fine di un sogno!

il senso di colpa


   
Il senso di colpa è un arma potentissima, forse la più potente quando si entra nel campo dei rapporti interpersonali importanti.
IL SUICIDIOTESTAMENTO DI ANTHONY
Il suicidio di Anthony interpella tutti noi.Ringrazio i suoi genitori che hanno autorizzato "Prospettive Assistenziali" a pubblicare la lettera scritta da Anthony prima di morire,ritenendo doveroso conoscere il suo “testamento”.Anthony è arrivato in Italia già grande, a otto anni.Non sappiamo molto della sua vita in India,su quanto lunga dolorosa e soffertasia stata la sua attesa prima di essere adottatoda quella che è diventata la sua famiglia.
LETTERA TESTAMENTO Dl ANTHONY(ore 01,15 deI giovedì 23/O3/2002) Quest’idea mi è cominciata a vagare per la testa fin da quando avevo 8 anni. ma non ho mai avuto il coraggio di metterla in pratica, fino ad oggi. Da quando sono venuto al mondo non ho mai passato un momento felice fino a che non sono entrato in famiglia V. Purtroppo questa felicità non è durata abbastanza, perché ogni volta che uscivo di casa la gente non faceva altro che insultarmi per il colore della mia pelle, per la mia altezza di i m. e 50 e per il mio corpo così magro e senza un briciolo di muscolo. Quindi, come potete aver intuito io mi sentivo proprio un verme fuori di casa, ma quando rientravo mi sentivo il ragazzo più felice del mondo. VI PREGO QUINDI DI NON DARE NESSUNA COLPA AI MIEI GENITORI ADOTTIVI perché sono stati l’unici ad avermi voluto veramente bene e di questo li ringrazio di cuore. Inoltre ringrazio anche due miei amici molto cari che mi hanno sempre impedito di fare il gesto fatale. Molte volte ho parlato della mia idea a persone che credevo mi potessero aiutare a farmi cambiare idea ma non ho avuto altro che queste risposte: «ma non fare il cretino», «tu guardi troppi film», «ma vai via». Molta gente pensava dentro di sé che raccontassi frottole ma adesso hanno avuto la prova che non scherzavo affatto. Quando sono entrato alle superiori pensavo che quei anni di scuola li avrei passati più serenamente di quelli che avevo trascorso alle medie. Invece non ho trovato che solitudine, tristezza e tanti brutti voti. A me piaceva studiare e mi piaceva andare a scuola, però da quando nessuno mi apprezzava per quello che ero la mia vita è ritornata ad essere infernale come quando ero in India. La vita fa schifo! !!!. Inoltre, odio l’india. La odio perché mi ha messo al mondo. Prima di levarmi dai coglioni voglio dire al presidente Berlusconi che il mondo potrà diventare pacifico se diventerà multietnico. Mi dimenticavo, ho avuto il coraggio di suicidarmi solo per un motivo. Perché un’altra persona ha fatto in modo di mettere dentro di me questo coraggio mettendomi due note sul diario, intestate alla mia famiglia. Voglio però far notare alla professoressa X.Y. che è una testa di cazzo perché la prima nota l’ho falsificata e lei ci è caduta in pieno. Con questo voglio dirle che c’è sempre qualcuno più furbo di lei. Mi sono scordato di dire a voi poliziotti di NON DARE NESSUNA COLPA NEANCHE ALLA MIA SORELLA D. perché anche se non ci parlavamo molto so che lei mi voleva un monte di bene. Inoltre voglio dire ai miei genitori di non fare cazzate, perché anche se me ne sono andato io c’è sempre la D. che dovete mantenere!!!! Comunque spero che tutta questa difficoltà mi abbia maturato per affrontare il regno dei cieli, dove spero che ci sia più fratellanza tra gli umani. Credo di avere detto tutto. No, una cosa non l’ho specificata: LAVITA È UN INFERNO. Addio a tutti. Anthony P.S.: Babbo, mamma, io non me ne sono andato perché non vi volevo bene, solo che questo non era il mio tipo di vita. lo non l’ho fatto per punirvi ma per levarvi un peso in più. Sarebbe stato molto meglio se sette anni fa fosse arrivato un altro bambino, che fosse più intelligente e non combinasse tante di quelle cavolate che vi ho fatto io. Credo però, nonostante tutte le vostre forze, non sarei mai divenuto quello che avete sempre sognato ma sarei stato uno dei tanti imbecilli che ci sono in questo maledetto mondo. Siete stati dei genitori perfetti, non mi avete mai fatto mancare nulla. Peccato però che a rovinare la mia felicità sia stata l’india. Probabilmente vi starete chiedendo ma cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Ma io vi ripeto che la colpa è solo mia che non ero mai felice. Non disperatevi troppa, perché c’è la D. che dovete ancora tirar su e aiutarla nei momenti più difficili. Scusate se le frasi non scorrono molto, ma non ho avuto il tempo di ricopiare. Vi saluto di nuovo. (Testo integrale con le lettere in maiuscolo o sottolineate come nello scritto di Anthony.)
Anthony ci insegna che l’intelligenza educativa, la disponibilità, l’amore di una famiglia non sono sufficienti a tenere riparato un bambino dalla cultura che lo circonda, una cultura che si insinuanelle pieghe delle emozioni e dei pensieri.. Maria T. BIANCARDI (psicologa e psicoterapeuta familiare)Anche se la famiglia può fare molto in modo che il ragazzo si possa sentire il “RAGAZZO PIU' FELICE DEL MONDO” il mondo che circonda la famiglia può giungere a farlo sentire“ UN VERME ”
Anthony è morto con una speranza,di trovare nel regno dri cieli "più fratellanza tra gli uomini"Questo era il suo sogno un sogno che forse condividiamo intanti, ma per cui pochi sentono la necessità di lottare. Emilia De Rienzo(insegnante – condirettore collana di libbri)Quello che Anthony ad un certo punto si chide è come sia possibile continuare a vivere in questo mondo così"mostruoso" da permettere che tanti bambini soccombano e muoiano senza aver conosciuto momenti di gioiae di felicità? Perchè?