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Per la fame di diritti, campagna di digiuno collettivo

"...la cosa importante è che abbiamo dimostrato che l'impossibile diventa possibile..."

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COMUNICATO STAMPA, parte prima

“Sciopero della fame e della sete contro il muro di gomma che ci circonda”

Lettera Aperta al Presidente della Regione Campania on. S. Caldoro

On. Caldoro,

oggi 15 ottobre 2011 presso il bene confiscato di Via Ruffini 8 in San Cipriano d’Aversa, a nome e per conto di tutte le cooperative sociali che presso l’ASL di Caserta co-gestiscono i PTRI/Budget di Salute, ho iniziato lo sciopero della fame e della sete.

Questa ennesima forma di protesta, civile e non violenta, è l’ultima di una lunga serie che ha visto coinvolte le cooperative che lavorano da anni nel sistema dei Budget di Salute. Abbiamo già sfilato a Caserta con Marco Cavallo, siamo giunti a denunciare i dirigenti dell’ASL di Caserta. Ma nulla si è mosso, continuiamo a sbattere contro un muro di gomma.

Sono mesi che i cogestori si sentono ripetere che sono bravi e che fanno onore a questo territorio, grazie all’impegno che profondono nei confronti delle persone disagiate, ma nei fatti sono stati abbandonati a sé stessi. Così, mentre altri fornitori di servizi sono regolarmente pagati, è da oltre un anno che l’ASL di Caserta non versa un centesimo delle spettanze dovute ai cogestori. E se i burocrati della nostra ASL complicano ogni giorno di più le procedure relative alla promozione del sistema dei budget di salute, assistiamo, nel frattempo, alla promozione delle SIR, Centri di riabilitazione e Cliniche private, forse care agli “amici degli amici”.

 

COMUNICATO STAMPA, parte seconda

Ma l’estrema azione di protesta e questa lettera, non riguardano solo questo: le chiediamo, infatti, anche e soprattutto una risposta definitiva della Regione per quanto concerne il sistema dei PTRI/Budget di Salute. E’ oltre un anno che attendiamo il varo della legge pure presentata in consiglio regionale, e ancora manca un vero confronto sulle positività ma anche sulle criticità del sistema. Mentre media e Università nazionali ed europee si interessano al nostro modello come un’eccellenza della nostra regione, le istituzioni disertano la loro responsabilità.

Questo sistema, come ampiamente dimostrato e riconosciuto, ha dato straordinari risultati sia per gli utenti che per il cotesto tutto, permettendo, ad esempio, di gestire e investire, attraverso risorse ordinarie e non straordinarie, sui beni confiscati alla camorra, e contribuendo in modo determinante all’affermazione di un modello economico, sociale, sostenibile e solidale, alternativo a quello criminale, capace, nei fatti, di contrastare lo strapotere della camorra sul territorio.

Attendo, e attendiamo, una semplice ma reale risposta che determini in via definitiva il pieno riconoscimento di questo sistema. Le chiediamo un impegno concreto, perché l’immobilismo e lo stallo istituzionale che ci circonda non consente nessuna prospettiva se non il fallimento nostro e del sistema che a fatica in questi anni abbiamo promosso.

“L’indifferenza uccide più della paura”.

 

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Comunicato stampa: sciopero della fame di Peppe Pagano, contro lo smantellamento del sistema budget di salute nell’area

Post n°10 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da omniaonlus

            Che dire ? E’ un nostro fratello, è il coraggioso amico di tante battaglie, che giunge a questo gesto estremo contro l’assurda cancellazione dei progetti relativi al budget di salute  nell’area casertana. 

           Non basta la solidarietà, ma si deve levare alta la denuncia anche dell’insopportabile e colpevole ipocrita silenzio di istituzioni, nelle quali pure riponiamo fiducia, come cittadini. 

            Già altre volte abbiamo denunciato questo stato di cose, rilevando come fosse assurdo l’affossamento di un modello come quello del budget di salute che non solo serve ad un pieno e riuscito esperimento di inclusione sociale, ma determina un risparmio economico per la spesa sanitaria, tanto da essere studiato e apprezzato anche in altre realtà italiane, che vogliono adottarlo.

        Ecco il paradosso !!! Ed è anche paradossale l’elogio che vien fatto alle più avanzate esperienze di utilizzazione sociale dei beni confiscati, se poi non si fa seguire i fatti alle parole, se non si interviene con intelligenza, sagacia, lungimiranza per tutelare e garantire quelle esperienze, impedendo che …muoiano di fame e sete di Giustizia !!

            Apprezziamo e condividiamo le parole e l’analisi del Presidente della Commissione regionale per i beni confiscati, Antonio Amato, che ha portato la sua solidarietà a Peppe Pagano e ai suoi amici.  Richiediamo anche noi, ancora una volta,  un intervento ai massimi livelli istituzionali a difesa di quelle esperienze , di denuncia di un pericoloso ed ipocrita silenzio e la ricerca , oggi, al più presto,  di adeguate soluzioni politico – amministrative, che sappiamo di poterci augurare !!!  

 

Geppino Fiorenza  e don Tonino Palmese

referenti regionali di Libera per la Campania 

 

 
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