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La Felicità in uno sguardo…

Post n°8 pubblicato il 24 Maggio 2012 da LORISMANIA
Foto di LORISMANIA

Per rispondere alla domanda del millennio: cos’è la felicità?
Si potrebbe associare ad un brivido di un’emozione violenta o alla sensazione di pace e interezza che può venire da uno sguardo? Mah! Viviamo strani mondi, dove i cinici deridono gli spirituali e poi stanno peggio di loro. Per dirne una: ci hanno fatto crescere con la convinzione che l’amore platonico fosse quello in cui non si combina niente: perciò il solo nominarlo provoca in molti un moto naturale di fastidio. Ma se uno va a leggere le pagine sull’amore scritte da Platone, vi troverà una spremuta di vita straordinaria, che di per sé non esclude il sesso, anzi gli fornisce le ali per volare più a lungo. CMQ la pensiate sulla felicità, c’è un punto che ci riguarda tutti. Il potere dello sguardo. Un potere che si sta estinguendo, peggio dei Panda, e senza neanche un Wwf che si agiti per tutelarlo.
Già due secoli fa Victor Hugo scriveva che nelle storie d’amore si era talmente abusato dell’effetto dello sguardo che, a un certo momento, si era smesso di tenerne conto. Oggi non si usa più dire che due esseri si sono amati perché si sono guardati. Eppure l’amore nasce esclusivamente così. Ma in questa civiltà delle immagini, che ci bombarda di messaggi per i nostri occhi, chi si ricorda ancora di quelli degli altri? Andiamo di corsa, amiamo di sfuggita. E lo sguardo fa paura, costringe a fermarsi, a rivelarsi. Da un’informativa della polizia americana risulta che nemmeno un terzo dei genitori che si rivolgono alle Autorità per denunciare la scomparsa di un figlio è in grado di dire con certezza il colore dei suoi occhi. Ci vediamo, ma non ci guardiamo. O, se preferite: ci guardiamo addosso, ma non più dentro. Crediamo che il potere risieda nella parola e così trascorriamo ore al telefono con un amico a limare il testo di un sms per il nostro amore, convinti che sarà un aggettivo a modificare la temperatura del suo cuore.
Mentre invece sono i gesti quelli che contano. E il gesto per antonomasia è lo sguardo, che parla un suo linguaggio magico che le parole possono solo inquinare. Un rapporto potrà anche affogare nelle chiacchiere, mai negli sguardi. Ed è quando i tuoi occhi, o i suoi, si spengono e diventano simili al vetro smerigliato di una doccia che la storia è finita e non ci sarà più acrobazia dialettica in grado di resuscitarla. Quanto alla felicità, sono d'accordo che quella vera si vive e non si cerca. Perché non è il traguardo, ma la strada che percorriamo per raggiungerlo.

E ora vi lascio un pensiero ancora più bello sull’amicizia, nonchè una poesia particolarissima depositata da un grande uomo dall’anima rossa: Toro Seduto. Il popolo degli uomini rossi non è mai tramontato…vvb

Come si mantiene un’amicizia?

Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia.
Ad un certo punto il bambino dice: Mamma, come si fa a mantenere un’amicizia??
La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: Raccogli un po’ di sabbia.
Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima.
La madre allora, sempre sorridendo: Ora stringi il pugno.
Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che , più stringe, più la sabbia gli esce dalla mano.
Mamma, la sabbia se ne scappa!!
Lo so, caro. Ora tieni la mano completamente aperta.
Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
Anche così non riesco a tenerla!!
E la madre, sempre sorridendo:
Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio.
Così abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà.
Il ragazzo riprova e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento.
Ecco come far durare un’amicizia…

Il guerriero

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete: il guerriero non è chi combatte.
Perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi
Sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità.
( Toro Seduto)

Con infinito affetto

 
 
 
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