come le nuvole

In perfetta tenuta da shopping, (breve descrizione: scarpe basse, pantaloni e maglia che consentano  cambi alla Fregoli  dentro camerini di 10 centimetri quadrati dotati di tenda svolazzante genere “vedo e non vedo”, totale assenza di generi di conforto come collane, bracciali, anelli che possano impedire un efficiente pit shop, trucco e capelli da   “tanto non incontrerò nessuno”).

           (bè, non proprio così, ma quasi!)        

Entro in un negozio di abbigliamento piuttosto “in”, uno di quei negozi dove anche l’aria è rarefatta e le commesse sembrano emanazione di un’alta borghesia decaduta.

Mi accolgono sguardi esperti, un misto tra i raggi x e la Tac, che dall’alto verso il basso e ritorno, compiono un’analisi completa del mio aspetto con individuazione del negozio dove ho comprato i capi che indosso, della fabbrica da cui sono usciti, delle materie prime che li compongono e del loro valore effettivo di mercato...

Naturalmente, la su menzionata tenuta da shopping, non passa nemmeno la selezione preliminare e quindi arriva la cortese ma ferma (e se vogliamo anche un pò gelida) domanda

 - Desidera?   contenete già, al suo interno, la massima “l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re”,    e che serve a  placcare ogni mio tentativo di esplorazione autonoma della merce esistente....

Piccola digressione che solo l’universo femminile può comprendere fino in fondo: adoro guardare senza essere importunata con domande su cosa voglio, cosa cerco, ecc.  perché spesso, io cosa voglio, lo so solo quando lo trovo…! 

Consapevole della mia totale inadeguatezza esistenziale e regredita alle medie quanto a prontezza di spirito e capacità di esprimere una sana aggressività,     

     chiedo di vedere un maglioncino esposto in vetrina ma, spietatamente, mi si risponde

 - La sua taglia non c’è!...

Ora, premesso che ho una corporatura assolutamente regolare e che non avevo nemmeno specificato se il maglione era per me,  per il mio gatto o semplicemente lo volevo utilizzare per passare lo straccio in cucina, sono uscita velocemente, alzando bandiera bianca……

Mi sono ritrovata così quasi a rivivere la famosa scena del film “Pretty Woman” (senza però Richard Gere),

nè la soddisfazione di ripassare, carica di pacchi e pacchetti firmati, per impartire una severa lezione circa la stupidità dei pregiudizi e la banalità del giudicare la gente secondo le apparenze...     

colonna sonora Bay Bay Love...