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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da poppysoviet
 

Quando sento dire che il progetto proposto per la “riforma” della scuola trova il favore degli insegnanti, mi viene da chiedermi: ok, ma quali insegnanti?

La risposta mi fa venire un certo brivido lungo la schiena: proprio di quegli insegnati che vorrebbero far scuola senza sforzo alcuno.

Il progetto e vi pregherei di andarvelo a leggere prevede l’istituzione del maestro unico che svolga un orario di 24 ore settimanali su una classe che può arrivare a 27 unità (incrementabili nell’arco di tre anni). Ve lo siete chiesti cosa significa? Dovreste!!!

Significa che un’insegnate si farà le sue belle mattine, in cui spiegherà tutto senza poter approfondire nulla, semplicemente perché il tempo non c’è: niente più laboratori in cui i bambini possano approfondire e impadronirsi di vere competenze; niente più uscite sul territorio, perché un solo insegnante non può portar fuori da solo più di 15 bambini; niente corsi di recupero per chi è in difficoltà, perché in classe c’è un solo insegnante che avrà giusto il tempo d’inseguire un programma e chi ci arriva ci arriva (attualmente i corsi di recupero vengono attuati fuori dall’orario di insegnamento, quando sulla classe c’è un altro docente); più nessuna possibilità per il bambino di confrontare diversi stili d’insegnamento, nella speranza di trovare quello che si avvicina di più al suo stile d’apprendimento.

Molti rispondono che almeno avremo continuità d’insegnamento, ma se lo avete letto il piano programmatico avrete visto che non vengono proposti nuovi criteri per stabilire chi verrà tagliato: il criterio rimane quello in uso, cioè l’anzianità di servizio. Se nella classe di vostro figlio avete un’insegnate giovane, beh quella prima potrebbe trovarsi nella condizione di soprannumero e sostituita da una più anziana. L’unica garanzia è che l’insegnante sarà unico, ma non è garantito che sarà sempre lo stesso.

Il governo dice che il tempo pieno sarà salvaguardato, anzi incrementato: ma lo sapete che nel piano programmatico di tempo pieno non si parla neanche più? Non è neanche menzionato! Si parla di un tempo scuola di 30 ore settimanali incrementabili a 40(secondo le disponibilità di organico e le risorse delle singole scuole), ma non si precisa chi le coprirà (potrebbe non essere nemmeno un insegnante e neanche un servizio gratuito), né si garantisce che possano essere attuate. E così la riforma il tempo pieno lo ha proprio cancellato: sarà mica perché per realizzarlo ci vogliono due insegnanti?(bella la precisazione che se si sfora il budget previsto per la dotazione organica delle 30 ore il cosiddetto risparmio va a gambe all’aria …)

Nessuna novità su questo punto, dato che il tempo pieno da anni sta sparendo nelle nostre scuole e molte famiglie già si trovano nella condizione di pagare cooperative private per far stare i propri figli a scuola e il maestro unico non  è ancora arrivato …. Figuriamoci!

Siccome verba volant e scripta manent beh direi che tutti dovremmo preoccuparci seriamente circa il risultato cui porterà questa “riforma”, che di riforma ha solo la facciata …. Una riforma dovrebbe avere un progetto per costruire qualcosa di nuovo … qui vedo solo la distruzione del vecchio e mi sa ci terremo le macerie.

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Commenti al Post:
follett77
follett77 il 07/01/09 alle 22:08 via WEB
Ottime informazioni spiegate in modo semplice e diretto... avevo letto su libero tutti i punti della riforma e quello del maestro unico è sicuramente quello più controverso e contestabile... la scuola elementare italiana si è sempre attestata fra le più formative per i bambini proprio per l'attenzione destinata alle classi garantita dalla presenza di più insegnanti. Con questa riforma si torna indietro... ho l'impressione che sia la solita riforma volta unicamente a far quadrare i conti tagliando nei settori meno remunerativi senza guardare minimamente ad una formazione importamente come quella elementare che forma il bambino e lo prepara per i futuri istituti... una riforma che non toccherà i più abbienti che tanto continueranno a mandare i figli in istituti privati, ma toccherà soprattutto persone meno abbienti che vedranno privare i figli della giusta formazione elementare... insomma piove sempre sul bagnato... e splende sempre sull'asciutto... ottimo spunto e considerazioni... brava... Marco
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