fine di un sogno!
Rosicchiare bulimicamente Libri, bere visivamente mostre d'arte, scolarsi disgustosamente Film fino al vomito etilico, vivere i sabati sera con amici intelligenti ma -è questo è il bello!- pure simpatici!, inveire bukoswkianamente contro il televisione mentre continuo ipnoticamente a guardarlo e, infine, ironizzare con...tro il 98% degli esseri viventi e dei loro 3 neuroni da spartire per testa..
« Ali per volare | Blog » |
La torre di Babele
Post n°46 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da capului
PARLARSI IN TEMPO REALE COMUNICANDO IL NULLA
Del cyberpazio sinceramente mi fido poco: troppo traffico. Ho letto da qualche parte che anche l'e-mail tra poco diventerà come una vecchia cartolina postale e sarà sostituita da nuovi sistemi di messaggistica istantanea. Dunque. Che i sistemi di comunicazione cambino in modo vorticoso è una cosa che si sa e si vede. Si cerca una sempre maggiore rapidità della trasmissione dei messaggi. L’istantaneità. Quello che ancora, invece, non si è capito è che cosa ci sia di tanto urgente da dirsi. Quanti di quei messaggi che ci si scambia, mi chiedo, siano essenziali a tal punto da richiedere una trasmissione ed una lettura immediata. Quanti di essi riguardano questioni di vita e di morte. Se si adotta come indicatore la comunicazione tramite sms, allora si può scientificamente dimostrare che maggior parte dei contenuti sono la concretezza dell’inutilità. Oltre che della banalità. In realtà non si dice niente. Se poi si fa un giro su facebook, ci si rende conto che in moltissimi casi si tratta di esclamazioni, sbuffi, gorgoglii, di cui non importa niente a chi scrive, e figuriamoci quindi a chi legge.
È vero però che ci sono anche informazioni intelligenti, di cui non si può fare a meno. Ma è bello che tutto quello che accade nel mondo sia a nostra completa disposizione su un display. Siamo così coinvolti, così immersi nel flusso incessante di comunicazione che non abbiamo il tempo di accorgerci di quello che accade intorno e dentro di noi. Il lontano virtuale si fa tanto vicino da sommergere il nostro reale. L’orizzonte ci sovrasta e non ci consente di osservarlo. Ci arrivano frantumi di informazione che non sappiamo comporre in modo unitario, che non sappiamo trasformare in conoscenza. é come se possedessimo le chiavi di uno straordinario museo dal quale sono state trafugate tutte le opere d’arte. Ci restano stanze vuote in cui vaghiamo malinconici e stralunati.
|
Inviato da: trampolinotonante
il 09/08/2013 alle 07:49
Inviato da: trampolinotonante
il 01/04/2013 alle 10:19
Inviato da: trampolinotonante
il 29/03/2013 alle 18:17
Inviato da: stradanelbosco
il 20/03/2013 alle 15:51
Inviato da: trampolinotonante
il 12/02/2013 alle 09:57