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Post n°1 pubblicato il 13 Novembre 2009 da amico470

L’ALBO DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI: FINALMENTE NUOVA LINFA

 

Finalmente dopo diversi anni è arrivato a compimento il terzo corso-concorso di accesso in carriera, indetto con deliberazione n. 3 del 18 gennaio 2007, per nuovi segretari comunali a cui parteciperanno, per un intero anno di lezioni frontali e in e-learning, 390 borsisti per il conseguimento dell’abilitazione richiesta ai fini dell’iscrizione di 300 Segretari comunali nella fascia iniziale dell’Albo.

Nel mentre con deliberazione n. 4 del 31 gennaio 2008 e con deliberazione n. 139 del 1 ottobre 2009 sono stati indetti il 4° ed il 5° corso - concorso pubblico per esami ciascuno per l’ammissione di altri 260 borsisti per il conseguimento dell’abilitazione richiesta ai fini dell’iscrizione di 200 Segretari comunali nella fascia iniziale dell’Albo.

Alla fine di questo percorso, quindi, verranno iscritti all’Albo 700 nuovi segretari comunali.

Si tratta sicuramente di una inversione di tendenza che porterà una grande boccata di ossigeno ad un Albo ormai sicuramente asfittico, che negli ultimi 10 anni si è ridotto di circa 2.000 unità. Infatti, per tantissimi anni il blocco delle assunzioni ha prodotto una drastica riduzione degli iscritti all’Albo tanto che in alcune regioni la mancanza di segretari rende ingestibile il rapporto comuni – segretari.

L’iniziativa dell’Ages di indire nuovi concorsi per rivitalizzare l’Albo è un fatto di grande importanza per la pubblica amministrazione italiana, sia perchè attualmente la richiesta di segretari da parte di Comuni e Province è superiore al numero effettivamente disponibile, sia perché questi nuovi dirigenti locali si formeranno contemporaneamente al processo delle riforme istituzionali in atto ed avranno la possibilità di seguirne in contemporanea le evoluzioni legislative portando negli enti una ventata di rinnovamento.

Ma di quali segretari avranno bisogno gli enti locali dei prossimi anni?

Mi piace ricordare gli interventi delle diverse personalità intervenute all’inaugurazione del corso COA 3 avvenuta il 14 ottobre 2009.

Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, “"Dopo tanti anni di centralismo amministrativo oggi, pur con un percorso non lineare ma alimentato da spinte e controspinte, si sta cercando di creare un nuovo equilibrio tra sistema centrale e governi locali. Quello che vi aspetta nel prossimo futuro è un compito molto impegnativo. Bisogna giungere ad una amministrazione che dia risposte ai cittadini, diversa da quella che definirei cultura del no che fino ad oggi l'ha caratterizzata. Per questo servono persone che siano formate nella cultura del partenariato su impulso del territorio e che sappiano applicare il cambiamento".

L'On.Osvaldo Napoli, Vicepresidente dell'ANCI, "la realtà degli enti locali si appresta ad affrontare grandi cambiamenti, i sindaci sono pronti ad affrontare questa sfida, anche voi segretari dovrete esserlo e il vostro ruolo sarà fondamentale. Voi sarete il tramite tra la legge e l’attività pratica da svolgere negli enti locali, per questo è necessario che non siate chiusi in atteggiamenti burocratici, bensì disponibili a collaborare con i Sindaci e ad agire anche secondo gli specifici contesti locali in cui vi troverete».

Fabio Melilli, presidente dell’Ages, ha ribadito la centralità del ruolo e delle funzioni del segretario comunale  sostenendo che: “Alla luce della Carta delle Autonomie, che cambierà certamente il ruolo e le funzioni degli enti locali del nostro paese, quali che siano le scelte del Parlamento, non potranno non cambiare il ruolo e le funzioni del segretario comunale che lo avvicineranno sempre di più al mondo delle autonomie.”.

In pratica quello che le amministrazioni si aspettano dai nuovi segretari comunali è di evitare atteggiamenti burocratici e di essere disponibili a collaborare con gli amministratori agendo secondo gli specifici contesti locali pronti all’innovazione ed al cambiamento.

La Carta delle autonomie, una volta delineato il quadro delle funzioni del segretario e, dunque,  dopo aver delineato la nuova figura del segretario comunale e provinciale, dovrà individuarne il ruolo ed il percorso professionale, cioè i saperi e le abilità operative necessarie per svolgere la propria attività.

Bisognerà, quindi, inserire nella nuova didattica della SSPAL, ma anche delle università, tutto il bagaglio di conoscenze necessarie a ricoprire il nuovo ruolo, anche perché la SSPAL da sola non potrà, nel limitato tempo dei corsi, dar vita alla nuova figura professionale.

Come è noto fino al recente passato la figura del segretario comunale e provinciale è stata caratterizzata da una cultura prettamente giuridica che ormai non è più confacente con il nuovo ruolo richiesto al segretario. Ragion per cui la professionalità del nuovo segretario deve trovare la sua sponda nelle attività di direzione generale e di governance del territorio come l’organizzazione aziendale, il management pubblico, i processi produttivi, le tecniche comunicative, le scienze economiche, la promozione e lo sviluppo delle risorse umane, i diritti sociali, la digitalizzazione della p.a. ed altro ancora.

In concreto la SSPAL deve adeguare la propria attività didattica alle nuove esigenze cercando di completare il tradizionale bagaglio professionale del segretario con una formazione decisamente orientata su quelle conoscenze economiche ed organizzative che sono richieste dal nuovo contesto politico.

Ma la formazione proposta dalla SSPAL, come ho detto, da sola non basta. Occorre che questa attività sia preceduta da un’apposita formazione prevista in appositi corsi universitari per formare figure professionali orientate alla direzione degli enti locali.

Inoltre, occorrerà mettere mano ad una modifica DPR 465/97 per modificare il corso-concorso di ingresso in carriera in quanto ormai in parte desueto e dai tempi lunghissimi puntando a nuove forme concorsuali più moderne, introducendo oltre a quelle tradizionali anche prove pratiche, come d’altra parte hanno già fatto altre figure professionali (avvocati, notai, magistrati) e ad un corso che, come si è detto, punti ad una formazione orientata sopratutto sulle conoscenze economiche ed organizzative.

Affinché questa ventata di novità, dovuta all’immissione nell’albo di nuovi segretari, possa trovare effettiva collocazione occorre risolvere un altro grave problema e cioè quello del convenzionamento “selvaggio”.

Favorendo, infatti, l’uso strumentale della convenzione, si è causata l’eliminazione dal mercato di centinaia di sedi segreteria, ad esclusivo discapito della categoria medesima svilendone  in qualche modo ruolo e funzione.

        Un approccio permissivo al convenzionamento, poteva forse trovare una ratio giustificatrice nell’esigenza di garantire un segretario ad ogni ente in una fase caratterizzata da un costante deficit di segretari a fronte delle sedi disponibili, ma con l’immissione nell’albo dei nuovi segretari questo fenomeno deve assolutamente essere fermato. 

Occorre, quindi, ritornare al più presto sull’istituto del convenzionamento ed ipotizzare nuove regole evitando che si sviluppino fenomeni patologici che, si ribadisce, vanno a discapito soprattutto degli enti, che invece dovrebbero fare ricorso allo strumento convenzionale solo quanto ne esistono i presupposti demografici, numerici e territoriali.

In conclusione occorrerà riflettere seriamente, mentre siamo ancora in tempo, su come realizzare una visone più moderna della figura apicale degli enti locali.

Roma, 5 novembre 2009

Carmelo Carlino

Vice direttore dell’Ages

 
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Commenti al Post:
marekiaro_3
marekiaro_3 il 05/08/10 alle 15:55 via WEB
Mi viene troppo da ridere a leggere questo blog oggi che l'AGES è scomparsa e che le scrivanie del direttore e vice sono vuote...che triste fine ha fatto questo ente svanito all'improvviso dopo 13 anni di "onorato servizio"....
(Rispondi)
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