Sono abitudinario, mi piace frequentare i soliti locali, conoscere l' ambiente e i barman - per avere un migliore trattamento e brillarsi con pochi euri.
Ovviamente ritrovo sempre le stesse persone che pensandola come me, pur non conoscendo chi sono e non sapendo il perchè, ci si saluta festosamente.
Spesso ho provato anche piacevoli sensazione nel salutare la gente, ma sempre spesso mi ritrovo "lui" che con sorriso sfavillante mi dice: CIAO GRANDE!! E io quasi turbato e cercando di riprodurre il suo sorriso rispondo pure: _s_i_ _ _c_i_a_o_!
Quanto sento dire Grande o Mitico, smetto d'essere mite. Da anni questi appellativi servono a descrivere cantanti lessati, calciatori in pensione, rottami culturali, ex bellone rifatte, smutandate alla quinta apparizione televisiva. C'è addirittura qualche amicissimo che risponde così al cellulare. Legge il nome sullo schermo e ti corrode con "Mitico!". E ti sorge il dubbio se ha già bevuto di prima mattina o ti sta prendendo per il culo!
Niente di tutto questo: è solo un Grande anche lui.
Certo c'è chi dice eccezionale, fantastico, favoloso, fenomenale, ganzo, grande, grandioso, magico, ottimo, splendido, stupendo! Ma grande e mitico sono peggio. Mentre straordinario è più grave. Questa è un'epidemia. Un tempo era soprattutto un sostantivo, e indicava il lavoro fuori orario ("ieri ho fatto gli straordinari"). Adesso è dappertutto e significa quasi tutto: un discorso con qualche parolina bellina, un normalissimo tiro in porta, un vestitino carino - tutto è straordinario. Affermare che qualcosa è straordinario significa concedergli l'immunità della norma e dalla sua confortevole prevedibilità, quindi accettare che niente è quello che dovrebbe essere. Qualche volta è meglio, spesso è peggio, ma sempre è diverso. Certo anche Divino è bello, ma sta passando di moda (lo usa solo qualche signora rinchiusa da troppo anni nella sua casa di campagna). Vabbuò, comunque io quando entro nel locale e incontro "lui" mi sento proprio un grande. Ohh ma fuori non sono proprio nessuno però.