come le nuvole

Post N° 259


“Al giorno d’oggi siamo tutti così “tirati” che, le uniche cose che troviamo gradevole spendere, sono i complimenti” (Oscar Wilde)  Oggi, mattinata di shopping intenso e selvaggio con i due dober…ehm, con le giovani virgulte. Applicando la nota e collaudata strategia d’attacco, che prevede camminata rigorosamente a piedi (per non perdersi nemmeno una vetrina angolata), individuazione e tracciamento mentale di un itinerario principale (altro che Parigi-Dakkar), da cui poi si dipaneranno interessanti trasgressioni laterali, per seguire il fiuto da animale da sconti e stanare cacciagione al 40 o anche 50%, mise da top shoppingers, perfettamente adeguata alla bisogna (di cui, per un approfondimento,  post n. 54 ), siamo partite all’attacco!Al ritorno, arrancavamo pietosamente, appesantite da pacchi e pacchettini, sfinite da chilometri e chilometri di podismo ad altissimi livelli, ed eravamo, così come recitano i migliori romanzi di travolgenti avventure nelle pagine finali,  “stanche ma, soddisfatte!” .                                
Tuttavia, giunte davanti alla porta di casa, si scopriva con raccapriccio che non ero più in possesso delle “mie”chiavi di casa, prelevate arbitrariamente da uno dei dobermann, oramai affrancata dal guinzaglio, che non le aveva poi rimesse là dove le aveva prese né, ( e figurati!) alcuna delle due, aveva pensato di portare le “proprie” chiavi (le mamme, se no, che le hanno inventate a fare!). 
L’unica soluzione, a quel punto, era che le due giovani “emancipate ma non troppo” (bamboccione, le avrebbe definite il Padoa), andassero “a piedi” la dove si trovava il capobranco, almeno lui ancora in possesso di un paio di chiavi di casa, per poi tornare ad aprirmi, prima che, andando su e giù per il pianerottolo come una tigre in gabbia, provvedessi alla cancellazione definitiva dei loro nomi, dall’ asse ereditario… Gli ululati, su quale delle due dovesse “accollarsi” l’ulteriore scarpinata , si sono sentiti fino al nono piano, poi hanno concordato di andare insieme…