Creato da StefySelvatica il 29/01/2007
 

BULIMIA DI VIVERE

uscire dalla bulimia per tornare a vivere

 

 

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RELAZIONE CONVEGNO SU BULIMIA ED ANORESSIA

Post n°79 pubblicato il 26 Settembre 2007 da StefySelvatica
 

Eccomi di nuovo qui!

Sto decisamente meglio di ieri mattina. A volte i ricordi e le preoccupazioni ci assalgono e non possiamo far altro che arrenderci alla loro prepotenza. Vi ringrazio tutti di cuore per la vostra presenza…

Comunque…vi avevo promesso che avrei riportato il racconto del convegno al quale ho assistito lo scorso 22 settembre a Novara, intitolato: "I giovani e i disturbi del comportamento alimentare – Anoressia e Bulimia".

Ho ricevuto l’invito dall’ABA (per ricevere le news basta iscriversi nel sito che ho anche riportato nei link in uno degli ultimi box in basso a sinistra!).

Ne sono rimasta incuriosita e così ho deciso di partecipare. Mi aspettavo di trovare in sala i soliti "addetti ai lavori" annoiati a quasi costretti a "fare presenza"…

E invece!

Bellissimo! Avevano invitato le classi delle scuole di Novara (credo del biennio superiore) e la sala era gremita di ragazzi!

Ero contenta per questo: in fondo è a loro che bisogna rivolgersi per cercare di prevenire e supportare il problema.

Ha iniziato a parlare il moderatore specificando che, dopo una breve introduzione, si sarebbe cercato di creare un vero e proprio scambio di idee tra i ragazzi ed i professionisti del settore.

Da questo momento in poi si sono susseguiti i vari relatori che hanno spiegato dettagliatamente quali sono i disturbi del comportamento alimentare, le problematiche che comportano, i disturbi correlati, i segnali d’allarme…

Vi riporto i punti più salienti.

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono disturbi patologici tipici dell’adolescenza, caratterizzati da un alterato rapporto tra il sé ed il cibo ed il sé ed il proprio corpo (in questi rientrano anoressia e bulimia).

Anoressia nervosa

Caratteristiche correlate:

  • assenza di peso normale

  • paura di prendere peso

  • dismorfismo (alterazione della propria immagine)

  • amenorrea (assenza del ciclo mestruale anche per anni)

Si prospetta che sia ammalato lo 0,5-1% delle persone e che la fascia d’età più colpita da questa malattia sia quella compresa tra i 15-25 anni.

Il rapporto malati-maschi/malate-femmine è di 1,5:10.

Esistono principalmente 2 tipologie di anoressia:

  • anoressia nervosa con restrizione: perdita di peso ottenuta non mangiando

  • anoressia nervosa con abbuffate o Binge Eating (abbuffate seguite da condotte di eliminazione per perdere peso)

L’anoressia è spesso associata a problemi psichiatrici (depressivi, ossessivo compulsivi, di inibizione delle emozioni…)

Bulimia nervosa.

Prevede abbuffate ricorrenti associate alla sensazione di non riuscire più a fermarsi…si procede quindi a trovare dei metodi per prevenire l’aumento di peso (vomito indotto, uso di lassativi…).

Sono correlate alla malattia: scarsissima autostima (non riesco a controllarmi = non valgo nulla),

dismorfismo, amenorrea o irregolarità del ciclo mestruale.

Sono malate tra l’1 ed il 3% delle persone e la fascia d’età più colpita è di nuovo quella compresa tra i 15 –25 anni.

Il rapporto malati-maschi/malate-femmine è di 1:10.

Esistono due tipologie di bulimia:

  • con condotta di eliminazione (vomito)

  • senza condotta di eliminazione (per evitare di aumentare di peso si ricorre a lunghissimi digiuni in seguito alle abbuffate o ad attività fisica eccessiva).

La bulimia è spesso associata a disturbi psichiatrici quali:

  • dipendenza da sostanze quali tabacco o alcool

  • ansia (si ricorre quindi a medicinali quali le benzodiazepine! Vedi valium…)

Spesso si cronicizza (più dell’anoressia)

Attualmente inoltre si è scoperto che il 50% dei pazienti anoressici si ammala successivamente di bulimia!

 

Aspetti psicologici.

I malati di DCA manifestano un’evidente alterazione nel rapporto col cibo, ma, in realtà il cibo non è il principale problema.

Molto spesso le persone che si ammalano di anoressia, bulimia o arrivano a mangiare in modo incontrollato, nascondono dietro a questi "sfoghi" un disagio molto profondo (anche conseguente a traumi subiti durante l’infanzia o l’adolescenza quali: lutti, abusi sessuali…) che non riescono ad esternare in altri modi. Scaricano sul cibo rabbia, frustrazione, odio, negatività…controllando in modo maniacale il cibo si convincono di poter controllare allo stesso modo la propria vita…fino a sviluppare una patologia…ad alterare la propria visione corporea…ad entrare in un circolo vizioso "autistico" che finisce per distruggerli.

E’ stato rilevato inoltre che, soprattutto negli ultimi anni, il corpo è diventato sempre più coincidente con l’identità del soggetto. Negli adolescenti si assiste ad una vera e propria manipolazione del proprio corpo, usato per avere un ruolo sociale, per avere visibilità. Il corpo viene modificato fino all’autolesionismo per poter "essere visti".

Come ha sottolineato Fabiola DeClerq: "Si usa l’autolesionismo per dire senza dire il proprio dolore".

 

Problemi correlati ad anoressia e bulimia.

  • problemi cardiovascolari (morte per arresto cardiaco)

  • problemi di rialimentazione (si può morire perché si viene alimentati troppo…dopo troppo digiuno)

  • problemi legati alla scarsa produzione di anticorpi (perché non si ingeriscono proteine)

  • problemi dermatologici

  • osteoporosi

  • problemi gastro-intestinali

  • carenze elettrolitiche (per la scarsa ingestione di potassio causata dal vomito provocato di continuo Terry Schiavo è entrata in coma…)

  • problemi endocrini

  • problemi di fertilità

  • gravi alterazioni dovute al vomito: alterazioni orali, gastro-esofagee (rottura dell’esofago), polmoniti da aspirazione (il succo gastrico va a finire nei polmoni!)…

Segnali d’allarme

Come accorgersi che una persona è malata o che si sta ammalando? Esistono dei campanelli d’allarme evidenti per chi vive quotidianamente a contatto con una persona che sta entrando nel circolo vizioso dell’anoressia o della bulimia, che non devono essere sottovalutati, perché possono rappresentare un indice del fatto che la malattia, in qualche modo, è presente ed è necessario intervenire…

  • minor concentrazione/scarsa percezione del piacere…interesse spostato principalmente sul cibo

  • diverso comportamento alimentare

  • mania di perfezionismo

  • pensiero dicotomico (o tutto o niente…o bianco o nero)

  • maggiore irritabilità

  • controllo rigido su tutto

  • bassa autostima

  • fisicamente: perdita di peso, pallore, stipsi, crampi, nausea, anomalie cardiache…

  • in fase più avanzata (a livello comportamentale): abbuffate/vomito (non è normale che una persona si chiuda in bagno per ore dopo pranzo e dopo cena!!!), assenza di alimentazione, autolesionismo, pensiero di suicidio…

Durante la cura è importante tenere presente che…

Spesso il malato vede la malattia come la "cura" dei propri problemi. A livello fisico inoltre molti esami non "rivelano" anomalie (es. esami del sangue), tranne l’elettrocardiogramma…che segnala delle alterazioni.

E’ necessario agire soprattutto a livello psicologico segnalando alla persona che soffre la parte positiva del percorso compiuto e soprattutto i progressi fatti, nonostante sembrino piccoli ed insignificanti…ma che in realtà significano tantissimo.

L’intervento di un genitore.

Tra i relatori era anche presente il Signor Lannutti. Ha raccontato la propria esperienza di genitore di una ragazza che ha iniziato a sviluppare l'anoressia all’età di circa 14 anni. Ha messo in luce soprattutto due aspetti:

  • secondo il suo parere uno dei fattori scatenanti lo sviluppo di malattie come la bulimia o l’anoressia sarebbe l’ansia da prestazione. I ragazzi, troppo stressati, troppo bombardati da mille richieste e troppo spinti a competere, arriverebbero alla fine ad implodere su se stessi sviluppando malattie psicologiche.

  • secondo la propria esperienza le famiglie nelle quali vive una persona malata vengono ancora troppo abbandonate a se stesse. Anch’esse, impreparate di fronte a "mali di vivere" così terribili, si trovano sole, senza adeguati supporti. Ha sottolineato quindi, da un lato, l’importanza del ruolo degli amici di coloro che stanno male, poiché molte volte sono i primi che riescono ad accorgersi che qualcosa si è "squilibrato" (e qui mi trova concorde) e, dall’altro, la necessità di mettere al centro dell’attenzione la famiglia prima ancora del malato stesso, avvisandola subito se si nota qualcosa di strano! (e qui mi trova in disaccordo…troppo frequentemente i disagi partono proprio dal nucleo famigliare e spesso anoressia e bulimia vengono minimizzate dai genitori in quanto vengono ritenute fissazioni adolescenziali! La persona che sta male va posta al centro dell’attenzione! se questa, nonostante la vergogna, trova la forza ed il coraggio di esporsi, magari raccontando il proprio disagio ad un amico, è giusto intervenire subito per aiutare lei! la necessità di fornire assistenza anche ai famigliari, secondo me, viene di conseguenza!).

 

Il dibattito successivo alle informazioni fornite… in realtà alla fine non c’è stato!

Molti studenti, annoiati, sono usciti più volte dalla sala per andare a fumare, per andare in bagno, per andare a farsi un giro…e nessuno, tranne una ragazza, ha posto delle domande.

Forse gli esperti si sono rivolti a loro troppo in "medichese" (i concetti che ho riportato erano trattati in modo molto più tecnico!).

Mentre venivano esposte le argomentazioni, tra un appunto e l’altro, ogni tanto mi voltavo a guardare i volti dei ragazzi presenti.

Una bassissima percentuale era concentrata su ciò che si stava dicendo, regnava molta incredulità, noia, per dirla in termini diretti: "scazzo"!

Solo poche volte ho davvero visto alzare le antenne anche a chi si stava per addormentare:

  • quando hanno mostrato un disegno che rappresentava il tipico corpo di una persona anoressica (la figura è stata anche sottolineata da più di un commento…)

  • quando il Signor Lannutti ha rivelato il finale della storia della figlia…che è morta! (qui si è sollevato addirittura un "oooooohhhhhhhh"…)

  • quando Fabiola De Clercq ha raccontato aneddoti del tipo: "i pazienti bulimici, privati del cibo, arrivano addirittura ad ingurgitare sapone per abbuffarsi" (bisogna sottolineare che la De Clercq, piaccia o no, ha una grande capacità comunicativa…)

  • quando, a fine convegno, un ragazzo che avrà avuto occhio e croce 25 anni ed un coraggio da leone, si è alzato in piedi ed ha mostrato a tutti la foto di com’era ridotto in piena anoressia ed ha pregato col cuore tutti i presenti di non minimizzare un problema che purtroppo sta diventando dilagante!

Forse in questi incontri bisognerebbe cercare di trovare un modo per interagire maggiormente e coinvolgere di più le persone che assistono (soprattutto se sono così giovani!).

In una società in cui si comunica sempre di più ad "impatto" forse in questi casi sarebbe necessario calamitare inizialmente l’attenzione sulla gravità del problema mostrando foto o filmati che mostrino in che baratro si può finire e poi, conseguentemente, fornire tutte le spiegazioni correlate, anche tecniche, facendo intervenire contemporaneamente persone che ci sono in qualche modo passate.

Come per le cure, anche nella comunicazione si sta ancora sperimentando.

Comunque sono contenta che si cerchi di divulgare un tipo di informazione simile in fasce d’età così a rischio: di sicuro tra tutti quei ragazzi qualche malato o amico di malato c’era e di sicuro quel qualcuno non si sarà fatto distrarre ed avrà ricevuto qualche mezzo in più per riflettere ed intervenire.

Un ultimo consiglio rivolto agli amici di chi soffre lo voglio dare io: non puntate il dito, almeno voi! Come ha detto il ragazzo intervenuto alla fine: "dimenticatevi frasi del tipo ‘devi fare…’ o ‘te l’avevo detto’. Imparate ad ASCOLTARE chi sta male, ad offrirgli affetto e soprattutto ad ESSERCI!

Questo sarà, per questa persona, più utile di qualunque imposizione!!

 

Un abbraccio grande a tutti

Vi voglio bene!!!!

Besitosssssssssssssssssss

Selvatica

P.S.: volevo solo aggiungere un appunto personale... Ho sempre viaggiato molto, ma su strade che in qualche modo conoscevo o che avevo già scoperto assieme ad altre persone. Per il convegno ero così entusiasta che, nonostante Novara sia a 200 km da casa mia e non l'avessi mai vista, ho scaricato le cartine da internet e ho raggiunto il convegno TUTTO DA SOLA! Per qualcuno potrà sembrare una cosa da niente, per me è sempre un grande passo in più... e se penso che sto sfidando la bulimia: 1 a 0 per me!!!! ciapa Lì!!! ^___^ BACI BACI S

 
Rispondi al commento:
What_your_soul_sings
What_your_soul_sings il 29/09/07 alle 09:15 via WEB
ciao.. complimenti per questo blog intelligente che credo possa essere efficace, visto che parli dei problemi usando la prima persona, complimenti anche quindi per il fatto di aprirsi al mondo del blog in questo modo. Ti auguro di star sempre meglio e di trovare qui la soddisfazione di aiutare altre persone giovani con questi problemi. Bravissima :-)
 
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