SUONATORE JONES

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   Shirin ‘Ebadi, iraniana premio Nobel per la pace 2003, ci ha fatto un regalo straordinario firmando l’appello per il conferimento del Nobel per la pace 2010 a Internet.Che sia una donna iraniana tra le prime ad aderire alla campagna quasi provocatoria di candidare Internet al più ambito premio internazionale per la pace ha un significato denso e inequivocabile.Scrive Shiri ‘Ebadi: “.. abbiamo finalmente capito che internet non è una rete di computer, ma un intreccio infinito di persone, uomini e donne che a tutte le latitudini si connettono tra loro, attraverso la più grande piattaforma di persone che l’umanità abbia mai avuto. La cultura digitale ha creato le fondamenta per una nuova civiltà: e questa civiltà sta costruendo la dialettica, il confronto e la solidarietà attraverso la comunicazione. Perché da sempre la democrazia germoglia dove c’è accoglienza, ascolto, scambio e condivisione. Da sempre l’incontro con l’altro è l’antidoto più efficace all’odio e al conflitto.”.Ci sentiamo di condividere queste parole e le idee che esse rappresentano.L’appello, veicolato da Wired e speriamo condiviso da molti, ci da modo di riflettere sulle possibilità che il “mezzo di comunicazione di massa” offre per contribuire ad un mondo migliore, semplicemente aumentando lo scambio di idee, la conoscenza e la solidarietà tra le persone.Per questo abbiamo scelto l’immagine di una donna iraniana che alza le mani nel segno di una lotta partecipata, di una vittoria sperata, di una speranza che non si da per vinta (foto bellissima di Flickr CC .Faramarz) E mentre invitiamo tutti i nostri visitatori ad aderire all’appello visitando www.internetforpeace.org vogliamo qui ricordare Neda Agha-Soltan, anch'essa iraniana, che a soli ventisette anni si è vista rubare la vita da un colpo di fucile di un miliziano iraniano dopo le recenti elezioni che hanno portato alla riconferma del regime teocratico degli ayatollah.Solo grazie ad internet il filmato dell’uccisione di Neda è rimbalzato su tutti i media, solo grazie ad internet possiamo capire di più, documentarci in diretta, partecipare alla lotta di chi subisce l’oppressione, al dolore straziante, alle speranza indomita di tanti che condividono la voglia di cambiare.Anche solo per questo Internet merita il Premio Nobel per la pace 2010