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Museo interattivo a ercolano
Post n°7 pubblicato il 21 Settembre 2008 da giacomino.carlo
l'atmosfera sa rendere con grande evidenza interni e raffinatezze d'un mondo perduto e tragico, lontano nell'aspetto e vicinissimo nelle emozioni. Gli scavi, quelli veri, sono a poca distanza da questa struttura del primo ventennio del secolo scorso, che un intervento da 3 milioni di euro ha saputo riscattare, dopo anni di declino e abbandono. A noi che visitiamo gli spazi del sottosuolo (del museo) non resta che abbandonarci alla poesìa della scoperta. Certo, niente a che vedere con l'emozione di quegli arditi che attraverso scavi, pozzi e cunicoli, per la prima volta si avventurarono nel ventre di un sottosuolo ricchissimo di sorprese, con l'intento di illustrare le dimore e la casata dei Borboni. Eppure questa gigantesca macchina virtual-scenica ha il pregio di coniugare sapientemente il meglio della tecnologia con i richiami emozionali degli elementi primi. L'effetto nazional poplare stile Quark (che un'acuta giornalista siciliana definisce alla Disney) si stempera nei profumi, nei vapori impalpabili d'acqua, nei giochi di luce e soprattutto nel rincorrersi lungo questo percorso virtual-museale di voci antiche e nuovissime . «Le voyage n'est nécessaire qu'aux immagination courtes» (Viaggiare necessita solo a chi è corto d'immaginazione) scriveva Colette. E dunque il consiglio è di abbandonarsi all'immaginazione, meglio se virtuale. E dimenticare. Dimenticare che la villa dei Papiri ha subito l'aggressione della furia vulcanica. E così, complice la realtà-irreale, lungo il tragitto i suoi colori riprendono forma, i colonnati risplendono e i capitelli caduti tornano a corona delle colonne dipinte. Villa San Marco si offre ai nostri occhi in tutta l'intensità dei suoi affreschi blu; la Villa Jovis, che fu di Tiberio, dalle sue altezze ci mostra panorami inusitati; i lupanari di Pompei si animano, e ansimano (ma solo per i più grandi: il badge che viene consegnato all'ingresso ai visitatori ci riconosce e accompagna, selezionando per noi la lingua prescelta e le immagini, con una scelta adattata nel linguaggio e nelle figurazioni alle esigenze dei più piccoli). E se nella Villa probabilmente appartenuta al suocero di Cesare, Calpurnius Piso Caesoninus, a parlare sono i filosofi, lungo le vie di Pompei incontriamo i centurioni e le schiave. Mav: orario 9-17, chiuso lunedì, |
Inviato da: kukku4
il 30/09/2008 alle 07:05
Inviato da: angelica_funaro
il 28/09/2008 alle 13:47