frammenti di memoria

e si và avanti...


Qualcuno piange nel silenzio della notte che si presta come una dolce puttana ad essere penetrata  senza alcun ritegno dai tuoi sogni miseramente distrutti da poche parole . Ricordo ancora e molto bene l'ultima volta che piansi...cercai di farlo con pudore e con ritegno, ma può esserci ritegno  nel pianto? io dico di no...inutile tentare di fermare il fremito del labbro inferiore, tirare sù con il naso e cercare di ricacciare le lacrime. Se ci riesci, e sei bravo se ci riesci, appena abbasserai la guardia pensando " ecco ...è passata..." quelle ritorneranno dopo un attimo e ti allontanerai a cercare un luogo che sia almeno lontano da sguardi indiscreti dove poterti liberare di tutto il dolore che provi. Ma quegli sguardi ti seguiranno in qualunque posto, non puoi liberarti di loro in quei momenti, neanche se tu fossi in mezzo ad un deserto senza alcuna traccia di anima viva in un raggio di kilometri...saranno lì...con te..e ti trafiggeranno perchè quegli sguardi da cui vuoi fuggire , di cui ti vergogni di farti vedere in quello stato, mentre sei così indifeso...quegli sguardi da cui non puoi fuggire vengono da dentro di te. Possono essere gli occhi della donna amata ma sono prima di tutto i tuoi stessi occhi che ti commiserano...ed è proprio quella commiserazione che tu non vuoi e da cui rifuggi ma da cui non puoi fuggire. Sei un animale in una gabbia che non importa quanto grande sia perchè sempre gabbia è....Poi c'è il tempo della metabolizzazione del dolore, il tempo in cui cerchi di realizzare quanti danni siano stati creati...Quanti pixel sono stati irremidiabilmente distrutti? Quanti file sono stati irremidiabilmente danneggiati? Quanti programmi aggrediti dal virus che ti hanno inviato con poche e semplici parole non potranno più essere ripristinati? quanti? quanti? quanti per Dio? Urla pure quanto vuoi, urla con tutta la voce che hai, urla mentre guidi, urla mentre passeggi in mezzo alla gente urla quanto cazzo ti pare....se serve a farti star meglio...ma sappilo..non è una medicina,non è un rimedio, bensì un palliativo di rimedio... Ma è una strada da percorrere ed allora cerchiamo di percorrerla il più velocemente possibile, cerchiamo di arrivare alla fine di quella strada nel minor tempo possibile. Sdraiamoci al sole ed affidiamo ai raggi il compito di riparare quello che è possibile riparare. Non siamo fatti per soffrire, siamo fatti per cercare di stare meglio possibile...se è possibile. E se non lo è...allora a noi cercare di aggirare gli ostacoli che ce lo impediscono, se il prezzo da pagare è smettere di sognare...ok..lo pago...quant'è? mi dica...mi porti il conto...l'addition, s'il vous plait.... Pago..pago tutto ed ora ..fuori dalle palle...siamo pari...non cercarmi più perchè la prossima volta ti distruggerò prima che tu abbbia il tempo di dire A!Ora che hai pagato il conto sei libero, altre scoperte ti aspettano ma nel caso tu lo abbia dimenticato, sappi, navigante, che non conoscerai mai l'esatta entità dei danni riportati, potrai solo scoprirlo man mano che cercherai di riavviare i programmi se e fino a che punto essi sono stati danneggiati...E sai che succede ai programmi danneggiati dell'animo umano? Succede che essi si riformano così come la pelle dopo una cicatrice, ma non si riformano più...impossibile d'altronde....esattamente come prima. E scoprirai che sei cambiato, scoprirai che non hai più gli stessi punti di arrivo, che il tuo animo ha ricostruito tutto, tutto si è ricomposto , ma le molecole non sono più nell'ordine precedente, i tasselli del puzzle che avevi faticosamente inquadrato sono in ordine, ma è il puzzle stesso che è cambiato.Non te ne eri accorto ed è normale...nessuno di noi può farlo..ci si può solo adattare.Bene...io mi sono adattato....