Tutto (o quasi) google in una pagina.

Post n°7 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da mister_x000

http://www.xtragoogle.com/

fighissimo io la uso come home page

ciauuuu

 
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Tg in latino su Internet

Post n°6 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da mister_x000
Foto di mister_x000

Il latino, inteso come lingua, torna a rivivere sul web. Il primo Tg scientifico interamente in lingua latina si chiama ReNS Video (Res Nova Scientiae Video), è stato ideato da un gruppo di docenti ed alunni del liceo scientifico dell'istituto Sant'Anna di Torino ed è online sul sito della scuola (www.istituto-santanna.it/ReNS). La redazione di ReNS Video ha il preciso scopo, si legge sul sito “sia di approfondire e di divulgare argomenti e notizie caratterizzanti e fondamentali per un liceo di impostazione scientifica, sia di sottolineare come il latino, ben lungi dall'essere una lingua morta, possa ancora ai giorni nostri essere uno strumento adatto alla divulgazione ed al miglioramento delle conoscenze tecniche e scientifiche”. L'istituto Sant'Anna di Torino, pertanto, nel farsi promotore di questa iniziativa, spera di poter maggiormente consolidare lo già stretto rapporto tra aspetto umanistico e scientifico della realtà e della sua conoscenza. Il notiziario verrà trasmesso una volta al mese per il reperimento del materiale scientifico e per la necessaria organizzazione della redazione.

L’idea è nata da alcune considerazioni sull'esperienza degli insegnanti, spiegano Mario Finelli, direttore del Tg e docente di scienze naturali, e Vanessa Pelissero, vicedirettrice e docente di lingua e letteratura latina. "Sempre più spesso ci capita di trovarci di fronte a ragazzi che, legati alle contingenze del momento, appaiono poco motivati e raramente consapevoli dell’importanza e del fine dello studio. A tali perplessità risulta molto difficile rispondere su basi etiche o ideologiche, in quanto i ragazzi, che vivono la loro età quasi unicamente sull’utilità e sulle esigenze del loro presente, non possono ovviamente comprendere in fondo come l’applicazione allo studio e la conoscenza che ne consegue, formino l’individuo nella sua realtà completa di essere umano. A loro interessa vedere subito, con i propri occhi e con l’esperienza pratica a cosa serve studiare. Ne consegue che gli insegnanti, non avendo spesso gli strumenti didattici adatti, si trovino disorientati ed incapaci di dipanare questi leciti dubbi".

Grazie alla collaborazione dell'istituto Sant'Anna con la comunità Dschola, che si interessa di promuovere progetti che comportino la promozione e la diffusione dell’Ict nella scuola a tutti i livelli, il progetto ReNS Video si è potuto concretizzare. Sul sito web a cadenza mensile è possibile consultare un notiziario scientifico in lingua latina. "In questo modo, - concludono i docenti - avvalendoci della modernità ed internazionalità della Rete e della lingua studiata da tutti gli scienziati di ieri, oggi e domani, ci attendiamo di riuscire a conciliare l’aspetto umanistico e scientifico che insieme caratterizzano non solo un indirizzo di scuola superiore, ma soprattutto ogni esperienza cognitiva umana, coinvolgendo nella nostra iniziativa il maggior numero di persone che, come noi, nutrono un vivo e profondo interesse nella scienza e nella lingua latina". Sul sito di ReNS Video ci sono, oltre ai Tg in streaming, alcuni documenti e articoli scientifici scritti dagli studenti e un forum. Le sezioni del sito: Documenta omnibus utilia; Forum colloquii; Eventa; Scribe nobis e Visne cum nobis cooperari? Le immagini sono curate da Maiorana Benedetto,

 
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Banda larga dal dirigibile

Post n°5 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da mister_x000
Foto di mister_x000


Internet arriva col dirigibile. In alcune zone poco abitate della campagna avere la banda larga è un sogno: l’Adsl non arriva e nemmeno il satellite è disponibile. Che fare? Con il progetto denominato Capanina la Commissione europea sta mettendo a punto soluzioni più economiche per offrire a tutti la banda larga. Soluzioni anche innovative come per esempio quella di realizzare una piattaforma aerea costituita da un dirigibile.

Si tratta di High Altitude Platforms (Hap), ovvero dirigibili che verrebbero collocati a un'altezza da terra di circa 20 km e che potrebbero garantire connessioni a banda larga 200 volte più veloci della tecnologia Adsl. All'iniziativa partecipano

 
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keepass

Post n°4 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da mister_x000

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25/10/05 - Persino l'esperto informatico Jesper Johansson ci ha rivelato che usa 68 password diverse e - se sono buone password - non riesce a ricordarsele: preferisce quindi perderle tutte in un colpo solo dimenticando quella del programma che le custodisce? Non possiamo saperlo, ma certamente sarà opportuno prendere in considerazione la versione positiva di questa ipotesi se l'alternativa è lasciare in giro foglietti con le password in bella vista o file perfettamente leggibili in balia del curioso di turno o, peggio, di un malintenzionato.
KeePass è uno dei programmini che possono fornire valido appoggio in questo... difficile compito. Amatissimo da chi lo ha già provato, KeePass è così tanto Open Source da potersi fregiare di una certificazione OSI. KeePass è gratuito per qualsiasi uso, in qualsiasi ambiente ed è disponibile in svariate lingue, Italiano compreso.

KeePass prende molto seriamente il proprio compito: password, pin, numeri segreti vari, vengono custoditi in un database completamente cifrato, non solo sui campi relativi ad utente e/o password, e lo fa utilizzando quelli che vengono considerati attualmente due tra i migliori algoritmi in ambito crittografico: AES e Twofish. Viene quindi definito non solo un "password manager" ma anche un "password safe" (sic!).
KeePass però non è un torvo e arcigno custode: il suo aspetto e le sue funzioni sono amichevoli e di facile utilizzo: è possibile organizzare ogni informazione in gruppi ad albero e sottogruppi (e sottogruppi di sottogruppi...) ed anche ordinarle con semplici operazioni di trascinamento; fa uso di colori ed icone differenti (senza però sprecare inutilmente risorse!), supporta due sistemi di digitazioni automatiche (tutti definibili dall'utente), combinazioni di tasti di scelta rapida; tutti i campi, il titolo, il nome utente, la password, URL e le note possono essere trascinati e rilasciati in altre finestre; un doppio click su qualsiasi campo della lista di password è sufficiente per copiare il suo valore negli appunti. Si può inoltre venire completamente assistiti nella generazione di nuove password forti.

KeePass è estremamente "portatile": funziona su qualsiasi sistema operativo Windows (95, 98, 98SE, ME, NT, 2000, XP, Vista (!) e Pocket PC), non è strettamente necessario installarlo (l'installer è disponibile per facilitare gli utenti, ma è possibile scaricare il solo eseguibile), il database delle password consiste solamente di un file che può essere trasferito da un computer ad un altro in assoluta semplicità... tutto in una chiavetta USB o in un dischetto, senza bisogno di Java, Dll o 23 mega di framework.NET.

Il programma mantiene le sue promesse in nome della sicurezza, con molte caratteristiche e funzioni che sono dedicate a questo aspetto: funzione di blocco e sblocco, password cifrate mentre KeePass funziona (non sarebbe possibile recuperarle dopo un eventuale caching di Windows); gestione degli appunti puntigliosa anche se comoda: KeePass può ripulire gli appunti automaticamente un po' di tempo dopo che vi sia stata copiata dentro una password: la funzione past-once permette una sola operazione di incollaggio, dopodiché gli appunti vengono automaticamente ripuliti da KeePass.

Troppo complicato? E non è finita! Il softwarone ha varie altre caratteristiche che potrebbero farvi scegliere questo password-manager dimenticando tutti gli altri: il supporto della master password unito al key-disk, l'esportazione delle liste di password in file TXT, HTML, XML o CSV, l'importazione da file CSV, file testuali CodeWallet(Pro) e "Password Safe v2" (più altri, attivabili con plugin!), la possibilità di allegare file ad ogni voce (comodo ad esempio per pgp-signature-files), il supporto ai cosiddetti TAN (codici/password mono-uso da affiancare alle password, usati ad esempio dalle banche), la ricerca interna e l'ordinamento alfabetico, l'esportazione e la stampa con layout personalizzabili, la possibilità di creare automaticamente backup interni delle password modificate (da tenere in un gruppo apposito) e il supporto dei plugin: importazione di CVS esportati dal programma "AnyPassword", importazione di files XML esportati da KeePass stesso, controllo automatico aggiornamenti e nuove release, funzione per importare file di testo esportati dal password manager PINs.

KeePass controlla anche se stesso appena avviato... insomma lui fa davvero tutto quello che può per serbare i segreti affidatigli... ma questo non toglie che in caso di phishing nulla impedirà agli utenti di copiare in tutta tranquillità i dati fino a quel momento gelosamente custoditi ed incollarli con determinazione direttamente in mano a chi ce li vuole rubare; anche per quanto riguarda i keylogger o sistemi di interecettazione di altro tipo l'unica via è la prevenzione.(GF)

 
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adsl chi cambia soffre

Post n°3 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da mister_x000

ADSL, chi cambia soffre

Mesi di attesa per chi vuole cambiare ADSL, numero di telefono, tariffa. Tiscali non ne può più e cita in giudizio d'urgenza Telecom Italia. Per i consumatori scegliere un altro operatore è una vera e propria odissea


L'ovverride non basta (pagina 1 di 3)
Roma - Cambiare operatore ADSL? Un incubo che dura in media 60 giorni. La situazione è giunta a punto di rottura, tanto che nei giorni scorsi Tiscali ha citato in tribunale, con procedura d'urgenza (articolo 700), Telecom Italia. Accusata, anche da altri operatori in diverse sedi, di ostacolare gli utenti che vogliono lasciare Alice.


(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

È comunque soltanto un'isola, la più grossa, di un arcipelago di problemi che ha un nome univoco: "Guai a chi cambia idea". Guai a chi ha già l'ADSL e adocchia un'offerta migliore di quella sottoscritta. Guai anche a chi vuole cambiare offerta ADSL pur restando con lo stesso operatore: è difficilissimo, denuncia Altroconsumo a Punto Informatico. Guai a chi ha abbandonato Telecom a favore dell'unbundling completo e ora vuole passare alla rete fissa di un altro operatore alternativo. Da Wind a Fastweb o viceversa, per esempio. Non può farlo direttamente, deve passare di nuovo dal Via, ossia da Telecom, pagando una nuova attivazione (150 euro). In ogni caso perderà il proprio il numero, oltre al tempo (e alla pazienza).

Sono problemi già noti al Garante TLC. Nei mesi scorsi ha provato a lanciare qualche soluzione. Inefficace, finora. "In effetti ci risulta che cambiare operatore ADSL comporti circa 60 giorni di blackout della linea", dice un portavoce del Garante a Punto Informatico. Gli utenti annuiscono. Lo sanno bene che bisogna pensarci due volte prima di entrare in quel tunnel chiamato "cambiare operatore ADSL". "Per due mesi e mezzo sono stato senza ADSL, passando da Telecom a Tiscali", dice Alberto Fenu, fondatore del movimento Comitato di Protesta, nato sull'onda di recenti malumori degli utenti nei confronti dei principali operatori.

A marzo 2005 il Garante ha deliberato il cosiddetto override: il primo tentativo di risolvere il problema. Scatta l'override quando un utente di un'ADSL wholesale (acquistata all'ingrosso dal listino Telecom) chiede a un altro operatore di attivare un'ADSL disponibile in unbundling. Di norma, nei casi di linea già occupata da ADSL, la richiesta sarebbe annullata. L'override, invece, impone disdetta immediata della vecchia ADSL e attivazione automatica della nuova. Il cliente continua comunque a pagare l'eventuale canone della precedente offerta ADSL, per i mesi restanti fino alla scadenza del contratto. L'override avrebbe però il vantaggio di accelerare la migrazione. L'utente non ha bisogno di inviare prima la disdetta, aspettare che la linea si liberi, e poi richiedere la nuova attivazione. Può fare direttamente quest'ultimo passaggio, il resto sarà automatico.

L'override riguarda soltanto, tuttavia, i passaggi da wholesale a unbundling di due diversi operatori. "In realtà, questa regola è stata decisa dal Garante soprattutto per agevolare la concorrenza e permettere agli utenti di passare con più facilità da Telecom ad altri operatori", dice Paolo Nuti, vice presidente AIIP (l'associazione dei principali provider italiani). "Peccato però che Telecom abbia obiettato, dicendo che l'override non si applica ad Alice, poiché Telecom non è un operatore wholesale". Però "in agosto Agcom è intervenuta di nuovo, con una delibera interpretativa della precedente, spiegando che l'override si applica anche a Telecom".

Vittoria? Macché: "Telecom a settembre ha impugnato la delibera, dicendo che è incompleta e che necessita di chiarimenti". La situazione è quindi ora in stallo. Telecom sta applicando l'override solo sulle linee ADSL wholesale e non sulle proprie. "Il punto che la quasi totalità dei passaggi richiesti dagli utenti sono da Telecom ad altro operatore", dice a Punto Informatico Pierpaolo Festino, Direttore Divisione Consumer di Tiscali Italia. "Quindi l'override manca il bersaglio. Ecco perché abbiamo citato in giudizio Telecom, con procedura d'urgenza, che si applica nei casi in cui la parte lesa dimostra di stare subendo danni economici notevoli". 

 
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