Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 19 Settembre 2006 da sarduspater
 
Tag: CULT
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Ho letto sulla stampa l’intervista postuma della annunziata alla Fallaci. Giornaliste entrambe. Premetto che non ho mai letto alcun libro della Fallaci per cui non avevo un giudizio su lei. Bene, è stata una sorpresa per me. Ho conservato l’articolo. Veramente significativo, degno di nota come raramente succede. Un sunto del “SUO PENSIERO” sui principali argomenti che toccano l’uomo, condivisibile in alcuni tratti, ma in qualsiasi caso espressione della SUA intelligenza.

 
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UN GIOVANOTTO

Post n°7 pubblicato il 13 Settembre 2006 da sarduspater
 
Tag: SORRISI
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Un giovanotto si trasferisce in città e va cercare lavoro in un grande magazzino. Il responsabile:
- Hai già qualche esperienza come venditore?
- Ma certo, nella città da cui provengo facevo il venditore! - risponde il giovane.
Il responsabile trova che il giovane sia simpatico e lo assume. Il primo giorno di lavoro è davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine. Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane:
- Quante vendite hai realizzato oggi?
- Una.
- Solo una?!? I nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita?
- 101.237 euro e 64 centesimi!
- 101.237 euro e 64 centesimi?!! Ma cosa hai venduto???
- Beh, è entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio. Poi sono riuscito a vendergli anche quello grande e quello gigante. Alla fine gli ho venduto anche una nuova canna da pesca. Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare sulla costa Sud. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Così siamo scesi al piano imbarcazioni gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 100 CV. A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua auto non ce l'avrebbe mai fatta a tirare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto una sport utility 4x4.
Il responisabile sconcertato:
- Vorresti dirmi, che un cliente è entrato qui per comprare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada?!?
- Beh, veramente no! Lui era venuto qui per comprare una scatola di assorbenti per la moglie. Allora gli ho detto: "Beh, visto che questo fine settimana non si scopa, perché non va a pescare?"

 
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L’alba

Post n°6 pubblicato il 12 Settembre 2006 da sarduspater
 
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Vado incontro alla stazione, vado incontro ancora a non so cosa. Fa caldo, la giornata luminosa mi da piacere; e poi l’attesa durata mesi, l’incognita. C’è la solita concitazione del biglietto, devi obliterare, sembra un termine coniato dalle FFSS. Mi accosto al treno ed entro in una cabina. Devo attraversare mezza italia.

Finalmente mi siedo e mi perdo nei miei pensieri come piace a me. Cosà fa, dove sarà lei.  A farsi carina forse. Aspetteremo l’alba. Spero di vedere l’alba sul mare, come già l’abbiamo vista insieme da orizzonti diversi, da distanza, molta distanza. Eppure abbiamo visto sorgere il sole insieme, io a nord-ovest, uomo del sud, tu a sud, donna del nord.

E cosa fare per fare arrivare l’alba; faremo l’amore, come abbiamo pensato, come ci siamo detti, se ci riusciremo.

La cabina si riempie. Alcune ragazze giovani ed una signora anziana. Sguardi, parole dette e non dette. Poi lentamente torno sui miei pensieri. A si dicevo, come si fa a far l’amore con un’altra donna. Ho letto i giornali “i maschi hanno delle crisi di prestazione”, non è stato il mio caso, ma se succedesse. Che ne so può succedere.

Provo a pensarti, a pensare le tue parole quelle più spinte, penso al tuo viso, penso alla tua voce, è bella, è sexi. Niente, laggiù nessuno risponde, tutto tace oserei dire. Oddio anche io ho la crisi. Stupido. Se succede lo prendo a schiaffi, giuro, e così non ci penso più.

A Bologna il dramma. Cercavo di dormire per poter agevolmente aspettare l’alba. Ma arrivano la fiumana. Il posto dove son seduto e tutti quelli accanto erano prenotati, cosi ci accomodiamo in corridoio, valigie comprese, uno addossato all’altro.

Parlo con la tipa che avevo affianco.

Carina giovane. Abita a Milano per studio. Mi parla ma rispondo distrattamente.

Ti penso. Dove sei? Ti prepari per andare a prendermi alla stazione? Che fai vieni a quella prima?

“Milano mi piace, non tornerei mai più giu. La gente, i divertimenti, tutte le sere fuori” dice la tipa giovane.

Io sono di mezza età, o forse più non so, (ma si a 90 o 100 anni ci arrivo), io emigrato o quasi,  che vengo dal sud o quasi, che sto al nord-ovest, che ho tirato su famiglia, che ho un buon lavoro, che ho tutto, o quasi, mi emoziono ancora, di emozione giovanile, quando sento della mia isola, ed adesso quando sento di te, sento te.

Dove sei? Dice il vecchio cellulare, bastardo era ora che suonassi. È la tua voce. Sto arrivando, ma sono ancora lontano troppo. Tutto bene? Si, anzi no, il tempo non scorre come vorrei. A presto allora. A presto. Vedo il mare ora, con i frangiflutti a me non familiari, ma sempre mare è. Telefonano anche alla giovane.

Senti giovane. Mi hai detto come la pensi ora, ma ti assicuro che non sarà così domani. Devi far giustamente il tuo percorso, ma non perdere mai il tuo porto, se ne hai uno, ti servirà e ci approderai sempre con piacere. Ho bisogno di aria. Ciao. Sono veramente contento, contento di quello che sto facendo, di quello a cui sto andando incontro, incontro all’alba, all’alba d’amore. Vedo scorrere il nome della stazione, sono arrivato. Una suora a bisogno di aiuto per scendere. Mi aiuta a togliere la tensione. Forse tra la moltitudine ho visto il tuo viso. Adesso mi vieni incontro. Sento il tuo sorriso e sento il tuo sguardo indagare sul mio viso.

Lo scannerizzi, sono lì, sono qui, sono con te, sono per te.

 
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La Rochefoucald

Post n°5 pubblicato il 09 Settembre 2006 da sarduspater
 

La cosa più difficile da trovare nei legami amorosi è l’amore

 
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HO PERSO LA SUA MANO

Post n°4 pubblicato il 07 Settembre 2006 da sarduspater
 
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Tornavamo dal mare

La mia testa sulla sua spalla

Il sole che tramontava

Un’auto che sbanda dall’altra corsia

Punta verso di noi

Non è riuscito ad evitarla

ci è andata addosso

ho riaperto gli occhi ed ho visto che lui era vicino a me

sanguinante

mi teneva la mano

l’ha baciata

e mi ha detto che mi amava

che però dovevo andare avanti con la vita

e poi poi

ho perso la sua mano

 AMANTUSIA

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 06 Settembre 2006 da sarduspater
 
Tag: SMS
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MESSAGGINO DEL MATTINO

Ciao tesoro mi svegli? ……..è da due notti che non dormo ……..! Penso di aver sfiorato la mia metà …….. davvero ………….. hai presente quelle sensazioni di stretta allo stomaco? …….Stracazzo ….. mi sento una quindicenne. Mi chiamerà mai?

Ciao Laura

Che rispondo? Ciao, secondo me ........

 
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Ode alla vita

Post n°2 pubblicato il 04 Settembre 2006 da sarduspater
 

Proviamo a sintetizzare il mio IO, con una poesia ..... di pablo. I concetti mi sembrano banali, almeno alcuni, forse perché io lì ritengo scontati. Ma anche questa ultima frase è una banalità. Se tutto fosse scontato come ho detto prima, non ci sarebbero nel mondo delle guerre, non ci sarebbero dei bambini che muoiono di fame, non ci sarebbero degli idioti che vagano inutilmente sulla terra, ecc… ecc…

Malgrado questo so che la poesia ti piace o piacerà, anche se il tuo pensiero si distingue per la sua diversità. E poi diciamola tutta. Pablo è un traduttore mirabile. Traduce in poesia i pensieri di molte persone, quelle che riescono a dare con passione ed a ricevere con passione.

Se tu sei una di queste ..........................

 Ode alla Vita

 Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore
e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 31 Agosto 2006 da sarduspater
 

 Ciao a tutti.

Finalmente ho anche io un Blog, era da tanto che volevo farlo, sono felice. Sono sicuro che sarà di vostro interesse.

Prima di tutto perché CAFETERA? 

 C’era una volta ………… il mio bis-nonno Giuseppe.

Lavorava in una miniera …. lavoro duro, anzi durissimo. Nei sui compiti di lavoratore, oltre a scavare, aveva anche quello di distribuire per conto dell’azienda il caffè ai lavoratori. Questo momento era atteso con benevolenza da tutti. Quando arrivava si levava un mormorio e la frase ricorrente era:

 “arriva CAFETERA”.

Cosicché tutti lo presero a chiamare CAFETERA. Il suo soprannome.

Anche il figlio Eugenio prese il soprannome di CAFETERA.

Anche i figli di quest’ultimo erano dei CAFETERA.

Anche a io vengo chiamato dagli amici CAFETERA, il mio soprannome, il mio NICK come si dice ora.

Tutto chiaro ora? Vi è piaciuta la storiella? Sicuramente ne avete anche voi di simili sul vostro soprannome, sul vostro nick ………

 A presto

 

 
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