Un caffè dolce amaro

25 aprile. Festeggio...con riserva.

C'è sempre un senso comune ad unire un popolo nell'esultanza,

 quell'unità d'intenti si chiama

  25 Aprile

Una data da non dimenticare perchè fu proprio in quei lontani giorni del 1945 che gli italiani si liberarono dal giogo opprimente di un regime autoritario e dittatoriale che seminava dolore, morte, distruzione. La seconda guerra mondiale ebbe fine di lì a poco ma non il pericolo di una nuova oppressione e di quell'arrogante tendenza ad annullare la democrazia. C'è sempre qualcosa di altrettanto corrosivo e strisciante a minare la sicurezza della Patria e la felicità di un popolo, e quel qualcosa io lo identifico nel potere finanziario che, con glaciale indifferenza, pone il denaro al centro dell'universo seguendo una logica perversa che dapprima indebolisce la gente facendola indebitare per poi trarne il massimo profitto, incurante di lasciare dietro di sè solo miseria e disperazione. Per una Liberazione acquisita ce ne saranno altre da raggiungere e nuovi incubi da superare, ecco perchè festeggio anch'io...ma solo con riserva.

Buon 25 Aprile!

Dam

Sguardi...

Ci sono voci e parole che, passandoci accanto, ci restano avvinghiate come i lacci del tempo. E poi sguardi che bucano i giorni  e che si legano al cuore per sempre, un alambicco di dolcezze che si offre al nostro umano adombrarci per accendere quel sole spento nei dubbi della vita, e che riesce a sublimare anche le bellezze artificiose, cioè quelle che danno forma alle nostre più amare contraddizioni. Così, nell'alveo dell'anima, si adagia il miraggio, in tutto lo splendore del suo divenire.

Dam

Una speranza ineffabile.

"Tutto cospira a tacere di noi, un pò come si tace un'onta, forse un pò come

 si tace una speranza ineffabile..."

Rainer Maria Rilke

Taciamo e nascondiamo la ricerca di quel qualcosa che possa rimbalzarci dentro ed acquietarci l'anima in subbuglio, e qualunque sia il nostro metro di giudizio, noi camminiamo e ci inoltriamo in un mondo ferito, dove tutto scorre per inerzia, nell'ineluttabilità delle cose... E non ci accorgiamo che Lui ci cammina accanto, ponendo il Suo sigillo sulle nostre sofferenze e  sulle nostre attese più segrete. Sinchè, come per incanto, sugli sterpi  della vita, Lui fa riaffiorare una nuova gemma, un palpito frenetico, una fiamma vivace, la gioia di riuscire ancora a far sbocciare una speranza ineffabile. Allora la Sua Resurrezione diventa anche la nostra e il Suo miracolo si compie. Forse per un giorno o solo per un attimo, ma quanto basta per percepire il vero senso della Pasqua e... dell'amore.

A tutti voi, miei cari amici, auguro di cuore

Buona Pasqua

Dam

Nell'ultimo specchio di sole.

I pensieri mi scivolano tra i piedi,
nella penombra di un prato
che si increspa e che vive
al tocco di una zelante illusione.
Un letto di terra distratta
che s'insinua tra le parole
e che si lascia persuadere di poter volare
oltre le punte oscillanti dei querceti,
per raccontare di storie,
di musiche e silenzi,
di ciò che le labbra non dicono,
prima di franare giù
nell'ultimo specchio di sole.

Dam

8 Marzo: Un mazzetto di mimose e un Requiem.

In Italia, secondo i dati istat, una donna su tre, tra i 16 e i 77 anni, e' stata vittima dell'aggressione di un uomo; 6 milioni 743 mila quelle che hanno subìto violenza fisica e sessuale. Ogni anno vengono uccise in media 100 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex. Quasi 700 mila donne hanno subìto violenze ripetute dal partner di fronte ai propri figli. Secondo l'Osservatorio nazionale sullo stalking, il 10% circa degli omicidi avvenuti in Italia dal 2002 al 2008 ha avuto come prologo atti di stalking e l'80% delle vittime e' di sesso femminile.

Una realtà ancor più agghiacciante se si pensa che dal 2008 ad oggi i dati sono in estrema crescita e che il 93% delle donne preferisce occultare al mondo le sevizie subìte.  Donne discriminate sul lavoro, straziate, perseguitate, umiliate, violentate nel corpo e nell'anima, donne vittime degli stereotipi maschilisti e di uno sporco retaggio di tipo pseudobiblico che le vuole sottomesse come l'ultimo dei cani. 

 Cari uomini, noi non proveniamo dalla vostra costola, nè dal vostro cervello (specialmente da quello dei cretini), nè dai vostri piedi, ma siamo la parte più nobile, intelligente e acuta dell'intera Creazione. Noi non siamo un oggetto di vostra proprietà, nè lo saremo mai! Oggi potrebbe essere un giorno davvero speciale se noi donne, al posto dei fiori, imparassimo a stringere tra le braccia la rabbia e a difenderci contro una mentalità discriminatoria e malata, perchè i nostri "grandi" amori, dopo un mazzetto di Mimose, potrebbero tranquillamente regalarci un Requiem e cavarsela con un semplice...

 Amen.

Dam