Un poco de todo.

E' andata!


E non pensavo nemmeno così bene.
La settimana scorsa, quando al Topo hanno recapitato l'invito per la donazione AVIS, ho pensato: quasi quasi..... - la prima (e unica) volta in cui c'ho provato, avevo l'emoglobina bassa e mi hanno rimandato a casa, da quella volta non mi è mai più passato nemmeno per l'anticamera del cervello, fino alla settimana scorsa per l'appunto!!! E in questi giorni sarò stata decisa ed indecisa almeno una decina di volte; ancora ieri sera mentre raccontavo al Topo le mie paure, non tanto per l'ago quanto per l'idea di sentirmi male dopo, ero combattuta se andarci o no. Sono andata a letto riservandomi di prendere una decisione questa mattina.Questa mattina mi sono svegliata e, fra me e me, ho detto: VADO!E così, con una fifa blu mi sono presentata, con il Topo, alla sede AVIS del paesiello: un posto triiiiiiiiste, lugubre, inaccogliente, scomodo.....ce le aveva tutte.... volevo tornare a casaaaaaaaaaaa. Tra l'altro il Topo mi aveva già avvertito che avrei potuto trovare medici più agitati dei donatori: 'ndiamo bene!!Per fortuna che da una stanzetta, che come porta aveva una tendina di velluto color porpora, è uscito un dottore che conosco da più di vent'anni, amico di famiglia, nel quale ho sempre riposto cieca fiducia. A quel punto metà della paura se n'era andata.... Ho compilato la scheda e il questionario anamnestico. Mi hanno provato la pressione (che era alle stelle, con anche un pò di tachicardia) e l'emoglobina, che questa volta era perfetta.Il mio amico dottore mi fatto sedere, ma poi ha pensato che forse era meglio sdraiarmi (!!!) e in men che non si dica, senza nemmeno accorgermene, avevo già l'ago in vena.Alla fine mi sono alzata senza troppi svarioni e mi sono mangiata due fettazze di torta con un caffè. Volendo avrei potuto farmi anche un bicchierino di vino rosso, ma alle 10 del mattino non mi sembrava il caso.....la manu