Un caffè dolce amaro

Quel muro di ricotta...

Dalla porta semichiusa della mia cameretta filtrava un

piccolo cono di luce mentre mi giungevano le voci serene

e sommesse dei miei genitori; ricordo molto bene quella

notte, era la vigilia dell'Epifania. Mia madre mi aveva 

raccontato che una vecchietta severissima di nome Befana

sarebbe arrivata di lì a poco con l'intenzione di portarmi

dei doni se li avessi meritati, in caso contrario mi avrebbe

lasciato cenere e carbone. "Mamma, dimmi, sono stata

buona con voi quest'anno vero? La Befana non mi porterà

cenere e carbone, vero? E la mamma mi rispose sorridendo:

"Tu cosa ne pensi? Senti dentro di te di essere stata sempre

buona o di aver commesso qualche birichinata?" Ero

terrorizzata ma mi lasciai condurre a letto molto presto

quella sera e mia madre, dopo avermi rimboccato molto bene

le coperte, scivolò via silenziosamente con un sorriso e con

un bacio, raccomandandomi di dormire al più presto e di

non appoggiarmi inavvertitamente alle pareti della mia

cameretta perchè, in quella notte magica, sarebbero 

diventate di ricotta, per agevolare il passaggio della tanto

attesa e temuta vecchina. Ma quella notte non dormivo,

ricordo di aver scorto nel buio una sagoma curva aggirarsi

in camera, il mio cuore per un attimo si fermò e mentre

sprofondavo sempre di più  in fondo al letto, con la coda

dell'occhio mi parve di vedere davvero quell'eccentrica

streghetta, coperta da uno scialle lungo sino ai piedi; in

quel momento avrei tanto voluto fuggire ma rimasi lì,

immobile; pian piano la tensione si sciolse e riuscii

finalmente ad addormentarmi. A distanza di anni, il vento

dei ricordi soffia impetuoso, ripenso a quella notte, a quella

bimba rannicchiata nel suo lettino, con una punta di

rammarico e con il rimpianto di non aver saputo osare;

quel muro di ricotta...ha sempre avuto una funzione

simbolica per me, avrei tanto voluto allungare la manina,

sfiorarlo, toccarlo, cercare addirittura di attraversarlo,

forse avrei dimostrato a tutti  di avere la capacità di credere

di più in me stessa, ma...ero così piccola! Ogni anno,

puntualmente, lascio sospesa nell'aria una domanda:

" Cosa farei oggi?"...