ma anche positive!^__^)ma sul fatto che sia importante cercare di mettersi in gioco e di riscoprire che ascoltarsi può donare un gran beneficio. Ti consiglio vivamente questo libro perchè il racconto che ho riportato è solo uno dei tanti illuminanti che vengono descritti magistralmente dalla Gockel e: ogni spunto di riflessione non è importante, DI PIU'! Sono contenta di continuare ad esserti d'aiuto e se ieri è andata così così oggi può andare alla grande;)))FORZAAAAA, un bacio grandissimo Ste
 
scricciolin
scricciolin il 01/10/09 alle 08:58 via WEB
MI piace molto questo post...credo che cercherò il libro: tocca proprio le cose che più sento in questo momento. Dovrei veramente chiedermi se sono felice e cosa non mi rende felice... grazie Ste
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 01/10/09 alle 13:39 via WEB
Come ho scritto sopra a Titty consiglio vivamente questo libro. La Gockel ha un modo di scrivere estremamente diretto: senza tanti giri di parole, ma utilizzando molti esempi pratici, aiuta a mettere in rilievo quei campanelli d'allarme che possono permettere di agire finalmente ascoltando se stessi senza mettersi al buio. Ti abbraccio fortissimo Scricci:))) mail ricevuta, faccio ancora qualche ricerichina pour toi (si scrive così???@_____@)***
 
 
potrela
potrela il 14/10/09 alle 12:40 via WEB
ciao scricci, come vedi cerco di informarmi, dovresti passare + spesso qua, se c'è l'ha fatta lei, puoi farcela anche tu... coraggio!!!
 
   
StefySelvatica
StefySelvatica il 14/10/09 alle 14:30 via WEB
Io e scricci ci scriviamo spesso e concordo in pieno con quello che hai scritto: ce la può fare alla grande!!^____^ un bacio ad entrambe P.S.: bello il tuo gesto!
 
     
potrela
potrela il 15/10/09 alle 12:31 via WEB
Come si può interragire con una persona che ha i vostri problemi senza crearne altri??? Credo che sarebbe utile che nel tuo blog, inserisca una specie di istruzioni x l'uso, a quanto mi pare di capire, non mi sembra che sia tanto facile capirvi... metto il plurale, anche se io conosco solo lei, ma vedo che qui siete un bel pò... ti saluto, e auguri a tutte... CIAO!!!
 
     
StefySelvatica
StefySelvatica il 15/10/09 alle 14:40 via WEB
E’ difficile, se non impossibile, stilare una lista tipo “buone norme di comportamento da tenere” per il semplice fatto che malattie come la bulimia rappresentano soltanto la punta di un iceberg che racchiude, a monte, variati disagi e problemi molto personali ed individuali. Ogni storia è a sé, nonostante, devo ammettere, esiste una sorta di filo rosso che accomuna alcuni atteggiamenti. Io e Cristiano (l’uomo che ha vissuto con me per gran parte della malattia) abbiamo tentato di affrontare l’argomento in post successivi, mettendo in rilievo le conseguenze che potrebbero causare certi modi di porsi da parte di coloro che stanno vicino a chi sta male. I post sono racchiusi nel tag “come aiutare”(box TAG sotto l'immagine di klimt a sinistra). Appena il sito della nostra associazione sarà pronto questi post, come anche tutti gli altri, saranno riorganizzati in modo da essere più facilmente consultabili. Solo più una cosa: visto il tuo interessamento, continuo a rinnovarti i miei complimenti per il fatto che ti stai impegnando nel cercare di informarti e di fornire il tuo contributo, ma mi sento di darti un consiglio: le persone che soffrono di disturbi alimentari conducono una battaglia molto difficoltosa nel tentativo di guarire. Frasi scritte come le hai scritte nel commento possono far sentire chi soffre “una razza a parte” mentre si tratta semplicemente di persone che in un determinato momento della propria vita si trovano in una situazione non così facile da districare! Quindi: attenzione! Un abbraccio, Stefy
 
     
potrela
potrela il 16/10/09 alle 08:37 via WEB
E' proprio x questo che te l'ho chiesto... tu dici che dovrei comportarmi come con una qualsiasi altra persona??? CIAO!!!
 
     
StefySelvatica
StefySelvatica il 16/10/09 alle 11:09 via WEB
Come ti ho scritto sopra: esistono delle accortezze che possono evitare ulteriori conseguenze (hai provato a leggere i post che ti ho segnalato?) ma fondamentalmente sì,secondo il mio punto di vista le persone che soffrono di disturbi alimentari vanno trattate come una qualsiasi altra persona. La bulimia, l'anoressia e gli altri dca, come tutte le altre malattie/dipendenze, rappresentano un estremo grido di aiuto e di rabbia con il quale la persona in questione cerca di buttar fuori il disagio che sente costantemente. Come aiutare una persona in difficoltà? ascoltandola, non giudicandola, cercando di essere il più possibile presente ma non in modo soffocante né, soprattutto, sostituendosi alle sue scelte o sollevandola dalle proprie responsabilità. Il fatto di sapere di essere malati può diventare una grande giustificazione per evitare di provare a tornare alla normalità, fomentando questo punto di vista non si fa altro che permettere chi sta male di crogiolarsi nel solito limbo autolesionista. Un bacio, Ste
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Veggie il 01/10/09 alle 16:07 via WEB
Anch'io credo proprio che cercherò questo libro... ogni qualsiasi cosa possa aiutare e dare spunti e consigli per mantenersi nella giusta direzione è la benvenuta...
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 01/10/09 alle 19:08 via WEB
Concordo in pieno! passo da te a farti un salutino:)))ciau stellina
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Veggie il 02/10/09 alle 18:09 via WEB
Grazie per essere passata... ti ho risposto anche sul mio blog, comunque replico qui... Ma certo che puoi partecipare, mi farebbe estremamente piacere!! Ho rivolto una domana dopo una prima organizzazione dei mesi, se magari ripassi per rispondere mi fai un favorone... Grazie di tutto per ora... Aspetto la tua foto + frase positiva, alora... P.S.= Ti va di fare uno scambio di links tra i nostri 2 blog?
 
     
StefySelvatica
StefySelvatica il 05/10/09 alle 12:13 via WEB
Arrivo!!!^_____^
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
maurizio il 08/10/09 alle 18:35 via WEB
Salve. Vorrei segnalarvi, ed invitarvi, a questo convegno http://www.anoressiabulimia-fg.it/eventi.html M Montanari
 
quellochevorresti0
quellochevorresti0 il 08/10/09 alle 22:28 via WEB
Ciao Stefy, un post veramente carino specialmente per chi come me il libro non puo` cercarlo in libreria. A volte pero` le nostre scelte coinvolgono cosi` tante persone che ci si incasina troppo e si perde il senso d'orientamento. Cerchero` comunque di ricordare le "tue" parola. Un saluto Mila
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 09/10/09 alle 14:21 via WEB
Ciao Mila:))sì, certe scelte possono coinvolgere molto chi ci sta intorno però penso che sia necessario pensare in primo luogo a se stessi quando si percepisce che qualcosa non quadra e che quando si cerca di agire seguendo il cuore ed ascoltando davvero cosa ci fa stare bene alla fine se ne tragga sempre qualcosa di positivo. Ti mando un fortissimo abbraccio, Stefy
 
anonimo10_1
anonimo10_1 il 15/10/09 alle 08:03 via WEB
è ammirevole come utilizzi questo spazio... M.
 
 
StefySelvatica
StefySelvatica il 15/10/09 alle 14:40 via WEB
Ti ringrazio! un abbraccio, Stefy
 
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