frammenti di memoria

rien le va plus....


Entrai nel salone centrale del privèè di Montecarlo verso le 19 e 30, un pò in anticipo rispetto al resto degli amici con cui avevamo appuntamento per cenare al "train bleu" verso le 20,3o; ero solo perchè la mia dolce metà si era assopita dopo un pomeriggio trascorso tra i massaggi del centro benessere che si trova nel sotterraneo che unisce l'hotel Hermitage con l'hotel Des Paris e dopo aver in mia compagnia testato sia il letto sia la vasca da bagno della piccola camera da 60 metri quadri che ci era stata assegnata all'hermitage...Dopo aver dato uno sguardo al tavolo del 3o/4o cercando di capire esattamente come funzionava il gioco e di prender domestichezza con la velocità dei croupier a contare le carte, mi diedi uno sguardo in giro e mi avvicinai al mio primo amore, la roulette, precisamente il tavolo centrale del salone del privèè.LE JEUX SON FAIT...RIEN LA VA' PLUS .....ed era passato sì e no un paio di minuti da quando la bilia si era fermata! Nessuna puntata era visibile sul tavolo verde..Ma la spiegazione era lì sotto i miei occhi: avevano addirittura messo un cordone divisorio a protezione del (suppongo) ricchissimo sceicco arabo che puntava a voce, direttamente con il croupier laterale , comodamente seduto in prossimità della roulette, alla sinistra del tavolo. Attorno c'era un sacco di gente che si limitava a guardare il nababbo di turno, divertendosi non si sà come, visto che nessuno puntava. E l'arabo che si limitava a snocciolare una serie di numeri e a dire "vite vite...tirez la balle!!" non appena la pallina si fermava, come se facendo girare il più velocemente possibile la roulette potesse in qualche modo assogettarla al proprio volere. Vabbè,chi ha frequentato per un poco di tempo le sale da gioco sà che non ci sono limiti alle credenze o alle scaramanzie, se poi uno può permetterselo (tradotto = può perdere cifre molto considerevoli) troverete sempre nel personale del casinò gente disposta ad accontentare qualsiasi vostro sfizio, figuriamoci se siete nel privèè di Montecarlo!!! Vi dico solo questo: un mio concittadino, noto commercialista ed amante di belle donne e di gioco d'azzardo, solito frequentare anche lui il casinò di Montecarlo, elargiva alla signora addetta alle pulizie delle toilette 500 franchi ogni volta che andava a far pipì..: l'accordo con la signora era che nessuno poteva entrare nella toilette fintanto che lui non aveva espletato le sue funzioni corporali...
 e 500 franchi nel 1990, anno cui si riferiscono questi aneddoti, equivalevano a poco più di 1 milione di lire....(della serie : non erano brustoline!
 )Ma torniamo al tavolo della roulette con l'amico arabo: dopo aver assistito a due di questi veloci giri di roulette ed inquadrato la situazione domando con il croupier ai piedi del tavolo: "ma si può puntare?"; lui mi risponde con un semplice " certo signore!" ed io punto 2oo franchi sul 19 , 200 sui "secondi 12" e 5oo sul rosso rubando il tempo all'impiegato addetto al lancio della bilia. Le uniche fiche visibili sul tavolo erano le mie, ed avevo notato che l'arabo mi aveva guardato male...avevo osato sporcare il "suo" tavolo della roulette con delle fiches! Giuro, non racconto bugie : è uscito il 19, rosso.Ricordo come fosse adesso che tutte le persone attorno alla roulette si sono girate verso di me inebetite, ricordo lo sguardo imbarazzato dei croupier e il silenzio che durò almeno una trentina di secondi rotto dalla mia voce che disse " spero non ci siano contestazioni....le puntate son tutte le mie!"Il più veloce a riprendersi fu il croupier che era di fronte all'arabo (quello che era di fianco a lui non sapeva da che parte girarsi) che dopo un cenno con il capo tavolo mi mise davanti 7.000 franchi per il pieno, due fiches da 2oo di fianco alla mia sui secondi 12 e una fiche da 500 di fianco a quella sul rosso.Io, con tutta calma raccolsi le mie vincite mentre l'arabo incazzato se ne andò perchè, se non lo sapete,alla roulette fintanto chè non son state pagate le vincite non si può tirare la pallina...Ma comunque poco male , poichè alla dipartita dell'arabo tutti quelli che erano attorno alla roulette cominciarono a puntare, mentre prima si erano trattenuti dal puntare inebetiti dal suo "vite ...vite ...tirez la balle!!!".Io mi allontanai dal tavolo subito dopo aver messo in tasca le fiches e lasciato al croupier a fondo tavolo una fiches da 5oo franchi..."Employes...." dissi e andai a cena.Per la cronaca, in quel week-end mi ritrovai a vincere 18.000 franchi la domenica pomeriggio , a poco meno di un'ora dalla mia partenza e tornai al tavolo della roulette; assistetti ad un paio di giri poi mi rivolsi al capo tavolo e gli dissi :"vorrei puntare 8.ooo franchi su un numero, è possibile?" Lui mi squadrò da capo a piedi, poi mi fece "prego signore.." e fece cenno di assenso al croupier al quale consegnai i miei 8.ooo franchi in fiches dicendo :" 18, s'il vous plait!" Non ho perso neppure un centimetro di tutto il percorso fatto dalla bilia intorno alle pareti del cilindro e di quando si abbassò andando a sfiorare le pareti divisorie dei singoli numeri, per cui vidi con i miei 10 decimi la bilia saltare tra i numeri, così come la vidi entrare nella casella del 18....Ma con mio piccolo rammarico l'amata bilia fece un ultimo saltino dopo aver battuto contro la parete del 18 per fermarsi in quello di fianco, il 29...Rien le và plus, poco male...avevo sempre in tasca i miei 10.000 franchi vinti che andai a cambiare alle cassa per tornarmene senza rammarichi nella mia amata Forlì.Sarà per la prossima volta, au revoir!