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AGGETTIVITA'

Post n°19 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da Casa_de_Pasto
 

Sono abitudinario, mi piace frequentare i soliti locali, conoscere l' ambiente e i barman - per avere un migliore trattamento e brillarsi con pochi euri. 
Ovviamente ritrovo sempre le stesse persone che pensandola come me, pur non conoscendo chi sono e non sapendo il perchè, ci si saluta festosamente. 
Spesso ho provato anche piacevoli sensazione nel salutare la gente, ma sempre spesso mi ritrovo "lui" che con sorriso sfavillante mi dice: CIAO GRANDE!! E io quasi turbato e cercando di riprodurre il suo sorriso rispondo pure: _s_i_ _ _c_i_a_o_! 
Quanto sento dire Grande o Mitico, smetto d'essere mite. Da anni questi appellativi servono a descrivere cantanti lessati, calciatori in pensione, rottami culturali, ex bellone rifatte, smutandate alla quinta apparizione televisiva. C'è addirittura qualche amicissimo che risponde così al cellulare. Legge il nome sullo schermo e ti corrode con "Mitico!". E ti sorge il dubbio se ha già bevuto di prima mattina o ti sta prendendo per il culo!
Niente di tutto questo: è solo un Grande anche lui.
Certo c'è chi dice eccezionale, fantastico, favoloso, fenomenale, ganzo, grande, grandioso, magico, ottimo, splendido, stupendo! Ma grande e mitico sono peggio. Mentre straordinario è più grave. Questa è un'epidemia. Un tempo era soprattutto un sostantivo, e indicava il lavoro fuori orario ("ieri ho fatto gli straordinari"). Adesso è dappertutto e significa quasi tutto: un discorso con qualche parolina bellina, un normalissimo tiro in porta, un vestitino carino - tutto è straordinario. Affermare che qualcosa è straordinario significa concedergli l'immunità della norma e dalla sua confortevole prevedibilità, quindi accettare che niente è quello che dovrebbe essere. Qualche volta è meglio, spesso è peggio, ma sempre è diverso. Certo anche Divino è bello, ma sta passando di moda (lo usa solo qualche signora rinchiusa da troppo anni nella sua casa di campagna). Vabbuò, comunque io quando entro nel locale e incontro "lui" mi sento proprio un grande. Ohh ma fuori non sono proprio nessuno però.



 
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Rispondi al commento:
oliviaspaghetti
oliviaspaghetti il 10/02/08 alle 22:16 via WEB
"Ganzo" però mi rincuora, mi mette allegria: quanto tempo... Penso la stessa cosa che descrivi tu al suono di appellativi come : bella, bellissima. Qui a Roma per le donne "ciao bella" "bellissima.che me racconti..?" è usatissimo e la caratteristica è la sospensione postuma che crea volutamente ansia da prestazione come se dovessi misurarti chissà con chi! Ah, con me non attacca, ce ne vuole prima che l'ansia mi faccia sua! Buonanotte anzi... Gramde notte;) Olivia
 
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