Creato da canegratenews il 15/01/2008
Tutto sul paese di Canegrate
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Vergognosi i dati diffusi dalla polizia Locale. Canegrate non fa difetto e si ingrassa alla spalle dei cittadini multandoli in tutti i modi...da 2400 contravvenzioni a 2800 in un anno!!!!!!!
Poi parlano di prevenzione? Quale prevenzione visto che gli incidenti sono lo stesso numero????
VERGOGNA!!!!!!!!
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In questi giorni parlare di immondizia significa parlare di Napoli e della Campania. Significa focalizzare il problema in una zona precisa d'Italia, scordandosi però di quanto avvenne nel legnanese soltanto qualche anno fa. Chi si indigna per quanto succede ora, non potrà che far mente locale su quanto si perpetrò a Cerro Maggiore ai danni dei residenti. Una rinfrescata? Nel 1995 il pattume milanese comincia ad accumularsi in maniera pericolosa nel capoluogo. Ecco allora che Formigoni decise di agire di autorità, indirizzandola tutta quanta proprio verso Cerro Maggiore, che non è semplicemente una discarica, ma anche un paese di oltre 10mila abitanti. Per fare ciò si impegna a pagare a Paolo Berlusconi, amministratore del sito, 300 milioni al giorno per due anni. Un anno più tardi, grazie alle proteste molto dure, ma civili, da parte della popolazione residente, la discarica viene chiusa. Passa però un anno prima che tutta la zona venga finalmente bonificata. Paolo Berlusconi ci ricava - dati della Guardia di Finanza - non meno di 240 miliardi di vecchie lire. Una vicenda ancora viva per gli abitanti di Cerro, ancora oggi alle prese con un mostro maleodorante che ha portato l'impennarsi di patologie varie fra i residenti nell'arco di decine di chilometri di distanza dal sito. Altra vicenda quella del 2002, legata alla discarica di Casorezzo per la quale scesero in campo gli abitanti della stessa Casorezzo e quelli di Busto Garolfo, sul cui territorio l'impianto è quasi del tutto collocato. Secondo la proprietà del sito (la Ecodeco, oggi Aem), la cava avrebbe dovuto contenere rifiuti speciali. Da qui le proteste accese della popolazione e la creazione di un capanno permanente sulla strada d'entrata alla cava. Presidio che dura ancora oggi e che con tutta probabilità durerà fino al 2012, anno di chiusura dell'impianto di escavazione e di inizio del ripristino ambientale in zona.
E CANEGRATE??
Sulla stamoa è stata segnalata la presenza di una discarica non autorizzataall'interno dell'ex area Gef, quella dei pneumatici... due giorni e tutto è stato pulito?
Questo il pezzo
Ex Gef, si fa pulizia! Cambia ancora una volta lo scenario all'interno della vecchia fonderia di via Vercelli dove le ruspe in questi giorni hanno pulito il terreno all'interno sposando tutto il materiale di scarto che era stato accumulato lungo la cinta, creando una collina di diversi metri di macerie. Per qualcuno una discarica vera propria che aveva creato non poca apprensione visto i precedenti poco edificanti all'interno dell'ex Gef, dove qualche anno fa furono accatastati migliaia di copertoni. "Ci siamo accorti verificando con gli uffici comunali - spiega l'assessore all'ambiente Mirko Marcolongo - che c'era il permesso da arte degli uffici comunali che si occupano di urbanistica. All'interno dell'area si stanno compiendo dei lavori e le macerie trasportate in quel caso erano dei capannoni che stanno sistemando. Andrà giù anche la piccola casetta all'interno della vecchia Gef". Nessun problema quindi per l'assessore, che conferma la bonifica di qualche anno fa: "L'area è già stata pulita in passato interessando anche la falda sottostante che è stata verificata con delle carotature del terreno. Nessun problema per quella zona". Rimane però la stranezza che riguarda questa nuova pulizia all'interno dell'area con la famosa collina di macerie sparita alcuni giorni dopo un articolo pubblicato dal nostro quotidiano. L'assessore riferisce poi di nuovi interventi in zona: "Durante dei lavori in via Forlì sono emersi detriti di diverso genere. Per questo motivo la zona verrà bonificata a breve, entro la prossima primavera con un intervento che coinvolgerà anche il terreno. Non dovrebbero esserci problemi per il sottosuolo comunque sia. In ogni caso faremo tutte le verifiche necessarie". L'area industriale della Baggina presenta alcune problematiche di rilievo riguardante gli scarsi controlli che qui avvengono. Da tempo infatti un altro tipo di vandalismo ecologico continua ad essere perpetrato ai danni della comunità. Stiamo parlando della piattaforma ecologica. presa d'assalto nottetempo, da decine di rom che entrano all'interno della struttura causando notevoli problematiche. Gli zingari rubano quanto può essere utile alle loro baracche che sorgono a poca distanza, mettendo scompiglio all'interno della struttura. Un problema ormai noto, ma che nessuno ha ancora risolto. All'esterno della struttura infatti esistono due entrate nascoste che i rom hanno fatto bucando rete e siepi e che continuano ad essere utilizzate.
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Si fa riferimento ad un articolo uscito sulla stampa diversi mesi fa....
CANEGRATE - Unico piano approvato dalla Regione Lombardia per la provincia di Milano, quello portato avanti dagli uffici del comune di Canegrate e denominato "Rinegoziamo il paese". L'amministrazione comunale festeggia e con lei anche i privati che beneficeranno di un contributo di circa 1.081.000 euro. I soggetti beneficiari sono 34, compreso il comune di Canegrate che userà la cifra per diversi interventi pubblici, fra i quali la costruzione dei giardini di via Garibaldi e i tre parcheggi di via Veneto, via D'Annunzio e di via San Rocco, quest'ultimo ancora in fase progettuale. Gli altri 33 sono tutti soggetti privati, fra i quali 24 imprese commerciali, 7 artigiane e 2 del settore turismo. "E' stato fatto un ottimo lavoro da chi mi ha preceduto - ha spiegato Valter Cassani, neo sindaco di Canegrate -. Questo contributo ridisegnerà la nostra città che è stata l'unica scelta in provincia di Milano. Per questo ringrazio i nostri uffici che hanno fatto un lavoro straordinario". Il progetto in questione è stato scelto tra 551 candidature, con il coinvolgimento di oltre 600 comuni lombardi e risulta essere l'unico piano approvato in tutta la provincia milanese. "Si tratta di un grosso risultato per noi - ha spiegato l'ex sindaco Orazio Zoccarato -. Il piano integrato per la competitività di sistema è stato presentato dal Comune di Canegrate, in qualità di soggetto promotore, con la compartecipazione di soggetti privati, il sostegno dell'Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano e della Confartigianato Alto Milanese, quali soggetti validatori, nonché il supporto di enti ed associazioni rappresentative territorialmente che insieme hanno certificato la capacità del progetto di rispondere alle esigenze del comparto economico locale". La zona interessata da questo intervento sarà quella del centro storico e tutte le aree annesse per un totale di circa 2000 abitanti. Vogliamo un commercio attivi e vivo con l'obiettivo di favorire l'avvio e lo sviluppo delle attività economiche nel nostro paese". Per la provincia di Milano sono stati presentati 35 progetti e solo il comune di Canegrate è entrato nella prima fase. L'investimento richiesto complessivo è stato di circa 3 milioni di euro. Adesso si attende la cosiddetta fase 2, ovvero la valutazione della coerenza delle proposte che hanno superato la fase 1, con le eventuali variazioni di merito. Modalità queste che verranno illustrate ai diretti interessati direttamente dalla Regione Lombardia. Con questo contributo Canegrate cambierà il volto al proprio commercio.
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DAL "GIORNO" DI SABATO
CANEGRATE - "Aumentiamo i controlli sul territorio". Sulla questione sicurezza alza la voce anche il capogruppo dell'Italia dei Valori, Roberto Mori, che bacchetta sindaco e giunta canegratesi: "L'aumento della criminalità a Canegrate è lo scontato esito di una disastrosa politica per la prevenzione, posta in essere da questa amministrazione e dalle passate. Il nostro Comune eccelle in negativo per furti, aggressioni, abbandoni e violenze sui minori. I cittadini e commercianti canegratesi, non si devono scandalizzare se la micro criminalità è in vertiginoso aumento, considerato l'impegno che l'amministrazione pone in essere per la prevenzione e repressione alla criminalità. Il nostro territorio sarà sempre più oggetto di scorribande ad opera di barbari e criminali". Poi la bordata a sindaco ed assessore: "Singolare e pittoresca l'indignazione del Sindaco Valter Cassani e dell'Assessore Mirko Marcolongo, ai fatti criminosi successi sul territorio, considerato che, non hanno mai investito un solo centesimo sulla sicurezza, se non per l'istallazione di videocamere alle intersezioni semaforizzate, in nome di una prevenzione inutile e demagogica, visto che i semafori in questione non sono mai stati oggetto di significativi e ripetuti sinistri stradali. Forse l'intento è di risanare i conti pubblici di questo Comune, ma la via intrapresa non è sicuramente la più consona per chi va predicando una equa solidarietà sociale. La riduzione di un assessorato sarebbe stata un'azione in linea con il pensiero filosofico e demagogico di una classe politica locale, incapace di fare seguire i fatti agli intenti, perlomeno i cittadini avrebbero condiviso". Infine la richiesta di potenziamento del corpo di polizia locale: "Canegrate deve sapere che se da una parte, il Sindaco e Giunta al completo, si indignano pubblicamente per i fatti criminosi dell'ultima ora, gli stessi, dall'altra tolgono silenziosamente uomini dal corpo di Polizia Locale per rimpiazzare l'ennesimo posto di impiegato comunale. Tali operazioni hanno rilevanti ricadute sulla sicurezza cittadina ed un elevato costo sociale. Per ritornare ai fatti criminosi successi di recente, trovo giusto che il primo cittadino scriva al Prefetto, dimostrando tutta la sua preoccupazione, ma da oggi Canegrate si aspetta che questa amministrazione cominci seriamente a potenziare il Corpo di Polizia Locale, magari reperendo i fondi dal taglio dei costi della politica. Le sole forze dell'ordine sono in numero insufficiente per il presidio capillare del territorio, pur dimostrando elevate capacità preventive, investigative ed un impegno personale che va oltre ad ogni dovere istituzionale, con fermi e arresti. La nostra amministrazione, con la Polizia Locale, ha il dovere istituzionale di tutelare i cittadini ed il territorio dalla microcriminalità e per questo, in futuro, presenterò in Consiglio Comunale una mozione per il potenziamento del corpo di Polizia Locale"
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Come costruire una piazza nuova di zecca dimenticandosi dell'impianto di irrigazione. Si può chiedere a chi ha progettato e realizzato la nuova piazza Matteotti di Canegrate, costata una fortuna, dotata di ogni confort, fontana compresa, ma senza un impianto di irrigazione per dare da bere alle piante che lì hanno trovato collocazione, così come voluto nel progetto originale. Accade così che debbano essere gli operai del comune con alcuni secchi di acqua a dissetare queste piante che altrimenti morirebbero arse dal sole. "Pazzesco - spiegano alcuni cittadini fermi a discutere nel centro storico -. Ma c'è di più perché questi secchi versati all'interno fanno poi uscire sul marmo tutta la terra. Insomma non è un belvedere per una piazza costata fior di soldi". Le magagne di piazza Matteotti però non finiscono qui. Se da un lato l'acqua infatti manca, dall'altro ce n'è persino troppa, tanto da tracimare lungo la piazza stessa, ai bordi della fontana. Ma la colpa non è solo dei bordi bassi, o del vento. Ci si mette di mezzo anche il materiale di costruzione. Il marmo infatti usato per la vasca si è rivelato troppo tenero tanto da provocare già evidenti perdite e crepe visibili ad occhio nudo. Il tutto a pochi mesi dalla sua ultimazione. Qualcuno dei cittadini presenti però fa notare: "Non è il solo lavoro fatto male. L'altro giorno per alzare un tombino è dovuta venire la ruspa. Qualcuno ha visto bene di cementare non solo il cordolo del tombino, ma anche il coperchio stesso. Alcuni sono già stati sostituiti perché ci si è accorti subito dello sbaglio, ma in piazza ci sono ancora alcuni tombini che non si riescono ad aprire". Che dire poi dei vari rappezzi che sono stati fatti con colate di asfalto senza rispettare il materiale con il quale si è rifatto il centro storico? Davvero brutti a vedersi. Da chiarire anche l'istituzione eventuale di un'isola pedonale all'interno del centro cittadino. Finora le auto sono posizionate ovunque c'è un minimo spazio.
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