All'inizio siamo bambini, chiari, trasparenti, poi cresciamo ed iniziamo a costruire la nostra armatura.Giorno dopo giorno, strato dopo strato, morale, educazione e orgoglio ... stupido orgoglio. Ma la vita non c'è lo permette. Essa è una madre severa quando i suoi figli si dimenticano di lei, dimenticano di vivere secondo la loro natura.Così arrivano le ferite che il più delle volte ci procuriamo da soli, resi ciechi e sordi dalle nostre paure.Ma le ferite sono solo il mezzo, con cui la vita cerca di spaccare la nostra armatura, e far riaffiorare ciò che siamo davvero, ciò che abbiamo soffocato attraverso gli anni.Ecco perché, amico mio, non rinnego nulla, non rimpiango nulla.Ho smesso di fingere, ho permesso al mio dolore di cambiare il mio corpo, di bagnare i miei occhi, di rigare il mio viso, di rendermi più fragile.Solo privi delle nostre armature la vita può attraversare i nostri corpi, la nostra animaSolo occhi puliti, resi trasparenti dopo il pianto tornano a vedere con chiarezza. Allora, solo allora, possiamo essere veramente liberi, senza armature a limitare i nostri gesti,senza paure a vincolare la nostra anima. Sono le nostre accettate fragilità a renderci liberi