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« Del silenzioUna vita non basta »

Ascoltando la pioggia

Post n°47 pubblicato il 19 Aprile 2008 da casadelleparole
Foto di casadelleparole

Un lampo di luce taglia il buio che ami tanto per qualche istante, dandomi il tempo di guardare ancora una volta i tuoi occhi così belli. Davvero credo che nessuno ti abbia visto così, che nessuno conosca davvero questo sguardo chissà perchè solo a a me riservato, uno sguardo che mi scioglie come le gocce che scivolano lungo il vetro nella pioggia battente.
Tutto comincia con un gesto semplice e naturale, un tuo gesto improvviso al quale non ero preparato, non ancora. Il gesto con il quale lasci cadere gli stivali sorridendo, e a me sembra che in quello stesso gesto ci sia lo spogliarsi di mille piccoli fili e pensieri che ti trattengono ancora, che ti imbrigliano in alcuni istanti ma non ora. Non ora...
Ti vedo emergere come la Venere del Botticelli che esce dal mare, con gli stessi capelli sciolti e la stessa bellezza, e ti giuro che ogni cosa in te prende una nuova tonalità: la voce, i gesti, lo sguardo. Come una regina che indossa il suo manto sulle spalle, e improvvisamente assume la propria maestà di Donna, percorri regale lo spazio breve che ci separa ancora. E basta guardarti anche ad occhi chiusi per restare incantati.
E allora tutto prende una dimensione diversa. Il mondo chissà dov'è.... io non lo so più. Se ci ripenso ora: voli di aerei nel cielo, auto in corsa, programmi TV, fabbriche fumanti, uffici pieni di gente al lavoro, neve che scende sulle montagne silenziose, onde del mare che si abbattono sulle scogliere.... tutto questo esiste contemporaneamente, tutto... mentre per me esistiamo solo tu ed io. Una sola cosa ci distrae per un istante: questa pioggia incessante che copre tutte le cose e che con il suo cadere scioglie il mondo la fuori, lo cancella come se fosse solo un fondale dipinto il cui colore cola sul pavimento.
E nel tuo restare immobile ora, nel tuo silenzio, accorgersi che stiamo entrambi ascoltando la pioggia che tanto ci assomiglia. Il suo ritmo incostante, ora leggero e delicato, ora improvvisamente scrosciante e rumoroso, violento come solo le piogge d'Aprile sanno essere, e poi ancora intermittente sospeso per un tempo difficile da quantificare.
Quanta vita c'è, quanta... nel restare abbracciati. Ascoltando la pioggia.

 
 
 
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