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Calciomercato Milan: Galliani "Con Allegri non c’è alcuna guerra"

Post n°3 pubblicato il 12 Settembre 2012 da calcionew

La cena, l’annullamento della cena, forse la colazione o il pranzo, anzi no. Poi l’incontro in gran segreto, magari un altro a Milanello, ma intanto va bene anche una chiacchierata in via Turati. In questo periodo riuscire a intercettare umori, movimenti e relazioni interpersonali che riguardano Adriano Galliani e Massimiliano Allegri non è impresa semplice. Eppuremonitorarne stati d’animo e spostamenti è importante anche per capire il momento che sta attraversando il Milan. È chiaro che il rapporto tra i due, nel bene e nel male, finisce col riflettersi su tutto l’ambiente rossonero. Tranquillità Una cosa è certa: quando i diretti interessati assicurano che il dialogo, telefonico o di persona, è praticamente quotidiano, dicono il vero. Al di là dei misteri sull’ultimo fine settimana versiliese, allenatore e amministratore delegato si sono infatti incontrati in sede venerdì mattina e si sono rivisti ieri. In sé per sé non si tratta di notizie epocali: Allegri, che tra l’altro abita a pochi passi da via Turati, fin dall’inizio del suo mandato è sempre stato ospite fisso al terzo piano della sede rossonera. Solo che negli ultimi tempi, dove si è registrato più di un attrito, l’attenzione sul loro rapporto è aumentata considerevolmente. Quando gli si pone la questione, Galliani alza le spalle e assume l’espressione di chi cade dalle nuvole. Sono entrambi concordi: «Fra di noi nessun problema». E ieri l’a.d. non solo ha ribadito il concetto, ma l’ha rafforzato: «Ci siamo incontrati prima in sede, l’ho visto molto tranquillo — ha detto alla presentazione di "Milano e Lombardia", il nuovo inserto della Gazzetta—Se c’è qualcuno che ha voluto e portatoAllegri al Milan, propiziandone la sua avventura in rossonero, quello sono io. Per il resto, un po’ di dialettica è normale. Anzi, fa bene». Dialettica: un termine di finissima diplomazia. MarzianiAproposito di panchine. Galliani, che domenica ha seguito passo passo telefonicamenteda Forte dei Marmiil debutto di Inzaghi in campionato alla guida degli Allievi, invita alla prudenza: «Sono molto contento del suo esordio e capisco l’attenzione mediatica, ma era solo la sua prima partita con gliAllievi.Non si sta preparando proprio a niente, ci vuole un po’ di pazienza». Da Pippo... al suo erede Pazzini: «Sono felice per i tre gol di Bologna. In tutta la storia del Milan una tripletta al debutto dal primo minuto era capitata solo una volta, nel 1907 (lo svizzero Imhoff, ndr)». Intanto, in attesa che l’infermeria proponga finalmente buone notizie («non appena diminuiranno gli infortunati vinceremo più partite»), Galliani ricorre nuovamente a una massiccia dose di realismo nel tracciare gli obiettivi stagionali del Milan: «Possiamo senz’altro competere con tutte le italiane. In Europa, però, ci sono alcune squadrecome Barça e Real che sembrano quasi di un altro pianeta ».

 
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