Un caffè dolce amaro
Pensieri, riflessioni e vaghezze, a volte dolci, a volte amare...in ordine sparso...sorseggiando una tazza di caffè.
...e tutto ciò che ti chiedi nell'attimo del dubbio...non c'è più
perchè tu sei...al di sopra di tutto...sei.
« Il mio tempo. | To be, or not to be... » |
Goya
Non a caso ho scelto questo titolo, mi è
sembrato il più consono all’argomento di cui
voglio trattare. Già il Goya nella splendida acquaforte intitolata:
”Il sonno della ragione genera mostri”,
volle raffigurare un ideale;
egli la dipinse in nome della libertà di pensiero,
contro qualunque forma di sopraffazione e
di oppressione del potere. Ad intingere i miei
pensieri in quella tela è stato il clamore
incandescente innescato dalle contestazioni
sollevatesi all’annuncio della presenza del
Santo Padre presso l’Aula Magna dell’Università
”La Sapienza” di Roma per l’inaugurazione
del nuovo Anno Accademico. Non voglio entrare
eccessivamente nel merito dell’avvenimento,
troppe parole sono state spese
su questo argomento,molte hanno fatto riflettere,
tante altre si sono disperse nel vento,
ma mi sento in dovere, in nome degli ideali
di Libertà e di Giustizia
che da sempre mi animano, di esprimere delle
considerazioni personali. Le idee possono o
non possono essere condivise ma è inaudito
che in uno Stato Democratico quale è
lo Stato italiano, si impedisca ad un uomo
di cultura, ad un pensatore, ad un ex docente
di teologia presso la stessa università,
ad un Papa, ad un capo di Stato, di parlare
e di esprimere le proprie opinioni; la sensazione
che ne deriva è raccapricciante, è quella
dell’intolleranza... è quella della censura.
La molla che ha spinto quei 67 docenti a firmare
contro la presenza del Pontefice è stata forse
la paura di dover ammettere che al di là della
Scienza esistono valori imprescindibili come
i valori umani, l’etica, la poesia o che al di là
della fisica, chimica, matematica, esiste anche
la metafisica? Quello che è accaduto lo ritengo
un atto di orribile fanatismo, un avvenimento
che mira a cambiare le tradizioni del nostro
popolo e del nostro Paese.Voglio chiudere con
una citazione celebre erroneamente attribuita
a Voltaire e che spero inviti a far riflettere
profondamente laici e cattolici sino a spingerli
a riscoprire la loro vera identità...."Il cuore".
“Disapprovo quello che dici, ma difenderò
sino alla morte il tuo diritto a dirlo.”
Evelyn Beatrice Hall
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