IL CATASTROFISTA

CATASTROFISMO E TEORIE

Creato da mauro.morgante il 06/01/2010

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FACEBOOK

 
 

Contatta l'autore

Nickname: mauro.morgante
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 53
Prov: RM
 

 

cintura fotonica

Post n°50 pubblicato il 15 Novembre 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

La "Cintura Fotonica"

Il geofisico russo Alexei Dmitriev ha trovato per tutto questo una spiegazione molto convincente: il sistema solare sta entrando in un'area di plasma magnetizzato, un'area che lui chiama la Cintura Fotonica. La prova definitiva di ciò è il riscontrato accrescimento di 10 volte del plasma interstellare nella eliosfera.
Per comprendere la teoria della Cintura Fotonica di Dmitriev è necessario fare per un attimo un passo indietro.

La Terra, oltre a compiere quotidianamente un giro completo intorno al proprio asse e annualmente un giro completo intorno al Sole, si muove anche, insieme al sistema solare, attraverso la Via Lattea che, a sua volta, si sposta nell'universo. L'ipotesi di poter entrare in una regione caratterizzata da condizioni diverse, con un contenuto di energia più elevato, con requisiti forse ostili, non solo quindi non è scartabile, ma è addirittura molto plausibile. In fondo perché lo spazio interstellare dovrebbe essere omogeneo?
Di fatto, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta del XX secolo, nell'atmosfera terrestre ha improvvisamente fatto la sua comparsa una presenza inedita: un numero sempre crescente di particelle di luce dette "fotoni". Particelle che assomigliano molto alla luce che, secondo la profezia maya interpretata da José Arguelles, dovrebbe investire il nostro pianeta quando i Maya Galattici giungeranno ancora una volta sulla Terra per aiutare l'uomo a realizzare il suo salto evoluzionistico...

Alexei Dmitriev chiama la fascia di densa luce che la Terra sta attraversando Cintura Fotonica e sostiene che questa densa luce che la caratterizza provenga dal buco nero al centro della galassia... José Arguelles, nell'interpretare la profezia maya, ha sostenuto che, come un raggio sottile, l'onda d'informazione genetica codificata nelle particolari frequenze e qualità del pianeta prescelto si manifesterebbe in modo istantaneo e che, attraverso essa, i Maya Galattici riuscirebbero a penetrare nei diversi sistemi. Ha aggiunto che un'informazione di qualsiasi tipo, quindi anche l'informazione genetica, deve partire da Hunab Ku, il centro galattico, e passare attraverso la stella del sistema ricevente, nel nostro caso il Sole, che ha il ruolo di mediatore.
Così Alexei Dmitriev spiega la serra interplanetaria:

"L'intensificazione dell'attività solare è una conseguenza diretta dei flussi crescenti di materia, energia e informazione che stiamo rilevando via via che penetriamo nella nube interstellare di energia".

Lo scienziato ritiene che l'intero sistema solare si stia riscaldando proprio per tale ragione: per l'attraversamento di questa nube interstellare di energia caratterizzata da strisce magnetizzate, da detriti spaziali, forse resti di una stella esplosa, e da striature contenenti idrogeno, elio e ossidrile.

Abbiamo detto che la prova definitiva della tesi di Dmitriev deriva dal riscontro di un accrescimento di 10 volte del plasma interstellare contenuto nell'eliosfera: dopo aver riscontrato il fenomeno, lo scienziato ha anche provato a spiegarlo. Avanzando nello spazio interstellare, l'eliosfera, la gigantesca bolla magnetica che contiene il sistema solare, avrebbe generato un'onda d'urto davanti a sé e tale onda d'urto sarebbe divenuta più grande e più compatta nel momento in cui l'eliosfera sarebbe entrata in questa regione più densa dello spazio. Il geofisico calcola che l'onda d'urto prodotta dall'eliosfera si sia dilatata al punto da tornare indietro e penetrare nell'eliosfera stessa. Il risultato sarebbe che le grandi quantità contrastanti di energia immesse nella regione interplanetaria del sistema solare abbiano spinto il Sole a un comportamento erratico, mettendo sotto sforzo il campo magnetico terrestre e, verosimilmente, aggravando questo riscaldamento globale che il nostro pianeta stava già subendo.

Dmitriev deve la scoperta di quest'onda d'urto all'analisi dei dati provenienti dalle regioni più esterne del sistema solare inviati dalle due sonde Voyager.
Nel 1977, approfittando di un raro allineamento di Giove, Saturno, Urano e Nettuno tale che i campi gravitazionali dei pianeti potessero essere utilizzati per accelerare i veicoli delle sonde nello spazio fino a velocità altrimenti impensabili, è partito il "programma Voyager", costituito, appunto, da due sonde spaziali, la Voyager 1 e la Voyager 2.
E' bello, e anche romantico, a questo punto aggiungere che a bordo di ognuna delle sonde si trova una copia del Voyager Golden Record, un disco d'oro che contiene immagini e suoni della Terra insieme alle istruzioni su come adoperarlo nel caso qualcuno dovesse trovarlo.
Dmitriev ha confrontato i dati Voyager con i risultati di ricerche più recenti che ha tratto da riviste scientifiche russe e occidentali, e con i dati raccolti dalla statunitense NASA, National Aeronautics and Space Administration (l'Amministrazione Nazionale dell'Aeronautica e dello Spazio), e dall'ESA, European Space Agency (l'Agenzia Spaziale Europea). Ha così trovato prove convergenti del fatto che, dalle più minuscole lune gelate in orbita intorno ai pianeti esterni fino al cuore del Sole stesso, l'eliosfera si sta comportando in modo più eccitato e turbolento di quanto non facesse decenni fa, quando le sonde Voyager hanno effettuato le loro prime misurazioni.

Forte delle testimonianze raccolte a sostegno della sua tesi, Dmitriev è andato avanti prevedendo che l'eliosfera rimarrà lungo l'onda d'urto per i prossimi 3000 anni. Ovviamente l'onda d'urto avrebbe una maggiore intensità al bordo di entrata dell'eliosfera, perché quel bordo sarebbe il primo a impattare: pertanto essa produrrebbe, almeno inizialmente, l'effetto più rilevante sulle atmosfere, i climi e i campi magnetici dei pianeti esterni del sistema solare.

Il sistema solare è costituito da otto pianeti che, in ordine di distanza dal Sole, sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. A metà del 2008 cinque corpi del sistema solare sono stati classificati come pianeti nani: Cerere, situato nella fascia degli asteroidi; e altri quattro collocati al di là dell'orbita di Nettuno, e cioè Plutone, che in precedenza era stato classificato come il nono pianeta, Haumea, Makemake ed Eris. Ci sarebbe poi il pianeta X, il decimo pianeta, un pianeta ipotetico al di là di Plutone, la cui esistenza è stata supposta sulla base di apparenti discrepanze nell'orbita di Nettuno.
A conferma della tesi che l'onda d'urto eserciti una maggiore pressione sui pianeti esterni è il dato che Urano e Nettuno abbiano entrambi visto una migrazione dei poli magnetici, analoga a quella che, secondo un numero consistente di scienziati, ha iniziato a verificarsi anche sulla Terra; inoltre le atmosfere di entrambi i pianeti risplendono in modo più brillante e, a quanto pare, sia Urano che Nettuno si stanno riscaldando, che è proprio quanto dovrebbe accadere nel caso di apporti di nuova energia.

Gli effetti dell'onda d'urto però non interesserebbero più soltanto i pianeti esterni ma avrebbero cominciato a essere osservabili anche in quelli interni.
L'atmosfera di Marte sta diventando più densa e pertanto potenzialmente più favorevole alla vita, dal momento che, come abbiamo visto nel caso della Terra, un'atmosfera più densa fornisce una maggiore protezione dai raggi cosmici e dalla radiazione solare.
L'atmosfera di Venere si sta modificando nella composizione chimica e nelle proprietà ottiche, diventando più luminosa: una buona indicazione del fatto che il suo contenuto di energia sta aumentando.
E ora veniamo al Sole: sebbene esso sia al centro dell'eliosfera, e quindi nel punto più lontano dagli effetti dell'onda d'urto, c'è da dire che, in quanto grumo fuso di energia, è molto più sensibile dei pianeti agli influssi di ulteriore energia perché ha molta meno capacità, rispetto a un corpo compatto e freddo, di assorbirla e dissiparla. Per questo, secondo la teoria di Dmitriev, anche i relativamente piccoli afflussi iniziali provenienti dall'onda d'urto starebbero già avendo effetti significativi sul Sole.
E, come giustamente osserva lo scienziato russo, qualunque cosa turbi il Sole, turba anche noi.

Dmitriev sostiene che tutti i pianeti, compresa la Terra, sono, per questo rapporto d'interdipendenza con il Sole, soggetti a un doppio legame con l'onda d'urto: subendone sia le conseguenze dirette, sia quelle dirette che dall'astro derivano.
Lo scienziato afferma che:

"Gli effetti del passaggio della nube interstellare di energia sulla Terra vanno ricercati nell'accelerazione dello spostamento dei poli magnetici, nella distribuzione verticale e orizzontale del contenuto di ozono e nell'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi climatici significativi".

Ma se così fosse davvero, se davvero insieme all'universo stessimo attraversando la Cintura Fotonica e se davvero i mutamenti del sistema solare fossero imputabili a questo evento, quali conseguenze potrebbero esserci per il nostro pianeta?
Quali conseguenze potrebbero esserci per questo nostro pianeta che abbiamo imparato a riconoscere come un organismo vivente e che quindi come un organismo vivente tenterebbe di reagire per difendersi?

Se la biosfera dovesse improvvisamente riscaldarsi, per esempio per effetto dell'attraversamento della nube interstellare di energia descritta da Dmitriev, sicuramente cercherebbe il modo di raffreddarsi; possiamo ipotizzare che proverebbe a farlo aumentando la corporatura protettiva delle nuvole per schermarsi da un Sole troppo intenso e possiamo ipotizzare che proverebbe a farlo arrivando addirittura all'esplosione di un supervulcano, un'esplosione che potrebbe essere potente quanto l'esplosione di magnitudo 8 del lago Toba che circa 74.000 anni fa ha portato molti organismi sull'orlo dell'estinzione.
Queste sarebbero probabilmente le prime misure prese dalla Terra, misure necessarie, anche se gli effetti per noi potrebbero essere disastrosi. Naturalmente ci sono dei limiti alla capacità della biosfera di autoregolarsi in modo da mantenere un confortevole status quo; e tale capacità di compensazione diminuisce ogni volta che componenti chiave della biosfera vengono disattivate.
E qui torna in campo il fattore umano.
In una simile circostanza potremmo pagare molto cara la distruzione della Foresta Amazzonica: infatti, essa non solo agisce come un gigantesco sistema di condizionamento dell'aria nelle regioni più calde della Terra, non solo ci regala una grande quantità di ossigeno, ma produce anche nuvole che riparano il pianeta e tali nuvole a loro volta producono enormi quantità di pioggia che raffreddano le regioni equatoriali e contribuiscono a impedire che si trasformino in deserto.
E potremmo pagare molto caro l'inquinamento con il quale abbiamo compromesso l'atmosfera e molti ecosistemi.
Se, forse, l'organismo vivente Terra avesse la capacità di difendersi dai turbamenti incontrati, se, forse, avesse la capacità di superare l'impatto con la Cintura Fotonica, la menomazione che l'essere umano gli ha inflitto potrebbe metterla comunque seriamente in difficoltà. E noi con lei.
Ma c'è ancora un altro problema da prendere in considerazione.

Tutti i corpi si attirano a vicenda a causa della forza di gravità: la Terra attira tutti noi, la Luna e i satelliti artificiali verso il suo centro; il Sole attira la Terra e i pianeti verso il proprio; le lontanissime galassie o i giganteschi buchi neri sparsi nel cosmo ci attirano verso il loro centro anche se, ovviamente, molto debolmente a causa della grande distanza.
Ma dobbiamo chiederci:

"Che cosa succederebbe se, come afferma Dmitriev, i buchi neri o le galassie non stessero fermi?".

Se una galassia si spostasse improvvisamente da una posizione all'altra, allora la direzione dell'attrazione gravitazionale che essa esercita su di noi si dovrebbe muovere per seguire lo spostamento del suo centro. L'obiezione che si può facilmente fare è che la galassia è lontana milioni di anni luce da noi e che quindi non è possibile che l'informazione che il suo centro si è spostato ci arrivi immediatamente. Invece questo è potenzialmente possibile: così come la forza elettromagnetica si propaga sotto forma di onde che viaggiano alla velocità della luce, così anche la gravità si deve propagare nello stesso modo. E la luce viaggia più velocemente di qualunque altro tipo di informazione. Così, se un cataclisma si verificasse ora da qualche parte nello spazio a un anno luce da noi e rimescolasse la posizione di un gruppo di stelle, fra un anno una piccolissima perturbazione nella forza peso ipoteticamente passerebbe dalle nostre parti.
Tutto questo è grandioso e, proprio perché enormemente grande, è anche spaventoso e inquietante.
Inquietante come il ricordo della profezia maya che si chiude dicendo che al volgere della quinta età del mondo le forze magnetiche e attrattive saranno talmente forti che opporci potrebbe esserci fatale.

Altre teorie al riguardo

L’astronomo Josè Comas Sola, ha condotto uno studio particolare della Pleiadi, chiamate anche "Le Sette Sorelle", avanzando l’ipotesi che esse formino un sistema che include il nostro e altri Soli. Nel suo studio su quel sistema planetario, Paul Otto Hesse ha dichiarato di avere scoperto una cintura di energia estremamente potente che ha definito Cintura Fotonica.

Molti fisici e scienziati esoterici concordano sull’esistenza di questa cintura di energia ad alta carica, concentrata nel sistema stellare delle Pleiadi, che si calcola disti 500 anni luce dalla Terra (noi entriamo nella cintura fotonica circa ogni 12.000 anni e ci restiamo per circa 2.000 anni, ndr.).

Secondo i suoi calcoli, ci vogliono 24.000 (secondo altri 26.000) anni perchè il nostro Sistema solare compia un giro completo intorno alle Pleiadi e alla stella che si ritiene stia al centro della cintura, nota come Alcione. Ancora una volta ci sono antiche leggende in tutte le civiltà a proposito di questa stella.

Ora sembrerebbe che abbiamo raggiunto il punto in cui questo sistema solare sta entrando nella Cintura Fotonica e nel suo campo di energia altamente positivo. L’influsso della cintura sulla Terra cominciò nei primi anni sessanta, condizionando positivamente il pensiero di molte persone, ma ciò non è niente al confronto di quello che succederà nei prossimi 35 anni... e le vibrazioni e la struttura molecolare di ogni cosa dovranno affrontare drastici cambiamenti. Ciò influirà sul pensiero, sul comportamento e sui corpi fisici di tutte le forme di vita.

Queste sono le energie che stanno cambiando la vita sul nostro pianeta da un minuto all’altro, diciamo da un giorno all’altro, e queste stesse energie stanno riequilibrando la Quarta Dimensione, disperdendo da lì la negatività e la manipolazione (...).

Stiamo parlando di una trasformazione multidimensionale che avverrà contemporaneamente in molti universi paralleli e non solo su un singolo pianeta. Quando tale trasformazione sarà compiuta, e ciò sarà il risultato soprattutto di quello che noi faremo sulla Terra grazie all’influsso dei pianeti della Cintura Fotonica, la frequenza bloccante sarà sopraffatta e la porta della prigione si aprirà. Noi saremo allora di nuovo liberi ed integri.

L’incubo sarà finito. La frequenza bloccante si sta già disperdendo e la luce si sta già riversando nel nostro mondo. Man mano che il processo avanza, i portali o ingressi ad altre realtà spazio-temporali (dimensioni) cominciano ad aprirsi. Il periodo di quarantena si sta avvicinando alla fine.

Questi ingressi, in luoghi come Stonehenge, Machu Picchu in Perù, il Tibet, Cnosso a Creta, Ayers Rock, il lago Titicaca nelle Ande, il Monte Fujii, il Monte Shasta, e le terre dove anticamente abitavano i Sumeri e i Babilonesi (l’attuale Iraq), si stanno via via aprendo. E’ un fenomeno simile all’apertura di una valvola che consente alle energie e alle vibrazioni di altre dimensioni di riversarsi sulla nostra.

 

 
 
 

teoria atomica (thompson)

Post n°48 pubblicato il 14 Novembre 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

 



Teoria atomica


01 - L'atomo.

La materia è costituita da atomi. Un atomo è composto da un nucleo elettricamente carico positivamente
e da un certo numero di elettroni, carichi negativamente, che gli ruotano attorno. 

Il nucleo è composto da protoni, che sono particelle cariche positivamente e da neutroni che sono particelle
prive di carica. 

La massa di un protone è circa uguale alla massa di un neutrone ed entrambi sono circa 2000 volte più
pesanti di un elettrone. E' per questo che sono gli elettroni che ruotano attorno al nucleo (molto più pesante)
e non viceversa. Il nucleo è molto pesante e "concentrato" mentre gli elettroni sono molto leggeri e mobili.

Normalmente, il numero degli elettroni che ruotano attorno al nucleo eguaglia il numero dei protoni che 
costituiscono il nucleo. Essendo dette cariche di valore uguale (a parte il segno), un atomo è normalmente 
elettricamente neutro. Per questo motivo (e per fortuna, altrimenti i corpi sarebbero sbalzati in tutte le 
direzioni, essendo la forza elettrica piuttosto forte) la materia è normalmente elettricamente neutra.

La materia, anche se appare densa e "dura", è in effetti praticamente vuota. Se, facendo le proporzioni, 
consideriamo il nucleo grande come una mela, gli elettroni gli ruotano attorno ad una distanza pari a circa
un chilometro. Questo fatto è di estrema importanza e, se in qualche modo, riuscissimo ad eliminare 
tutto questo spazio, riusciremmo a "compattare" tutta la massa in uno spazio molto piccolo raggiungendo
densità enormi. Questo è ciò che succede nei buchi neri e nelle stelle di neutroni in cui, per esempio, tutta
la enorme massa di una stella viene compattata in uno spazio di pochi chilometri cubi.

Un atomo è quindi composto da un nucleo formato da nucleoni (protoni e neutroni) e da elettroni (in egual
numero dei protoni, quando l'atomo è elettricamente neutro) che gli ruotano attorno. Ogni atomo è indicato  
da una sigla e da due numeri : il numero atomico (il numero dei protoni identico al numero degli elettroni) ed 
il numero di massa (il numero dei nucleoni, ovvero dei protoni e dei neutroni che costituiscono il nucleo).
Il numero dei neutroni è dato, ovviamente, dal numero di massa - il numero atomico.

Esempio (atomo dell'elio) :

       

Un atomo può esistere in natura con un ugual numero atomico ma diverso numero di massa. Simili atomi 
sono detti isotopi ed hanno le stesse proprietà chimiche (cioè di creare composti, molecole, dalle stesse 
proprietà). Un esempio di ciò è l'atomo di idrogeno. In natura esso è presente in grande maggioranza 
formato da un protone ed un elettrone che gli ruota attorno. Vi è però, in minore quantità, anche il deuterio
che è formato da un protone, un neutrone ed un elettrone. Con esso si forma l'acqua pesante. Vi è anche 
il trizio (più raro) formato da un protone, due neutroni ed un elettrone. Chimicamente, idrogeno, deuterio 
e trizio hanno le stessa proprietà (in quanto hanno lo stesso numero di protoni ed elettroni). Riassumendo :

       

Gli atomi esistenti un natura sono circa 90 e sono elencati in una tavola, detta tavola periodica degli elementi 
o tavola di Mendeleyev :

02 - Legami chimici

Gli atomi alla sinistra di questa tavola sono detti metalli ed hanno la proprietà di perdere elettroni diventando
ioni positivi. Gli atomi posti alla destra, invece, sono detti non metalli ed hanno la proprietà di acquistare
elettroni, cioè di diventare ioni negativi. Gli altri atomi hanno proprietà di perdere od acquistare elettroni 
in maniera meno netta. Certi atomi si possono addirittura comportare da metalli o da non metalli a seconda
dei casi.

L'attitudine che hanno gli atomi di acquistare o perdere elettroni fa si che si formino legami elettrici fra gli stessi
ed è così che si formano le molecole, i costituenti fondamentali dei composti chimici di cui è fatta la materia.

Il tipo più semplice di legame che si instaura fra gli atomi è il cosiddetto legame ionico. E' il caso del sale da 
cucina, il cloruro di sodio NaCl. In esso il sodio diventa uno ione positivo ed il cloro uno ione negativo. 
Questi ioni si attraggono elettricamente e si forma un reticolo cristallino regolare :

       

Altri tipo di legami chimici sono basati sul fatto che gli elettroni vengono condivisi dagli atomi che 
costituiscono il legame. Si tratta del legame covalente.

E' molto interessante il caso dell'acqua :

       

Gli elettroni sono condivisi dall'atomo di ossigeno e dai due atomi di idrogeno in modo asimmetrico.
Gli elettroni tendoni a stare più dalla parte dell'ossigeno e per questo motivo la molecola di acqua si 
comporta come un dipolo elettrico, ovvero un oggetto dotato di polarità elettrica.

Se immergiamo, per esempio, del sale da cucina nell'acqua, i dipoli dell'acqua scompongono il reticolo
del sale inserendosi fra gli ioni Na e Cl facendo sì che il sale si sciolga (pur mantenendosi i legami fra
sodio e cloro).

Se poi inseriamo due elettrodi nella soluzione collegati ad una batteria, si ha il fenomeno dell'elettrolisi
gli ioni sciolti in acqua tenderanno ad andare, rompendo i legami, verso gli elettrodi dotati di segno 
contrario.

       

Gli ioni di sodio, positivi, tenderanno ad andare verso l'elettrodo negativo, il catodo, e gli ioni di cloro, 
negativi, renderanno ad andare verso l'elettrodo positivo, l'anodo. In questo modo si rompono i legami 
chimici fra sodio e cloro ed agli elettrodi si vanno a depositare i suddetti atomi (almeno teoricamente, 
perché nella realtà le cose sono sempre più complicate, per cui, in effetti, al catodo si sviluppa idrogeno !).

03 - Gli stati della materia.

La materia si presenta in vari stati..

Se i legami elettrici fra le molecole sono forti, la materia si presenta allo stato solido e le molecole sono 
disposte in modo da formare un reticolo (che può essere regolare od irregolare (amorfo)). Le molecole 
oscilleranno così attorno a punti geometrici fissi senza allontanarsi significativamente da essi.

Se i legami elettrici fra le molecole sono meno forti, si ha lo stato liquido. In questo stato, i legami sono
meno forti rispetto allo stato solido ma sufficientemente forti da costringere il liquido (a causa della gravità) 
in un recipiente. In questo caso non si ha un reticolo e le molecole hanno la possibilità di traslare disordinatamente 
senza però abbandonare il liquido (se non in maniera sporadica (evaporazione)).

Se i legami elettrici fra le molecole sono deboli o quasi assenti, si ha lo stato gassoso. Le molecole sono
libere di muoversi ed andare in qualunque punto disponibile dello spazio.

04 - Modelli atomici.

In questo paragrafo descriviamo brevemente i modelli atomici più importanti che storicamente 
sono stati proposti.

L'ipotesi che la materia sia formata da atomi risale a Democrito (400 a.c.). Atomo, in greco,
significa "non divisibile". L'idea atomistica fu però avversata da Aristotele che, successivamente, 
divenne il filosofo "ufficiale" della chiesa. Per questo motivo dobbiamo aspettare addirittura fino 
al 1800 perché gli scienziati riprendessero in considerazione l'ipotesi atomica.

Nel 1803 Dalton spiegò i ben noti fenomeni chimici secondo i quali le sostanze sono formate dai 
loro componenti secondo rapporti ben precisi fra numeri interi, ipotizzando che la materia fosse 
costituita da atomi. 

Con la scoperta della radioattività naturale, si capì successivamente che gli atomi non erano
particelle indivisibili, essi erano composti da parti più piccole.

Nel 1898 Thomson propose il primo modello fisico dell'atomo. Egli immaginò che un atomo 
fosse costituito da una sferetta di materia caricata positivamente (protoni e neutroni non erano 
stati ancora scoperti) in cui gli elettroni negativi (da poco scoperti) erano immersi.   

       

Nel 1911 Rutherford fece un esperimento cruciale per mettere alla prova il modello di Thomson.
Bombardò un sottilissimo foglio di oro con raggi alfa (atomi di elio completamente ionizzati, ciò 
privati degli elettroni). L'esperimento portò alla constatazione che i raggi alfa non erano quasi mai 
deviati. Essi attraversavano il foglio di oro senza quasi mai esserne disturbati. Solo alcuni raggi 
alfa (1 %) erano deviati dal foglio di oro e lo erano in modo notevole (alcuni, addirittura, venivano 
completamente. respinti). 

Sulla base di questo fondamentale esperimento, Rutherford propose un modello di atomo in 
cui quasi tutta la massa dell'atomo è concentrata in una porzione molto piccola, il cosiddetto
nucleo (caricato positivamente) e gli elettroni gli ruotano attorno così come i pianeti ruotano
attorno al sole.

       

Il nucleo è così concentrato che gli elettroni gli ruotano attorno a distanze relative enormi. 

Il modello di Rutherford ha però un grande "difetto" che lo mette in crisi. Secondo la 
teoria elettromagnetica una carica in movimento accelerato (non in moto rettilineo uniforme)
emette onde elettromagnetiche e quindi perde energia. Per questo motivo, gli elettroni
dell'atomo di Rutherford, perché ruotano su orbite circolari, dovrebbero emettere onde 
elettromagnetiche e quindi, perdendo energia, cadere nel nucleo cosa che invece non 
accade, perché gli atomi sono oggetti molto stabili (la materia appare normalmente 
stabile).

Nel 1913 Bohr propose una modifica concettuale al modello di Rutherford. Pur accettandone
l'idea di "modello planetario", postulò che gli elettroni avessero a disposizione orbite di "parcheggio"
fisse nelle quali non emettono né assorbono energia. Un elettrone emette od assorbe energia 
elettromagnetica sotto forma di onde elettromagnetiche solo se "salta" da un'orbita all'altra. 

Questa idea, non compatibile con le leggi della fisica classica (di Newton), si basa sulle idee della 
nascente meccanica quantistica.

Il modello di Bohr spiegava molto bene l'atomo di idrogeno ma non quelli più complessi. Sommerfeld 
propose allora una correzione al modello di Bohr secondo la quale si aveva una buona corrispondenza 
fra la teoria e le osservazioni degli spettri degli atomi (uno spettro è l'insieme delle frequenze delle
radiazioni elettromagnetiche emesse o assorbite dagli elettroni di un atomo). 

Successivamente, si pervenne ad un modello atomico più coerente ai grandi progressi che la 
meccanica quantistica nel frattempo aveva fatto.

Nel 1930 fu scoperto il neutrone per cui si pervenne presto ad un modello dell'atomo pressoché
completo in cui al centro vi è il nucleo composto di protoni (positivi) e neutroni (protoni e neutroni 
si chiamano collettivamente nucleoni) ed attorno vi ruotano gli elettroni. 

Anche l'idea di come gli elettroni ruotano attorno al nucleo venne profondamente modificata alla 
luce delle scoperte della meccanica quantistica. 

Fu abbandonato il concetto di orbita e fu introdotto il concetto di orbitale.

Secondo la meccanica quantistica un elettrone non è descrivibile in termini di traiettoria. Non 
si può quindi affermare con certezza dove un elettrone si trova in un certo istante né dove si 
troverà in un istante successivo. Si può solo conoscere la probabilità di trovare l'elettrone in 
un certo punto dello spazio.

Un orbitale non è una traiettoria in cui un elettrone (secondo le idee della fisica classica) può 
stare, è invece una "nuvoletta" di probabilità in cui si può trovare l'elettrone.

Esempi di orbitali per l'atomo di idrogeno dove maggiore luminosità significa maggiore probabilità 
di trovare l'elettrone (in sezione) :





 

Fine. 

 

 
 
 

video maya

Post n°47 pubblicato il 08 Novembre 2010 da mauro.morgante
 

 
 
 

cernobyl video

Post n°46 pubblicato il 08 Novembre 2010 da mauro.morgante
 

 
 
 

cernobyl

Post n°45 pubblicato il 08 Novembre 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

Il 26 aprile 1986 un grave incidente colpì il quarto reattore della centrale nucleare di Cernobyl, in Ucraina – allora parte dell’Unione Sovietica. I tecnici della centrale avevano intenzione di testare se le turbine sarebbero state in grado di fornire l’energia necessaria a mantenere operative le pompe dell’impianto di raffreddamento del reattore, nel caso di una perdita di energia e senza ricorrere al generatore diesel di emergenza. Qualcosa andò storto. Appena incominciò il test il reattore andò fuori controllo. I sistemi di sicurezza erano stati disattivati. Si verificò una violenta esplosione che fece saltare la struttura di 1000 tonnellate che sigillava l’edificio del reattore. Le barre di uranio si fusero quando la temperatura incominciò a superare i 2000 °C. Anche la copertura in grafite del reattore prese fuoco. Il rogo andò avanti per nove giorni, rilasciando in atmosfera cento volte tanto la radioattività sprigionata dalle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
Le conseguenze dell’incidente di Cernobyl
La maggior parte della radiazione venne rilasciata nei primi 10 giorni, contaminando milioni di persone e una vasta area. Nei giorni successivi all’incidente, a causa di perturbazioni meteo, la contaminazione arrivò fino in Europa centrale, Germania, Francia, Italia, Grecia, Scandinavia, e Regno Unito. In Bielorussia, Russia e Ucraina furono contaminati tra i 125mila e 146mila chilometri quadrati di territori a livelli tali da richiedere l’evacuazione della popolazione.
Gli impatti più seri nel lungo periodo si devono al Cesio-137, i cui livelli di contaminazione si riducono significativamente solo dopo 100 anni. Livelli di radioattività significativi da Cesio-137 possono ancora essere riscontrati in Scozia e in Grecia. Oltre a questo, anche gli impatti sulla popolazione locale continuano a persistere per decenni ed oggi, a 24 anni di distanza, si continuano ad avere nuove vittime. Uno studio di scienziati dell’Accademia delle Scienze ucraina e bielorussa, pubblicato da Greenpeace nel 2006 (in coincidenza del 20° anniversario del disastro), stima che nel lungo periodo si potranno raggiungere 100 mila vittime1.
La situazione attuale a oltre 20 anni dall’incidente
I segnali di miglioramento sono pochi. La popolazione sta incominciando a tornare ad abitare nei villaggi abbandonati, nonostante si tratti di aree ancora a rischio. Nel 2006 Greenpeace ha raccolto campioni nel villaggio di Bober, fuori dalla zona di esclusione. Le analisi hanno rivelato che i livelli di contaminazione erano 20 volte superiori ai limiti fissati dall’Unione Europea per i rifiuti radioattivi pericolosi. Un altro problema consiste nel fatto che, mano a mano che il tempo passa, molte delle persone che rischiarono la vita per spegnere l’incendio e molte delle vittime colpite ricevono sempre meno cure e assistenza sociale.
Le stime sulla mortalità derivante dall’incidente di Cernobyl variano a seconda dei parametri presi in esame. La più recente ricerca epidemiologica1, pubblicata in collaborazione con l’Accademia Russa delle Scienze, mostra che gli studi precedenti erano stati troppo cauti. Per esempio, l’AIEA nel 2005 parla di soli quattromila morti, ma le statistiche più recenti stimano invece in duecentomila le morti dovute all’incidente di Cernobyl, tra il ’90 e il 2004 prendendo in esame solo Ucraina, Bielorussia e Russia.
Quattro gruppi di popolazione sono stati maggiormente colpiti dalle maggiori ripercussioni sanitarie: i lavoratori impiegati nella bonifica, i cosiddetti ‘liquidatori’, inclusi i militari che hanno ostruito il guscio protettivo del reattore; gli evacuati dalle aree fortemente contaminate nel raggio di 30 chilometri dalla centrale, i residenti delle aree meno contaminate e I bambini nati da famiglie appartenenti a questi tre gruppi.2
La seguente tabella indica i risultati di diversi studi effettuati, e mostra quanto sia ampio il margine di incertezza sull’impatto reale del disastro e come le statistiche ufficiali dell’industria nucleare abbiano sottostimato sia l’impatto locale che quello internazionale dell’incidente.
Cosa sta succedendo ora presso il sito dell’incidente?
Esistono piani per trasformare Cernobyl in un sito temporaneo per lo stoccaggio di scorie nucleari. L’industria nucleare si riferisce a questo sito come “zona di sacrificio” e intende scaricare rifiuti nucleari altamente pericolosi dove la gente continua a vivere e a subire gli effetti della contaminazione. Otto mesi dopo l’incidente, nel novembre 1986, un “sarcofago” di cemento armato di oltre 400mila metri cubi venne costruito attorno al reattore collassato. La sua vita era stimata tra 20-30 anni, ma il rapido deterioramento potrebbe farlo precipitare sul reattore, producendo una seconda fuga di radioattività nell’ambiente. Attualmente si prevede quindi la realizzazione di un nuovo sarcofago per un costo di circa 1,2 miliardi di dollari.
Ci sono stati altri incidenti nucleari dopo Cernobyl?
Incidenti nucleari gravi continuano a capitare ancora ai giorni nostri, sebbene per fortuna non ne sono successi della stessa entità di Cernobyl. Per esempio nel 1999 una reazione nucleare incontrollata ebbe luogo nell’impianto di produzione del combustibile nucleare di Tokai-Mura, in Giappone. Morirono due lavoratori e la radiazione si sprigionò nell’area circostante. Nel 2006 si sfiorò l’incidente nucleare presso un reattore a Forsmark, in Svezia, quando i generatori di back-up si incepparono, lasciando la centrale senza elettricità. Nel 2007 un terremoto in Giappone ha costretto a bloccare sette reattori nella centrale di Kashiwazaki-Kariwa per un anno, con forti problemi per la città di Tokio. Anche in Svezia, in seguito a problemi di sicurezza, furono fermati quattro reattori nel 2006, e venne perso il 20% della produzione elettrica del Paese.
I nuovi reattori sono più sicuri?
I principali reattori, considerati di ultima generazione, sono l’AP1000 della Westinghouse e l’EPR della francese AREVA. Il primo è ancora in fase autorizzativa, mentre per l’EPR ci sono due cantieri in Europa, uno in Finlandia a Olkiluoto e uno in Francia a Flamaville. Reattori di questo tipo sono dotati di nuovi sistemi di sicurezza “passivi”, tuttavia diversi problemi sono stati riscontrati in fase di costruzione sia a Flamaville che a Olkiluoto. A tre anno dall’inizio dei lavori a Olkiluoto, l’Autorità finlandese per la Sicurezza Nucleare (STUK) ha segnalato già oltre 2.100 non conformità, molte delle quali non risultano essere state corrette, che possono aumentare seriamente il rischio di un incidente grave.
Più recentemente, l’Agenzia Francese per la Sicurezza Nucleare ha scoperto che a Flamaville le fondamenta di cemento armato del reattore erano state gettate in modo scorretto, che il basamento del reattore aveva delle crepe e che un quarto circa di tutte e saldature erano difettose. In entrambi i casi, per cercare di ridurre i costi, erano stati dati subappalti dei lavori a società senza le competenze necessarie. Nel novembre del 2009 le autorità di sicurezza finlandese, francese e britannica, con un comunicato congiunto, hanno dichiarato le centrali nucleari EPR carenti nel sistema di sicurezza, in quanto il sistema di controllo di emergenza non risulta indipendente dal sistema di controllo ordinario.
Infine, secondo i documenti resi noti nel marzo 2010 dall’associazione francese “Sortir du nucleaire”, le centrali EPR potrebbero essere pericolose quanto quella di Cernobyl, perché sottoposte al rischio di analoghi incidenti.
Il nucleare è una soluzione al problema dei cambiamenti climatici?
Visto che il nucleare ha basse emissioni di gas serra (prodotti prevalentemente in fase di estrazione dell’Uranio), i fan dell’atomo cercano di presentare l’opzione nucleare come l’unica alternativa credibile e realistica ai combustibili fossili. In realtà il nucleare è una falsa soluzione al contenimento delle emissioni di gas serra. Nel mondo sono presenti 439 reattori che forniscono circa il 6,5% dell'energia primaria globale. Per raddoppiare il numero dei reattori occorrerebbe inaugurare una centrale nucleare ogni due settimane da qui al 2030. Un'ipotesi irrealizzabile, che permetterebbe di ridurre le emissioni globali di gas serra di appena il 5%. Troppo poco, troppo in ritardo e con costi esorbitanti oltre i 2.000 miliardi di euro. Inoltre, l’Uranio estraibile a costi valutabili è meno di 3,5 milioni di tonnellate e, agli attuali livelli di consumo, basterà per altri 50 anni appena.
Greenpeace ha presentato nel 2008 il Rapporto “Energy [R]evolution” in cui si mostra come il crescente fabbisogno mondiale di energia può essere soddisfatto da fonti rinnovabili e misure di efficienza energetica, facendo a meno del nucleare al 2030. Grazie a misure di efficienza energetica, sarebbe possibile stabilizzare i consumi mondiali di energia ai livelli attuali. In questo modo le rinnovabili potranno coprire circa la metà del fabbisogno energetico mondiale al 2050.

 
 
 

gliese 581

Post n°42 pubblicato il 08 Novembre 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

L’interesse suscitato per l’articolo sulla scoperta di un Pianeta simile alla Terra, chiamato Gliese 581 G, mi ha portato ad approfondire l’argomento e ho trovato argomentazioni molto interessanti.
Per prima cosa va ribadito che Gliese 581 G è il corpo celeste più simile al nostro Pianeta mai scoperto eppure, e questo è l’aspetto più interessante, esso gravita in un sistema solare di altri pianeti con caratteristiche simili alla Terra. Attorno alla stella madre Gliese, situata nella costellazione della Bilancia, ruotano sei Pianeti: in ordine di distanza dal loro sole, Gliese 581 E, Gliese B, C, G, D l’ultimo scoperto il 30 settembre 2010, ed infine Gliese 581 F, individuato nel 2010.

Questo sistema stellare è l’ottantasettesimo per vicinanza alla Terra, dista difatti circa 20,3 anni luce. La prima scoperta del Pianeta Gliese 581 C risale al 25 aprile 2007 e fece subito scalpore perché la sua velocità radiale, che ha permesso indirettamente di calcolarne la massa (tuttora sconosciuta) rendeva questo pianeta il più simile alla Terra.

La definizione esatta è super Terra, che sta ad indicare un pianeta extrasolare roccioso in orbita attorno ad una stella, con una massa compresa tra 1,9- 5 e 10 masse terrestri. Studi successivi hanno invece mostrato che il corpo celeste non avrebbe potuto ospitare la vita perché i suoi iniziali modelli climatici sono stati soggetto ad un imponente effetto serra che lo ha reso simile al pianeta Venere, che presenta un’atmosfera costituita per il 96,5% di biossido di carbonio e una termperatura così elevata che la superficie è totalmente desertica e priva di acqua. Il primo corpo celeste ad essere scoperto è Gliese 581 B. I ricercatori francesi e svizzeri lo hanno individuato il 22 agosto 2005, ma solo nel novembre dello stesso anno ne hanno dato notizia. La sua massa è circa 16 volte la massa terrestre, per cui è molto simile a Nettuno, ha una temperatura di circa 420 kelvin, circa 120 C. Gliese 581 E viene scoperto il 21 aprile 2009 dal gruppo guidato da Michel Mayor, dell’osservatorio di Ginevra. Risulta essere il più piccolo pianeta extrasolare che ruota attorno a una stella,  scoperto finora. La vicinanza con la stella madre rende la sua temperatura superiore a 500 K, per cui l’ipotesi di una sua abitabilità è scartata sin dall’inizio. Il terzo pianeta ad essere scoperto, e il quarto per vicinanza con la stella madre, è Gliese 581 D, ai margini esterni della zona abitabile: troppo distante dal suo sole ha una temperatura bassa, scarsa luce e poca protezione dalle radiazioni solari.

Il social network Bebo nell’ottobre 2009 ha inviato la trasmissione radio “A Message from Earth” verso Gliese 581, una capsula del tempo digitale con messaggi e immagini degli utenti della community. Questo messaggio raggiungerà la stella madre nel 2029. Se vi sarà una risposta, arriverà sulla Terra nel 2049. Attualmente vi sono due missioni spaziali per l’individuazione di pianeti extrasolari, TPF (Terrestrial Planet Finder) della NASA, il cui inizio è posticipato a tempo indefinito; e Darwin, una missione in sviluppo dall’Agenzia Spaziale Europea per la ricerca di pianeti simili alla Terra.

 
 
 

il calendario maya

Post n°41 pubblicato il 08 Aprile 2010 da mauro.morgante
 

 

Il Calendario Maya 


I Maya furono gli artefici di un grande calendario, che a differenza del nostro che risulta essere 

infinito il loro aveva una fine. I Maya costruirono un calendario chiamato Grande Computo: 


Il minimo comune multiplo fra 260 (durata in giorni del calendario sacro) e 365 (durata in giorni del 

calendario civile) è 18980: ecco perché un periodo di 18980 giorni (circa 52 anni) costituiva per i 

Maya un ciclo importante, al termine del quale si temeva sempre il rischio di una fine del mondo. 

Ma per misurare il tempo lungo i secoli occorreva un terzo sistema di datazione, costituito dai 

seguenti elementi: 


kin (giorno) 

unial: 1 unial = 20 kin = 20 giorni 

tun: 1 tun = 18 unial = 360 giorni 

katun: 1 katun = 20 tun = 7200 giorni 

baktun: 1 baktun = 20 katun = 144000 giorni 


La data era formata da cinque gruppi di cifre, che 

rappresentavano i cinque elementi come in questo 

esempio: 


7.9.14.12.18 


Questa data sta appunto a significare: 


7 baktun, 9 katun, 14 tun, 12 unial e 18 kin. 

I kin, i tun e i katun erano numerati da 0 a 19, mentre gli 

unial andavano da 0 a 17 e i baktun da 1 a 13. 


Ciò significa che la data presa come esempio corrisponde al giorno n. 1078098 dall'inizio del 

conteggio: infatti 


18 + 12 x 20 + 14 x 18 x 20 + 9 x 20 x 18 x 20 + 7 x 20 x 20 x 18 x 20 = 1078098. 


Data di partenza è considerata il 13.0.0.0.0 (che equivarrebbe allo 0.0.0.0.0, se il baktun 

cominciasse da 0 anziché da 1), coincidente con quella conclusiva, oltre la quale il ciclo ricomincia. 

Un ciclo siffatto ha una durata di 1872000 giorni, cioè circa 5125 anni (1872000 = 13 x 144000). 


Anche se non vi è certezza assoluta a riguardo, le date più accreditate a corrispondere a quella di 

partenza sono l'11 o il 13 agosto 3114 a.C. (del calendario gregoriano), e quindi quella conclusiva 

del ciclo (corrispondente al 13.0.0.0.0) dovrebbe cadere il 21 o il 23 dicembre 2012. 

 

 
 
 

L'ORIGINE DELLA VITA

Post n°40 pubblicato il 01 Aprile 2010 da mauro.morgante
 

 

L´ORIGINE DELLA VITA

 

Tratto da una conferenza del Prof. Wilder-Smith.

 

 

 

- Lentamente, l´ingranaggio dell´orologio trasforma il presente in passato -

 

- Il tempo, ha fabbricato l´orologio? L´ingranaggio, ha fabbricato l´orologio?

 

 

Sul nostro pianeta esistono innumerevoli tipi di organismi viventi.

 

Certe forme di vita sono così piccole che possono facilmente passare nella cruna di un ago, e tuttavia questi esseri unicellulari sono di una complessità incredibile. Gli scienziati hanno scoperto che sono costituiti da miliardi di atomi, che sono "combinati" in modo complesso. Ma cos´è che li fa vivere? Cosa dà loro la capacità di spostarsi e di riprodursi? Un essere umano è costituito da miliardi e miliardi di cellule.

 

Questo assembramento superbamente organizzato di atomi e di cellule, possiede delle capacità incredibili. Vive, gioisce, soffre, ama. Distingue la bellezza dalla bruttezza, il bene dal male. Come ha potuto prodursi tutto questo? Come, una simile miscela di atomi, può compiere cose così straordinarie? Spingiamo il nostro sguardo più profondamente nelle parti più elementari del nostro corpo, le cellule viventi! Questa figura mostra il nucleo, una parte molto importante, di cui parleremo più tardi. Ogni meraviglioso essere vivente sulla nostra terra è costituito da cellule viventi complesse. La tecnologia moderna ha rivelato una parte del loro superbo funzionamento. Ora possiamo osservare una cellula dividersi in due. Incredibile, non vi sembra? Soprattutto quando vi rendete conto che la cellula è composta di molecole non viventi, e di atomi "morti"!

 

La vita, cos´è esattamente? La vita si "veicola" sulla materia, ma la materia dev´essere molto organizzata per sostenere la vita! Ma serve anche un minimo di organizzazione chimica per supportare la vita. I materialisti dicono che, poiché la vita è fatta di atomi, di molecole e di reazioni chimiche, allora la vita non è altro che chimica! Dobbiamo allora esaminare questa questione molto attentamente, perché è vero che la vita si alimenta di chimica e di reazioni chimiche. Ma, per questo solo, possiamo dire che la vita non è altro che chimica ... e, poichè la chimica si produce per caso, che la vita ha potuto nascere all´origine da qualche reazione chimica fortuita o accidentale? Ecco il cuore del mistero della vita! La cellula vivente! Il nostro corpo è stato costruito dalle loro divisioni e ridivisioni poco a poco.

 

Cosa stupefacente, i miliardi e miliardi di cellule diverse e complicate del corpo umano provengono da una sola cellula, l´uovo fecondato, lo zigote! La crescita dell´embrione è una cosa meravigliosa. A partire da niente, apparentemente, si costruiscono le cellule complesse del sistema nervoso, della pelle, dei muscoli, del sangue e delle ossa, secondo dei piani catalogati nello zigote. Quando si avvicina l´ora del parto, si è già prodotta una serie di avvenimenti di una complessità incredibile, ciascuno al momento giusto, il che ha provocato la realizzazione più impressionante di tutte, una nuova vita umana. Quando nasciamo, siamo incredibilmente complessi; tecnicamente perfetti, un meraviglioso insieme di pezzi integrati che vive e cresce. Ma allora, come si può pretendere che la vita sia semplicemente una questione di chimica? Se la vita è semplicemente della chimica, e ridotta a null´altro che chimica, allora il modo migliore per comprendere queste vere potenzialità è di guardare alcune delle sostanze chimiche della vita; e allora vedremo che non è una semplice questione di chimica.

 

La sostanza chimica più importante nella cellula è la molecola del DNA. Il DNA è una molecola chimica molto lunga. Essa contiene tutte le informazioni che fanno sì che la vita sia quella che è. La molecola del DNA determina il colore della pelle, o, se siete un coccodrillo o un cavolfiore, un´ameba o una scimmia, determina la specie e gli attributi della specie alla quale appartenete, qualunque essa sia. Ma come lo fa? Nell´essere umano, contenute in questa molecola, vi sono informazioni sufficienti a riempire 1000 libri di 500 pagine con i caratteri tipografici più piccoli, dei dati chimici sul modo di fabbricarvi e di mantenervi in vita. Tutto ciò è piuttosto complicato, allora prendiamo qualcosa di più semplice per spiegare il funzionamento della molecola del DNA. 

 

Tutti conoscete il codice morse. Con questo codice si può, con due lettere, cioè un punto (.) e una linea (-) più lo spazio tra i due, scrivere tutte le informazioni contenute nella Bibbia, o in qualunque altro libro, a condizione di conoscere il codice morse. Allora, se si prende un messaggio semplice in morse, come S.O.S., … - - - …, ecco il messaggio di una persona in difficoltà. Il codice genetico, i cromosomi e la molecola del DNA utilizzano esattamente lo stesso metodo, lo stesso principio per catalogare le informazioni. Ecco un nastro, e su questo nastro ho …- - -…, e lo sollevo davanti a voi, e tutti quelli che conoscono il morse diranno "ah! egli cerca di dirmi che è in pericolo, S.O.S.!" Potrò dunque utilizzare qualunque altra sequenza e molto più nastro per scrivere, ad esempio, il Salmo 23, "Il Signore è il mio Pastore", e si potrebbe scriverlo tutto semplicemente utilizzando un nastro simile. Ma, di fatto, la molecola del DNA non contiene un solo nastro, ma due nastri paralleli, che si avvolgono a spirale.

 

E quattro lettere, le quattro lettere del codice genetico, sono fissate tra i due nastri, e queste quattro lettere del codice genetico sono semplici sostanze chimiche. Abbiamo dunque una lunga molecola di DNA, ripiegata e trattenuta al centro da dei legami di idrogeno che sono legami chimici molto deboli. Quando una cellula si divide, essa si apre, come una cerniera lampo, e una metà passa in una cellula, l´altra metà passa in un´altra. Questo è un sistema meraviglioso da vedere, perché vuol dire che in 20 minuti circa, si possono riprodurre, in un sistema come questo, le informazioni contenute in 1000 libri di 500 pagine dal carattere tipografico minuscolo; e pensate che sia possibile in 20 minuti stampare delle informazioni in 1000 libri di 500 pagine, a macchina, e senza fare errori? La seconda cosa importante, riguardo a questa "redazione" del libro della vita nella cellula, è che la molecola è capace di rileggersi.

 

Quando noi scriviamo un libro, abbiamo bisogno di qualcun altro per leggerlo [o per leggercelo], ma questo non vale per la cellula. Innanzitutto, la cellula fabbrica quelli che noi chiamiamo "ribosomi", che sono delle proteine complicate. Essi risalgono questa spirale doppia che noi chiamiamo molecola del DNA, e, risalendola, ne colgono le informazioni. Noi possiamo leggere un libro coi nostri occhi, e possiamo leggerlo con le nostre dita. Dunque abbiamo due modi di leggere un libro col nostro modo di fare. Ma, nella cellula, i ribosomi salgono sulla struttura doppia e, leggendo le posizioni delle basi, essi "risputano", per così dire, le proteine che sono iscritte in linguaggio chimico, e così fabbricano … "voi"!. 

 

Le informazioni che sono contenute in questa molecola di DNA, non sono scritte sulle molecole che costituiscono il nastro! I biochimici hanno scoperto che vi sono 1087 modi di assemblare gli atomi nella molecola del DNA umano. Secondo la teoria dell´Evoluzione, questa molecola, così complessa, che non è che una parte di una cellula umana completa, è apparsa per l´azione del tempo e del caso!!! Il problema è che esiste una sola combinazione su 1087 combinazioni che permetta la riproduzione; 1087 è uguale a 10 seguito da 78 zeri. La maggior parte degli evoluzionisti pretende che l´universo ha meno di 10-20 miliardi di anni. Quanti secondi ci sono in 20 miliardi di anni? Meno di 10 alla potenza 18.

 

Dunque, anche se una combinazione a caso avesse provato ogni secondo per 20 miliardi di anni, non avrebbe avuto abbastanza tempo, secondo l´età dell´universo, dato dagli evoluzionisti, per assemblare questa molecola. La cellula che contiene un tale sistema chimico non è stata fabbricata con la sola chimica delle molecoloe che la costituiscono. Dunque, ci dev´essere stato un autore, che è al di sopra della materia, e che ha prima concepito le informazioni necessarie per fabbricare una cellula. Egli ha quindi annotato queste informazioni, poi ha incorporato un sistema di lettura e di realizzazione pratica. Questo, perché la cellula possa costruirsi a partire dalle informazioni inscritte in lei, alla creazione, dall´Autore di queste informazioni.

 

La chimica di una cellula non basta a spiegare il funzionamento di una cellula, benché questo funzionamento sia chimico. Il funzionamento chimico della cellula è controllato da informazioni che non risiedono negli atomi e nelle molecole di questa cellula. Nella Genesi è scritto: "In principio, Dio creò…" Egli ha creato la materia a partire dal nulla! Ha preso questa materia e le ha dato forme diverse, dalle piccole creature viventi unicellulari alle altre. Ha creato degli insetti, delle formiche, e anche gli uccelli che volano, come questo gabbiano. La Bibbia dice che un´intelligenza esterna ha creato la materia, e ha creato la vita. Nel medio-evo alcuni pensavano che gli esseri viventi uscissero spesso dalla materia morta o non vivente.

 

Si pensava, ad esempio, che le rane provenissero dal fango di uno stagno, e le larve di mosca dalla carne avariata. Quest´idea, uscita dalla fantasia, si chiamava "generazione spontanea". Si pensava che i vermi, gli insetti e molte altre creature si erano formate a partire dalla materia in cui vivevano. Un grande scienziato del 17° secolo aveva una ricetta per creare dei topi con generazione spontanea. Si doveva prendere una camicia sporca, inzuppata di sudore, e aggiungervi del grano. Dopo aver lasciato questo miscuglio "a covare" per 21 giorni, si troverà che il sudore e il grano hanno fatto nascere dei topi. Nel 1668 un italiano di nome Reidi si chiedeva se la carne putrefatta era veramente all´origine dei vermi che egli vi aveva trovato. Realizzò degli esperimenti con i quali provò che la carne produceva delle larve solo se le mosche vi avevano accesso!

 

Ma pochi prestarono attenzione ai suoi esperimenti. é il celebre scienziato francese Pasteur che ha successivamente provato in modo definitivo che gli esseri viventi non provengono mai dalla materia sterile o non vivente. In altre parole… la vita proviene sempre dalla vita!! Gli scienziati sono convinti di questo, a tal punto che lo hanno proclamato sotto forma di legge scientifica, la legge della biogenesi! Tuttavia l´evoluzionismo naturalista è basato sull´idea che all´origine la vita è stata generata spontaneamente, a partire da materia non viva! Si crede questo malgrado il fatto che, da quando l´osservazione scientifica esiste, non si è mai osservato un solo esempio di generazione spontanea! Gli evoluzionisti credono che la vita è apparsa spontaneamente in un "brodo primitivo".

 

Credono che all´inizio l´atmosfera della terra era "riduttrice", che era composta da ammoniaca, da vapore acqueo e metano. Si pensava che, se i lampi passavano attraverso un tale miscuglio, allora i "mattoni della vita" ne sarebbero usciti spontaneamente. Venti o trent´anni orsono, Miller e Fox hanno realizzato una serie di esperimenti al fine di ripetere questo fenomeno e di provarne l´esistenza. Hanno dunque fatto passare una corrente elettrica attraverso un miscuglio di metano, di ammoniaca e di vapore acqueo, ed hanno ottenuto un certo numero di amminoacidi.

 

Allora si pensò che questi amminoacidi dimostravano che la vita, o almeno i precursori della vita, sarebbero apparsi in tali condizioni. Hanno proclamato di aver prodotto sperimentalmente le prime tappe della produzione spontanea della vita, cosa che crede ancora oggi il mondo scientifico. Ma… è questa la realtà? Questi amminoacidi fanno dunque parte di quelli che potevano essere utilizzati per la vita? La risposta è un no categorico. La vita ha bisogno di amminoacidi che siano esclusivamente della serie L, e non della serie D, per produrre le proteine della vita. Condizioni simili si applicano anche alla produzione della molecola del DNA che ha bisogno esclusivamente di molecole D. La vita non può utilizzare dei miscugli, perché la stereochimica non quadra con la spiegazione.

 

Dunque, poiché hanno prodotto dei miscugli racemici, è categoricamente impossibile che la vita provenga spontaneamente da un brodo primitivo di questo genere. La stereochimica non quadra con questa spiegazione. Benché l´esperimento di Miller sembrasse all´inizio segnare dei punti a favore della teoria della generazione spontanea della vita, una verifica attenta dell´esperimento dimostra che essa non fa che complicare la questione. No, il cuore della questione, l´origine delle informazioni stoccate nel DNA resta un mistero, poiché nell´esperimento di Miller si era formata una miscela al 50% di amminoacidi L e 50% di amminoacidi D; e quando si ha un miscuglio dei due, la vita non si produce. La vita non può utilizzare delle combinazioni di queste molecole stereo-isomere, a specchio. Basta un solo amminoacido D aggiunto a una catena di amminoacidi L, per distruggere l´efficacia di tutta la catena. L´uomo è un essere di una complessità incredibile.

 

Vediamo il cervello umano, il suo aspetto esterno nasconde bene le meraviglie che si trovano all´interno. Se i nostri occhi potessero vederla, l´azione elettrochimica delle cellule del cervello assomiglierebbe probabilmente allo scintillio di innumerevoli stelle in un universo senza fine. Le centinaia di miliardi di cellule del cervello formano miliardi di miliardi di interconnessioni, e tuttavia queste cellule sono concepite in maniera così meravigliosa, e sono così compatte, che la parte del cervello che vediamo qui è in realtà più minuscola di un solo granello di sabbia. Ogni cm3 del cervello contiene decine di milioni di cellule nervose che sono interconnesse a miliardi di chilometri di fibre. Si è detto che il sistema di materia più complesso e più metodico dell´universo è il cervello dell´uomo che pesa circa 1,5 Kg. Questa capacità e potenzialità non finiscono di stupire.

 

Potrebbe, una tale meraviglia, apparire ed evolvere semplicemente grazie al tempo, al caso e per processi naturali? La Bibbia dice che il solo guardare la natura può portare l´uomo alla conclusione che Dio esiste. Dio dice: "Che la terra produca degli esseri viventi secondo la loro specie, del bestiame, dei rettili e degli animali terrestri secondo la loro specie, e così fu." Chi ha fabbricato l´orologio? Forse la sola spiegazione logica è: un´intelligenza esterna all´orologio, un orologiaio!

 

Noi abbiamo visto il modello della molecola del DNA, e abbiamo scoperto che essa doveva, in certo qual modo, essere ordinata come un libro per immagazzinare delle informazioni, e restituirle perché la vita potesse essere costruita. Ma queste informazioni non risiedono in quanto tali nella materia grezza e inorganica.

 

Noi dunque crediamo, e, come avete visto, abbiamo delle ragioni scientifiche di crederlo, che ha dovuto esserci una "insufflazione" di informazioni nella materia, per produrre una struttura piena di informazioni come questa. C´è dunque stato un "atto creativo", che ha fornito alla materia delle istruzioni circa il modo di costruire una cellula. Non possiamo che essere pieni di stupore davanti alla Sapienza di un Creatore, che aveva innanzitutto il senso della bellezza, e anche la capacità tecnica per realizzarla. La Bibbia insegna, in una maniera perfettamente chiara, e questo concorda con le nostre conoscenze scientifiche, che Colui che ha fatto tutto questo si chiamava "LA PAROLA", e che questa Parola, il Logos, è Gesù! Gesù ha detto di essere Lui il creatore, che ha fatto tutto, per Lui e con Lui. Se così è, allora io sono pieno di gioia perchè Egli ha fatto della creazione una cosa tanto bella e perchè mi ha amato così tanto da morire per me, divenendo anche il mio Salvatore.

 

 

 
 
 

CODICE GENESI

Post n°39 pubblicato il 01 Aprile 2010 da mauro.morgante
 

CODICE GENESI (O CODICE DELLA TORAH)

 

Per tremila anni nel testo della Bibbia è rimasto nascosto un messaggio in codice. Autore di questa straordinaria scoperta è un matematico israeliano che, usando le sofisticate tecniche rese possibili dal computer, ha rintracciato il Codice nel libro della Genesi, e gli ha dedicato un articolo in una rivista scientifica, ricevendo conferme da altri studiosi in tutto il mondo. Verifiche successive hanno mostrato che il Codice si trova anche negli altri quattro libri della Torah, la Bibbia originaria del popolo ebraico. Questo libro è il primo resoconto di una rivelazione che può cambiare il mondo, annunciata da un giornalista scettico al principio, incuriosito poi, infine totalmente catturato dalla vicenda. A chi applichi il codice, la Bibbia rivela eventi avvenuti a migliaia di anni di distanza dalla sua stesura: la Seconda guerra mondiale, l'atterraggio sulla luna, l'Olocausto e Hiroshima, fino ai risultati delle elezioni presidenziali americane e alla collisione di una cometa con il pianeta Giove. In alcuni i messaggi sono stati decifrati prima che gli eventi si verificassero: e poco dopo gli eventi hanno avuto luogo esattamente come previsto. È accaduto con la Guerra del Golfo; è accaduto con la collisione di Giove. È accaduto - ed è il caso più sconvolgente - quando l'autore di questo libro ha trovato nel testo della Bibbia con un anno d'anticipo la predizione dell'assassinio del premier israeliano Yitzhak Rabin. Michael Drosnin tentò allora disperatamente di mettersi in contatto con il Primo ministro per avvertirlo, ma senza successo. Un anno dopo Rabin fu assassinato. Questo libro è basato su un'inchiesta durata cinque anni. L'autore ha verificato la validità del Codice Genesi intervistando gli esperti di cinque continenti.

 

Il metodo Drosnin viene da lontano: nell’ebraismo ortodosso, hassidico in particolare, è sempre stata viva l’idea che la Bibbia celasse una partitura segreta decifrabile tramite la Qabbala, la scienza mistica dei numeri. Nel Novecento ebrei hassidici, cabalisti, cristiani pentecostali hanno frugato spesso nella Torah ma con pochi risultati: fino all’avvento del computer, quando due matematici israeliani, Eliyau Rips e Doron Witzum, escogitarono il metodo di cui si serve Drosnin. Si tratta di trovare gli Els (Equidistant Letter Sequences, sequenze di lettere equidistanti), sistema in uso anche in ambito militare: il computer deve scegliere le parole o le frasi formate da sequenze di lettere separate da una certa distanza all’interno di un testo; memorizzate tutte le possibilità, il sistema seleziona quelle che hanno senso compiuto.

 

Vediamo in che consiste il codice utilizzato da Drosnin. Prima di tutto si eliminano gli spazi fra le parole della Torà, come se questa fosse un'unica stringa di testo; poi si cerca la parola d'interesse, formandola a partire da lettere posizionate a intervalli fissi e uguali. Questi intervalli possono arrivare anche alle centinaia o le migliaia (è chiaro che in questo caso tale ricerca si può effettuare solo con adeguati programmi di computer). Rappresentando il risultato sotto forma di matrice o tabella, dove ciascuna riga è lunga quanto l'intervallo fra le lettere, si leggerà, in orizzontale, il testo della Torà senza interruzioni e, in verticale, la parola o le parole individuate dal programma. Se queste intersecano o si trovano vicino a un testo della Torà di argomento attinente, allora la parola trovata dal codice viene ritenuta significativa. Ad esempio, il nome Yitzhak Rabin compare una sola volta nella Torà con una distanza fra una lettera e l'altra di 4772. Scrivendo il testo della Torà (che in totale ha 304.805 lettere) sotto forma di 64 righe lunghe ognuna 4772 lettere e incolonnandole l'una sull'altra, si ottiene il nome del primo ministro in verticale che interseca, in orizzontale, il versetto che dice "l'omicida che ucciderà" ( Deuter. 4: 42). Peccato però che in questo verso si parla dell'omicidio involontario e non di quello premeditato!

 

Ad esempio, partendo da una lettera qualsiasi, possiamo prendere in considerazione solo le lettere n-esime nel testo, ovvero le lettere spaziate a intervalli regolari di n caratteri, esclusi gli spazi fra parole. Se si setaccia secondo tale schema un intero libro biblico, come la Genesi, il risultato è naturalmente una lunghissima successione di lettere. Cambiando la lettera iniziale e il parametro “n” si possono generare svariate successioni di questo tipo. Si immagini di avvolgere una simile serie di caratteri attorno ad un cilindro, in modo che esse possano essere tutte evidenti; quindi si appiattisca il cilindro per rivelare diverse file di lettere, con colonne di uguale lunghezza, eccetto forse l’ultima che potrebbe essere più corta di tutte le altre; infine ci si metta alla ricerca di nomi significativi in corrispondenza di date. Da notare che la ricerca attraverso disposizioni geometriche di lettere può essere effettuata orizzontalmente, verticalmente, diagonalmente, o secondo qualunque altro schema vogliate! Un gruppo di matematici israeliani ha fatto esattamente questo, ed essi sostengono di aver trovato moltissime corrispondenze quando si sono messi a cercare nomi in corrispondenza di date di nascita o morte. Doron Witztum, Eliyahu Rips e Yoav Rosenberg hanno pubblicato la loro scoperta sulla rivista scientifica Statistical Science (1994, vol.9, n.3, 429-438) col titolo “Equidistant Letter Sequences in the Book of Genesis”. Il commento del direttore editoriale della rivista fu:  

 

“Quando gli autori hanno fatto ricorso ad un test di randomizzazione per verificare quanto raramente le disposizioni trovate potrebbero prodursi per pura casualità hanno ottenuto un risultato altamente significativo, con probabilità p=0,0000016. I nostri revisori ne sono rimasti stupefatti: le loro posizioni iniziali erano che il Libro della Genesi non potesse contenere riferimenti a personalità attuali, ma quando gli autori hanno compiuto ulteriori analisi e controlli l’effetto ha semplicemente mantenuto la sua validità.”

Ovvero, la probabilità di ottenere quegli stessi risultati era di sedici su un milione, o di uno su 62.500. Gli autori affermarono: “L’analisi per randomizzazione dimostra che l’effetto è significativo a livello di 0,00002 [e] che la affinità delle sequenze di lettere con significati corrispondenti nella Genesi non è dovuta solo al caso.” Harold Gans, ex criptologo al Dipartimento della Difesa USA, riprodusse lo studio degli israeliani e lo confermò nelle conclusioni. Witztun successivamente dichiarò che secondo i calcoli la probabilità di ottenere simili risultati per puro caso era di uno su quattro milioni. Tuttavia recentemente ha cambiato idea e la sua stima è passata a p=0,00000019 (ovvero uno si 5,3 milioni). Jason Browning, scienziato creazionista, afferma che i primi cinque libri della Bibbia contengono disposizioni occulte di parole che sono state “matematicamente dimostrate impossibili da ottenere per puro caso.” Browning tuttavia non cita chi possa aver condotto i calcoli del caso per suo conto.  

 

Ad ulteriore dimostrazione della attendibilità statistica dei loro risultati, gli israeliani analizzarono la versione ebraica del Libro di Isaia e i primi 78.064 caratteri di una traduzione ebrea di Guerra e Pace di Tolstoy. Essi trovarono ancora numerosi nomi in stretta associazione a date di nascita o morte, ma i risultati furono statisticamente poco significativi (la versione della Genesi impiegata nel loro studio conteneva esattamente 78.064 caratteri). 

 

E che può significare tutto questo? Per alcuni significa che le disposizioni di parole nella Genesi sarebbero intenzionali e che Dio stesso è l’autore primo del codice. Se è vero, il Libro di Isaia e qualunque altro testo biblico che non superi la prova delle sequenze di lettere dovrebbero essere ignorati d’ora in poi?? Dovremmo forse concludere che queste statistiche dimostrano la pretesa degli Ebrei di essere il popolo eletto di Dio, o che nessuno altro nome dovrebbe essere aggiunto alla lista delle persone importanti di Israele, a meno che non superi il test delle sequenze di lettere equidistanti? A meno che altre religioni non riproducano risultati statisticamente improbabili a partire dai propri testi, l’occultista dalle propensioni matematiche potrebbe anche considerarle delle imposture teologiche. Dovremmo forse dedicarci alla traduzione in ebraico di tutti i libri sacri di tutte le religioni per verificare quante personalità di spicco vi sono citate in codice? Molti semplicemente non hanno la minima idea di cosa pensare di simili sorprendenti giochi matematici.  

 

Un computer può davvero leggere la mente di Dio?? Apparentemente sì, poiché secondo la teoria Dio avrebbe dettato nella sua lingua d’adozione (l’ebraico) un insieme di parole più o meno comprensibili, contenenti storie di creazione, diluvi, guerre fratricide, miracoli e altro ancora, compresi molti messaggi moraleggianti. Ma questo dio ebraico avrebbe scelto le proprie parole con cura, codificando nella Bibbia anche profezie e messaggi assolutamente di nessun valore religioso.  

 

Molti non sono affatto particolarmente meravigliati. Alcuni “scienziati creazionisti” cristiani sostengono che il codice biblico sia la prova scientifica dell’esistenza di Dio. Se hanno ragione, dovrebbero tuttavia convertirsi al giudaismo. Doran Witztum non lo può fare, essendo già ebreo, ma ha portato il lavoro compiuto sulla Genesi ben oltre le idee dei suoi stessi colleghi. Alla televisione israeliana egli ha affermato che i nomi dei campi minori su una mappa di Auschwitz sembrano notevolmente vicini alla frase “in Auschwitz”. Le probabilità che ciò avvenga per caso sarebbero una su un milione. Alcuni suoi studenti hanno effettuato i calcoli e annunciano che il loro mentore si sbaglia per un valore 289.149! L’abilità matematica di Witztum potrà non essere all’altezza delle sue buone intenzioni, ma è arduo capire quali possano essere tali intenzioni. Dio voleva forse curiosamente svelare che i campi secondari di Auschwitz erano proprio ad Auschwitz??  

 

Michael Drosnin e tutti gli appassionati del suo famoso libro, The Bible Code, sostengono che decodificare la Bibbia possa condurre alla rivelazione di profezie e profonde verità di importanza secolare, non tutte delle quali sono state già rivelate agli ebrei. Secondo Drosnin la Bibbia è il solo testo in cui simili frasi in codice vengono riconosciute in uno schema statisticamente significativo, e la probabilità che tutto ciò sia frutto di casualità è inverosimile. Ricorrendo all’analisi delle sequenze di lettere equidistanti, Drosnin ci fa notare che l’assassinio di Rabin era predetto nella Bibbia, insieme a quelli di Sadat e di Kennedy. Ora il giornalista continua a citare quell’episodio di Rabin a conferma del suo metodo ma, visto il contesto, potrebbe essere solo una coincidenza; tanto più che il computer aveva estrapolato anche l’assassinio mai avvenuto di Netanyahu durante il viaggio in Siria nel 1997.  Alla fine qualcuno ha trovato un utilizzo veramente utile per i computer: compiere analisi sequenziali di lettere nei testi biblici, alla ricerca di messaggi secolari occulti. Nostro Signore doveva decisamente apprezzare l’enigmistica!  

 

Ma non tutti concordano con l’ipotesi di Drosnin, come Harold Gans, il crittologo del Dipartimento della Difesa americano, ormai in pensione, che appoggiò il lavoro di Witztum, Rips a Rosenberg. Gans ha pubblicato una dichiarazione in merito a The Bible Code e altri libri del genere. Ne riportiamo un estratto qui di seguito: 

 

“Nel libro si sostiene che i codici della Torah siano utilizzabili per predire il futuro. Ciò è assolutamente infondato. Non vi è alcuna base scientifica o matematica  a sostegno di una simile affermazione, e il ragionamento seguito per giungere a una conclusione del genere nel libro è chiaramente in errore. Se è vero che certi eventi storici sono stati dimostrabilmente codificati nella Genesi in vari schemi, non è invece assolutamente vero che ogni configurazione del genere di parole “codificate” rappresenti necessariamente un potenziale fatto storico. Di fatti è vero esattamente l’opposto: la maggiorparte di tali configurazioni saranno piuttosto casuali e si incontreranno in qualunque testo di sufficiente lunghezza. Il Sig.Drosnin sostiene che la “sua” predizione dell’assassinio del primo ministro Rabin sia una “prova” che col Codice Genesi si possa prevedere il futuro. Ma un solo successo, non importa quanto spettacolare, o anche altre fortunate predizioni del genere, non dimostrano assolutamente niente a meno che non siano proposte e valutate in condizioni attentamente controllate. Ogni scienziato che si rispetti sa che le evidenze aneddotiche non sono mai prova di niente. ”

Il prof. Menachem Cohen, noto studioso della Bibbia alla Università Bar-Ilan, ha criticato Witztum e gli altri su due punti fondamentali: 1) ci sono varie altre versioni ebraiche della Genesi per le quali l’analisi di sequenze di caratteri non ha prodotto alcun risultato statisticamente significativo; 2) gli appellativi dati ai grandi di Israele erano incoerenti ed arbitrari. Il professore compie delle buone osservazioni, ma magari questo prova solo che la versione Koren della Genesi è proprio quella giusta, e che gli appellativi rilevati sono quelli più giusti per le personalità importanti nella storia di Israele.  

 

Altri critici, come Brendan McKay, hanno condotto in proprio l’analisi di Guerra e Pace, ottenendo risultati notevolmente differenti da quelli di Witztum. Molti comunque hanno fatto poco più che riutilizzare l’analisi sequenziale per individuare nomi, date ed altro in vari libri della Bibbia, il che, come è noto anche al più scarso degli esperti in statistica, non ha assolutamente rilevanza. Ad ogni modo Drosnin sembrava chiedere un controllo di quel tipo quando dichiarò: “Quando i miei critici troveranno un messaggio sull’assassinio di Kennedy criptato in Moby Dick, allora gli crederò.” McKay prontamente tirò fuori un’analisi sequenziale del testo di Moby Dick, predicendo non solo l’attentato a Indira Ghandi, ma anche quelli di Martin Luther King, John F. Kennedy, Abramo Lincoln ed Yitzhak Rabin, assieme alla fine della Principessa Diana. Infine, come beffa finale (forse un tantino cinica), i suoi critici hanno ricavato dal testo di Moby Dick la profezia che preannuncia l'uccisione dello stesso Drosnin. Il matematico David Thomas ha compiuto un’analisi sequenziale del testo della Genesi, trovando le parole code (codice) e bogus (falso) in prossimità reciproca non una, bensì sessanta volte! Quante sarebbero le probabilità di una cosa del genere? Significa dunque che Dio ha criptato nel testo un codice per rivelarci che non vi è alcun codice? Le vie del Signore sono davvero misteriose…

 

È interessante notare che tutte le previsioni sono fatte "a posteriori", ovvero dopo che i fatti "previsti" sono accaduti. Questa è una caratteristica costante di tutti coloro che sostengono di poter prevedere il futuro (ad esempio, si ritrova immancabilmente in tutti gli interpreti delle profezie di Nostradamus).

 

«Secondo il codice della Bibbia, i quattro prossimi anni potrebbero essere gli ultimi». Certo, il condizionale «potrebbero» lascia uno spiraglio. Il «conto alla rovescia» è scandito come una fulminea escalation : 2004, missile atomico su New York; 2005, attacco biologico (vaiolo con 14.700 morti) su Israele; 2006, olocausto atomico, espressione accostata a «guerra mondiale» e «fine dei giorni». La matrice del disastro? Il terrorismo islamico ispirato da Bin Laden, che avrà presto rudimentali quanto micidiali armi di distruzione di massa. 

Purtroppo lo scenario di Drosnin è allarmante perché plausibile, anche per chi non abbia scoperto codici biblici: ed è stata proprio questa plausibilità a fare la fortuna del primo libro, che ha venduto nel mondo cinque milioni di copie. Forse troppo plausibile, aggiungiamo, perché gli eventi che il computer di Drosnin ha scovato nella Bibbia, tramite un sistema che ricorda le parole crociate, sono in gran parte già avvenuti oppure rientrano nell’ordine del probabile.

 

L’opera, in sé, è suggestiva. Il giornalista apre Conto alla rovescia con un colpo di teatro: dopo aver visto dal terrazzo l’aereo che colpiva la seconda torre di Manhattan, corre al computer e scopre gli incroci di parole ad hoc («gemelle», «torri», «rase al suolo», «due volte», «aeroplano», «Bin Laden»). Di qui Drosnin prende le mosse per altre ricerche che prevedono olocausti innescati dal tenebroso sceicco e la «fine dei giorni» per il 2006. Peccato che nel libro del ’97 non menzionasse Bin Laden né Al Qaida né l’11 settembre. 

Il matematico Rips, ebreo ortodosso, è che convinto Dio abbia dettato a Mosé la Torah con tanto di codice: per Drosnin, invece, il codificatore fu un astronauta che non sarebbe arrivato dallo spazio ma dal futuro grazie a una «macchina del tempo». Ovviamente per ammonirci a non fare disastri. 

Ma questo ci tranquillizza. Se un viaggiatore del tempo ha potuto risalire dal futuro remoto fino al tempo di Mosé per dettare un codice così sofisticato, vuol dire che nel 2006 non vi sarà alcuna fine dei giorni. E il «conto alla rovescia» durerà almeno fin quando non avremo inventato la macchina del tempo.

 

 

 
 
 

wolf (giorgio passatelli)

Post n°38 pubblicato il 28 Marzo 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

 

DAL LIBRO DEL DR.MICHAEL WOLF "THE CATCHERS OF HEAVEN - AFFERRANDO IL CIELO" Parte Seconda - Capitolo 21

Non so come sopravvissi a neurologia; lavoravo a turni da 60 a 72 ore successive e stavo per crollare, abbattuto da sindrome di affaticamento cronico, ma combattevo per farcela, mentre un anno sembrava passare a quello successivo con una insignificante separazione - cosi' sembrava - di normale tempo consequenziale.
.....Eravamo tutti bambini un tempo, giocavamo con i giocattoli, ma è finita. Le probabilità di vincere sono un prezzo troppo alto quando vivi al di là dei tuoi mezzi, e nel frattempo uomini ben vestiti comprano nuove macchine con i guadagni fatti con le vostre speranze e i vostri sogni. Tutto questo impietosamente vi porta a diventare dottori o altri approfittatori, in modo che anche voi siate in grado di pagare a caro prezzo le vostre gioie, le fantasie e i sogni ad occhi aperti.
.....E ancora, in certe occasioni, mi ritrovavo a viaggiare da qualche parte in questo mondo come corriere per la “banca” di Langley, Virginia. Un capo internista è sempre in cerca di denaro. Ma avevo bisogno di riposo molto più di ogni altro agio personale. Ero determinato a tagliar fuori la mia vita sociale come un tumore maligno grande come una palla da baseball.
.....Per fortuna avevo un mio appartamento privato in un bel palazzetto restaurato in una città della Est Coast, da cui potevo recarmi a piedi dall’ospedale. C’erano tre appartamenti , e il padrone di casa preferiva affittare ai dottori residenti. A parte il mio, in un appartamento c’erano due uomini, due donne nell’altro. Il mio, essendo un capo internista (qualsiasi ne fosse il significato), era tutto per me. I soffitti erano alti, e parte dei pavimenti erano di parquet o coperti da tappeti. La camera da letto era molto carina, con un guardaroba insolitamente grande e un bagno comunicante, con moltissimi armadi spaziosi, uno tanto grande, con un appendiabiti e una specchiera a misura d’uomo, che fungeva da doppio armadio.
.....Ero appena tornato da un faticosissimo turno di settantacinque ore. Mi aveva stroncato e crollai sul mio letto gigante a due piazze, con tutto il mio peso e credetti di sentire un urlo di terrore e dolore ma non nella stanza. Lo sentii nella mia testa! Saltai su, il mio cuore batteva così forte che sarebbe uscito dai confini del mio petto. Mi abbassai sul pavimento e guardai sotto il letto. Sotto il mio letto si nascondeva un vero (non sto scherzando!) amico “immaginario” Grigio della mia infanzia, solo che non era immaginario.
.....Non ne ero certo, ma sembrava, telepaticamente, che fosse ferito, e non superficialmente, e le sue emozioni sembravano invadere la mia mente, come enormi onde di una violenta tempesta oceanica, e disse, di nuovo telepaticamente, “Ti prego Michael, ti prego, aiutami”. La mia mente iniziò a mettere insieme pensieri sconnessi.
.....Una macchina civetta con tre uomini eleganti era sempre parcheggiata sul lato opposto della strada di fronte al mio appartamento; spesso ero stato fermato e interrogato dagli agenti dell’FBI; avevo controllato e trovato delle cimici nel mio appartamento. Pensavo fossero tutte procedure usuali, dopo aver fatto una corsa per la “banca” di Langley, Virginia. I miei ingenui processi mentali avevano iniziato a sparire. E ora, molto rapidamente, pensavo solo al fatto che ero un dottore e che qualcuno aveva bisogno del mio aiuto.

 

.....Scartai automaticamente l’ipotesi di portarlo in ospedale. Ne rispondevo personalmente, ma sapevo anche che quegli agenti piazzati là fuori rappresentavano un pericolo alla sua incolumità e alla sua salute.
.....Lo aiutai ad uscire da sotto il letto e lo feci stendere. Le finestre della stanza non davano direttamente sulla strada, quindi, mi preoccupai prima del mio paziente. Mi resi subito conto di averlo conosciuto prima. Sembrava così familiare, eppure poteva essere solo paragonato ad uno dei miei piccoli Grigi immaginari che avevo conosciuto nella mia infanzia. Ma sebbene fosse poco più alto di un metro e trenta, con i suoi grandi occhi neri senza pupille, le sue narici senza un naso prominente, i fori, più che orecchie, la testa grande, ovale, senza capelli, non poteva passare per umano in mezzo ad una folla di persone.
.....Con la bocca simile a membrana non sembrava articolare parole e non aveva labbra discernibili, eppure potevo sentire la sua piacevole voce mascolina come se stesse verbalizzando le parole e io le stessi sentendo. Lui disse - lo sentii nella mia mente - “Io sono il primo che hai incontrato quando pensavi che fossimo solo immaginari, piccoli Grigi compagni di giochi, quando eri molto giovane.”
.....“Come sei arrivato fino a qui?” chiesi, guardando in quegli occhi neri.
.....“Quegli agenti dell’FBI, posteggiati fuori dagli ultimi dieci giorni ti danno la caccia? Devo avere circa 50 milioni di domande da farti.”
.....“Ci vorrebbe molto per rispondere a tutte.”
.....Lo guardai cercando di non essere scortese, e gli feci due domande a cui volevo assolutamente una risposta: “Primo, perché sei venuto qui da me, e secondo, credo di conoscere il tuo nome, ma qual è? Ho lavorato così tante ore, così tanto a lungo, come capo internista in neurologia.”
.....“Cos’è un capo internista? E il mio nome è Kolta.” (il mio è un tentativo di traslitterazione. Non pronunciò chiaramente il nome, Kolta. Interpretai il suono meglio possibile, essendo le lettere che meglio si adattavano alla sua comunicazione - K-O-L-T-A ) sembrò dire. “Non ti ricordi di me?”
.....“Oh Dio, sì, Kolta! Io ti conosco. Mi dispiace così tanto.” Mi sentivo come se lo avessi deluso personalmente. Sì, con grande esitazione mi sporsi per abbracciarlo ma lui mi fece sapere che non era una buona idea. Potevo sentire in lui - quello che chiamerei un “suono-pensiero” - una sensazione di dolore. E continuava a porgere le mani prima verso di me poi  sul punto dove, anatomicamente, avrebbe dovuto essere il suo fianco sinistro, e io sentivo che era ferito davvero gravemente.
.....Forzai la sua mano lontano dal punto - gentilmente - e vidi quello che sembrava un foro di proiettile. Sulla sua uniforme argentea e aderente sembrava che non ci fosse del sangue. Stava seduto sulla mia vecchia sedia a dondolo, e in breve non sopportando ulteriormente il dolore, collassò tra le mie braccia. Lo strinsi per qualche minuto, quindi vidi che la ferita aveva bisogno di cure immediate. Chiamai la mia amica/ex compagna di stanza/amante dottoressa Candace Ryan, chirurgo dello staff dell’ospedale.
.....Risposero, ma mi misero in attesa, allora misi in attesa il telefono senza riappendere la cornetta e tirai fuori dall’armadio il mio rivelatore di cimici. La sua luce intermittente mostrava che non c’erano più apparecchi di ascolto (ne avevo precedentemente rimossi cinque) Ringraziai Dio per l’apparecchio ad alta tecnologia datomi dalla Compagnia per il lavoro svolto per loro.
.....Il mio governo, il mio amato governo, stava seguendo le tracce di questo strano amico, un amico d’infanzia. Forse altri che hanno avuto visite dei Grigi non credono che siano molto attraenti, ma io sì. Io considero comunque molto bello ciò che è diverso.
.....La dottoressa Candy Ryan non rispondeva, quindi riappesi, dopo averle lasciato un messaggio in cui le dicevo di raggiungermi con strumenti chirurgici atti a rimuovere una scheggia di metallo molto grande. Andai nel soggiorno e vidi dalla finestra la macchina civetta. L’autista rimase al suo posto mentre gli altri due scesero avviandosi verso casa mia. Spostai il cassettone che nascondeva uno degli armadi e - accidenti! - sollevai Kolta tra le mie braccia e lo deposi dolcemente nell’armadio, dopo aver messo molti cuscini sotto di lui per farlo stare comodo.
.....Il campanello della porta suonò, e io riportati la cassettiera nella sua posizione originale, di fronte la porta dell’armadio. Il campanello suonò di nuovo. Chiesi che era all’interfono.
.....“FBI, dottor Wolf.” Fu la risposta.
.....“Ok, venite su.” E li feci entrare, cercando di apparire composto. Data la mia stanchezza dovetti atteggiarmi un po’.
.....“Buon giorno, signori.” Risposero gentilmente e mi mostrarono i loro documenti di riconoscimento.
.....“Potrei vederli un po’ più da vicino?”
.....Erano molto rispettosi, non solo perché ero un dottore, ma dovevano sapere che avevo lavorato per la compagnia. Mi passarono i documenti. Feci finta di osservarli attentamente, dato che avevo già visto quei due agenti stazionare davanti casa mentre facevo avanti e indietro dall’ospedale. Mancava meno di un anno di permesso di residenza e malgrado la stanchezza, la fiducia in me stesso cominciava a crescere mentre valutavo la situazione.
.....“Dottor Wolf, comprendiamo che lei è stato per qualche tempo nei servizi segreti, e sappiamo del suo patriottismo e della sua dedizione al paese.” disse quello più vecchio, più alto e con i capelli grigi con indosso un vestito grigio.
.....“E’ anche il vostro paese, lo sapete.” Dissi deciso, con gli occhi fissi sui suoi con ancora in mano i suoi documenti.
.....“Sissignore.”
.....“Bene signori, qual è il problema?”
.....“Lei ha avuto molti briefing introduttivi su un argomento che il nostro governo deve, necessariamente, tenere molto segreto in attesa che tutto sia più chiaro e che noi si trovi il modo di spiegarlo agli Americani senza causare panico. Lei sa di aver scalato la scala della classificazione, per così dire.”
.....“E’ vero ma non ho il permesso di parlarne con voi. Nemmeno con voi, nemmeno con l’FBI.” Risposi, fissandoli insistentemente negli occhi.
.....“Dottor Wolf, lei ha dimostrato il suo patriottismo numerose volte. Il suo dossier è quello di un moderno George Washington. Ora dobbiamo informarla che l’intelligence navale ha avuto numerosi ‘ospiti’. Ospiti del governo degli Stati Uniti, in Nevada e New Mexico. Il mio socio ed io tecnicamente lavoriamo per il Boreau, ma - e ‘ma’ è una parola grossa - noi inerfacciamo prima con il N.S.C. Lei sa cos’è il N.S.C.?”
.....“La prego, è il National Security Council, con base alla Casa Bianca, e a capo il National Secutity Advisor per il Presidente degli Stati Uniti.” Dissi fermamente.
.....“Ci perdono se abbiamo sottovalutato la sua conoscenza. Sappiamo che i suoi incarichi l’anno portata oltremare.”
.....“Sotto richiesta del presidente. Interfaccio anche con il N.S.C. e il presidente, e molte volte faccio rapporto a lui, direttamente.
.....“Mi scusi signore, non ce lo avevano detto.”
.....“Bene, ora lo sapete.”
.....“Bene signore. Sembra che uno degli ‘ospiti’ del nostro paese si sia perso. E per complicare ulteriormente la cosa, sembra che non possediamo tutti i dettagli sul come quest’ospite, un ospite del governo degli Stati Uniti si sia perso in primo luogo. Noi dobbiamo - e parlo anche per il mio socio qui -”
.....“Io non so in qualità di cosa stia parlando, non importa per conto di chi, perché non vi siete ancora presentati.” Dissi interrompendolo educatamente. Non lo apostrofai, ma lo pensavo, “Voi, bastardi schifosi, ci scommetto che lui è un vostro ospite, e voi sparate sempre a i vostri ospiti?”. Lo pensai, ma non dissi nulla, senza cambiare quella che pensavo fosse un’espressione simpatica, ma stanca sulla mia faccia.
.....“Mi deve scusare, signore: Questo è l’agente speciale William Morton, e io sono l’agente speciale Larry Sanderson,” disse il più alto, apparentemente il più importante dei due, che  prese di nuovo le redini del discorso.
.....“Grazie. E voi sapete già che io sono il dottor Michael Wolf.”
.....“Sissignore. Torniamo adesso al soggetto di cui stavamo parlando. Quest’ospite, per mutua sfortuna, sua e nostra, sembra essersi perso dal gruppo di ospiti. Vorremmo sapere se lei lo ha visto, o se ha provato in qualche modo provato a comunicare con lei, visto che sembra che in un certo periodo vi siate incontrati.”
.....“Qual è il suo nome? Dite che lui vi ha detto di conoscermi?”
.....“Qualcosa del genere, signore. Credo che lei dovrebbe sedersi, signore, e se lei ha l’abitudine di bere, farebbe meglio a servirsi un bicchierino.”
.....“Normalmente non bevo, e di certo mai a quest’ora.”
.....“Dottor Wolf, come si dice, arriviamo al sodo. Il suo nome è Kolta e si tratta di un extraterrestre di tipo Grigio.” E descrisse fisicamente Kolta.
.....“Oh Dio! State scherzando! E lui ha detto di conoscermi? Non credo proprio agente.”
.....“Mi dispiace interromperla nuovamente. La prego, signore, mi chiami semplicemente Larry, e anche l’agente Morton vorrebbe essere chiamato Bill.”
.....“Bene, Larry e Bill. Stavo giusto andando a letto. Sto finendo l’incarico in neurologia, e sono sicuro che voi sappiate quanto questa sia importante per il governo e la difesa. Ma mi domando perché questo extraterrestre chiamato Kiltone-”
.....“E’ Kolta, signore, e forse lei non lo conosce così bene quanto lui dice di conoscere lei, ma è Kolta, signore, KOL-TA, Kolta, signore.”
.....“Bene, questo, ah, ‘essere’, se volete, questo Kol-ta?”
.....“Giusto, signore.”
.....“Mi hanno fatto dei briefing sulle EBE, cioè Entità Biologiche Extraterrestri, dovreste saperlo, ma veramente signori, quel nome, Koltan-”
.....“E’ Kolta, signore.”
.....“Giusto. Comunque, quel nome non mi dice niente.” Mentii. "Avete detto che lui e altri sono ospiti del governo?”
.....“Sissignore, dottor Wolf. Ospiti del governo.”
.....“Bene amici. Sto cadendo dal sonno, e vogliate scusarmi, rischio di diventare davvero maleducato, potrei addormentarmi nel mezzo di una frase.”
.....“Signore, mi scusi. Le dispiacerebbe se dessimo una rapida occhiata qui intorno prima di andare via?”
.....Dentro di me pregavo ogni cosa che avevo di più caro perché la dottoressa Candace Ryan non spuntasse nell’appartamento mentre quelli erano ancora nei paraggi. Quindi, mi tirai su, guardandoli entrambi minacciosamente, e dissi, con un’autorità che non credevo di poter tirare fuori: “Sapete ragazzi, non so se sapete a chi faccio rapporto, ma il vostro capo lavora per un capo che lavora per l’uomo a cui faccio rapporto, e per spiegarvelo meglio, voi due agenti, speciali o no, il vostro capo è il direttore dell’FBI, e lui lavora per il capo del Dipartimento di Giustizia, il quale lavora per l’uomo a cui faccio rapporto. Io sto provando ad essere ragionevole con voi, ma sto perdendo la pazienza, e credetemi, la sto perdendo del tutto. Di solito non mi dispiacerebbe che deste una occhiata ma non stavolta. Ho lavorato più di 70 ore di seguito, quindi dovrete davvero scusarmi. Adesso. A meno che non abbiate il mandato di perquisizione, e-”

.....“Signore, dottor Wolf.” E l’altro agente spalancò una bocca alquanto spaventata, “Signore, la prego di crederci quando diciamo che lei non è sospettato, la prego di non pensarlo.”
.....“Bene. Allora, scusatemi e portate quella dannata macchina civetta lontano da casa mia, o giuro che prenderò il telefono e chiamerò il mio capo.” Consegnai finalmente loro le carte d’identità.
.....“Mi dispiace, signore" disse il primo agente, “La prossima volta - se ci sarà una prossima volta - le telefoneremo prima.”
.....Li accompagnai alla porta molto arrabbiato. “Vi auguro una dannatissima buona giornata!”
.....Uscirono senza aggiungere altro. Fu un commiato frettoloso e sudato. Guardai dalla finestra mentre entravano nella macchina civetta, e l’autista e i due agenti speciali se ne andarono dalla loro postazione di sorveglianza.
.....Avevo fatto una mossa strategica e psicologica tenendo i loro documenti in mano fino all’ultimo momento della nostra conversazione. Quando l’auto si allontanò tirai un sospiro di sollievo. L’unico parallelo che venne alla mia sovraffaticata mente fu che era come rimettere in moto l’intestino in un modo meravigliosamente liberatorio dopo più di 24 ore di dolorosa costipazione.
.....Feci un altro controllo con il detector fornitomi dal governo e trovai una nuova cimice, appena piazzata sotto il pianale di una sedia, specificatamente, quella sulla quale sedeva l’agente speciale Larry. Bravo, pensai ad alta voce (spesso parlavo ad alta voce quando ero da solo), visto che non mi ero accorto di quando e come l’avesse piazzata. Tanto per gradire, feci un altro controllo rapido, ma non trovai nulla. Ritornai all’armadio speciale e rimossi la cassettiera permettendo a Kolta di uscire e iniziare ad arrancare verso il letto, come gli avevo detto di fare col mio pensiero. Sentii la sua gratitudine, ma lo fermai con mani estremamente gentili e sollevai tutti i suoi approssimativi 22 chili, e con continua compassione e gentilezza portai il suo corpo malamente ferito sul mio letto, risparmiando ulteriori pressioni al punto di entrata del proiettile, e sebbene non sanguinasse, lui parlò alla mia mente e disse che il piombo era tossico e che presto sarebbe morto.
.....Eppure era contento di morire tra le braccia di una amico e parente per quanto distante. Disse anche che molti membri del suo equipaggio erano stati “addotti” dal sito di un crash vicino alla base sotterranea del New Mexico, e lui era l’unico Reticuliano rimasto vivo, che gli scienziati del governo stavano ora praticando le autopsie ai suoi compagni del suo MEZZO DI TRASPORTO.
.....La dottoressa Candace Ryan giunse poco dopo, rimosse il proiettile e medicò la ferita compatibilmente con la gravità del caso. Era stata la mia compagna di stanza e la mia amante. Aveva avuto esperienze con i Grigi, e lavorava con una gentilezza pari alla sua natura e al suo spirito.
.....“Adoro questo piccoletto”, disse. “E vorrei lasciare questo disgustoso pianeta e andare a studiare medicina con loro. E’ un vero tesoro, quindi, nascondilo fino a quando sarà in grado di essere recuperato dalla sua gente. Forse mi porteranno con loro.”
.....“So che lo farebbero, ma mi mancheresti terribilmente.”
.....“Ci rivedremo ancora, ne sono certa, caro amico, dottor Wolf. Mi mancherai fino ad allora. Oh Michael, perché non puoi venire con me?”
.....“E anche tu mi mancherai, Candy, e nel loro tempo sarò lì in un batter d’occhio. Mi riunirò a loro quando il mio lavoro qui sarà finito.”
.....“Ti conosco Michael, sempre impegnato in qualcosa, sempre lo scienziato allo stato puro. E so anche come quanto ti batti per il futuro dei bambini.”
.....Il suo desiderio fu evidentemente esaudito, visto che diede subito le dimissioni dal dipartimento di chirurgia e senza nemmeno un addio, se n’era andata. Presi qualche giorno di malattia per curare Kolta e non fui più disturbato dagli agenti del governo, e Kolta potè dormire tranquillamente tra le mie braccia per un paio di giorni prima di essere preso attraverso quello che mi disse essere il portale. Sapevo che mi sarebbe mancato, ma sapevo anche che avrei potuto vederlo quando avrei voluto. Era una delle persone più adorabili di un universo del quale sarei sempre diventato più cosciente e riconoscente. Come i delfini, anche ai Grigi piace essere toccati.
.....Kolta, mio dolce Kolta, chiamerò sempre il tuo nome e proverò sempre a tenerti lontano dal male e ti custodirò gelosamente ricordando ogni cosa…

 

"THE CATCHERS OF HEAVEN - AFFERRANDO IL CIELO" è un libro meraviglioso e unico lasciatoci in eredità dal Dr Michael Wolf, che fu un bambino prodigio con un IQ superiore a 200, originario non di questa Terra; autore, pittore, poeta, filosofo, pilota, dottore e scienziato ed experiencer, deceduto il 16 settembre 2000. Un libro che se letto con gli occhi l'Anima e del Cuore produce profonde emozioni e cambiamento interiore. Personalmente l'ho letto più di quattro volte, perchè, come dice la Harris, espande man mano sempre più la propria consapevolezza e pensiero, e ha provocato in me nuove dimensioni di esistenza e di emozioni uniche. Un libro che mi ha donato tanto e che AMO e che custodico come una delle cose che ho di più caro.

 

Dalla Prefazione di Paola Harris:

"Ci si potrebbe chiedere quali segreti contiene il libro e il contenuto dei queste pagine? Riscontro che c'è un pò dell'ombra di Dio - IL PERSEMPRE come lo definisce Wolf - molta scienza, parecchia rivelazione, molta poesia e infine un bel pò di passione. Leggendo tra le righe, si riscontra molta rivelazione del coinvolgimento del Governo mondiale nel cover-up sugli UFO. C'è la risposta all'equazione umana, che è la duplice natura dell'uomo. C'è una connessione a tutte le cosa apparentemente paranormali. C'è la Fisica Teorica, metafisica, filosofia, una descrizione della famiglia umana nella sua semplicità. C'è genio....verità! E arte! Ma soprtattutto c'è AMORE."



 

 

 
 
 

rivelazioni del dottor wolf

Post n°37 pubblicato il 23 Marzo 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

 

␣␣Rivelazioni dal Dott. Michael Wolf ␣␣ ␣␣Richard, ven 10 ago 2007, 23:41 ␣␣

␣␣

Il Dr. Wolf disse di aver lavorato nei laboratori dell'Area 51, in quelli della base aerea Wright-Patterson (Dipartimento Tecnologia Straniera), a Indian Springs e a Dulce. L␣ì, per cinque anni "Ho incontrato per lavoro ogni giorno esseri extraterrestri e ho condiviso con loro le mie stanze."

Egli dice di essere stato consulente scientifico sulle materie attinenti gli extraterrestri per il presidente e per l'NSC. Sarebbe anche stato membro dello speciale gruppo di studio 'MJ12" e capo della propria agenzia Alphacom Team, specializzata nell'ottenere informazioni sulle diverse razze extraterrestri. Wolf affermava di possedere svariate lauree e dottorati in neurologia, fisica teorica, biogenetica, diritto internazionale e scienze del computer.

La comunit␣à degli ufologi si accorse del Dr.Wolf quando egli pubblic␣ò il suo originalissimo e unico libro "Catchers of Heaven" (tradotto in italiano con il titolo "Afferrando il cielo") nel luglio del 1996. Il libro parlava soprattutto delle sue esperienze durante il proprio lavoro per il governo occulto. Da quel momento cominciarono ad andarlo a a trovare regolarmente molti famosi ricercatori come James Courant, Michael Hesemann, Steven Greer, Art Bell e Bruce Burgess.

Ci fu bisogno di ben "quindici anni di persuasione" prima che i suoi superiori gli permettessero finalmente di pubblicare il libro. Ma essi posero delle condizioni: in primo luogo il libro doveva essere in forma di romanzo e all'inizio dovevano figurare ben tre differenti tipi di smentita riguardanti l'autenticit␣à del contenuto. Inoltre essi pretesero di rivedere "Catchers of Heaven" prima della pubblicazione. A tale proposito l'Autore ha commentato: "Sulla mia pietra tombale vorrei l'iscrizione 'E' morto a causa dei nastri rossi'".

Certo, alcune delle affermazioni del Dr. Wolf sembrano pura fantascienza, ma se corrispondessero al vero ci troveremmo di fronte al membro pi␣ù alto in grado del governo occulto che sia mai venuto allo scoperto ed avremmo a disposizione una visione straordinaria e stupefacente sulla realt␣à della presenza extraterrestre e sulla segretezza che avvolge il tutto. Rivelazioni di Milton William Cooper

IL DR. MICHAEL WOLF HA DETTO CHE: La prima volta che un UFO ␣è precipitato e che i suoi rottami sono stati recuperati ␣è stata nel 1941 nel tratto di oceano ad ovest di San Diego. La Marina recuper␣ò all'interno del mezzo precipitato degli esseri morti provenienti da Zeta Reticuli, altrimenti detti "grigi". I resti del velivolo e i corpi vennero trasportati alla Sezione Tecnologia Straniera della Base Aerea Wright-Patterson situata a Dayton, nell'Ohio e vennero studiati dal Gruppo di Studi Speciali Retfours. I rottami smantellati vennero in seguito inviati alla zona S4 a Indian Springs nel Nevada. Il velivolo era precipitato a causa della installazione del radar a impulsi, da poco inventato, che era stato posto sulla vicina isola Tinian, a tre miglia sud-sud ovest di Saipan. Fu da quel momento che la Marina degli Stati Uniti assunse un ruolo predominante in materia di UFO.

Il "crash" di Roswell avvenne veramente nel luglio del 1947 e quanto riportato nel libro del Colonnello Corso "Il Giorno Dopo Roswell" ␣è corretto. Il Dr. Wolf era in possesso della lista ufficiale del governo satellite su tutti gli UFO precipitati e recuperati e, sebbene affermasse che ne erano avvenuti diversi tra il 1941 ed il '47, egli non desiderava fornirne esempi.

A Roswell sarebbero precipitati due velivoli, dopo essersi scontrati l'uno con l'altro, durante una tempesta elettrica. Uno conteneva dei "grigi", l'altro degli extraterrestri del tipo "arancio"; tali definizioni derivano dal colore della pelle degli alieni. Il tipo "arancio" proverrebbedal sistema stellare di Andromeda. Il film dell'autopsia fornito da Ray Santilli sarebbe autentico-il Dr. Wolf aveva visionato una pellicola simile- e mostrava l'autopsia di un essere di tipo "arancio". Durante lo stesso periodo vennero condotte due differenti autopsie su due diversi extraterrestri e da qui sarebbe nata una certa confusione.

L'autopsia dell'essere "arancio" rivel␣ò che esso aveva una testa molto grande; grandi occhi scuri senza iride n␣è sclera; piedi e mani avevano sei dita; il cervello era quadrilobato, pi␣ù sviluppato del nostro e privo di corpo calloso. Anche i bulbi oculari e i nervi erano diversi dai nostri. Il sistema digestivo era simile ad una spugna. IL Dr. Wolf sosteneva di aver incontrato uno di questi esseri vivo. Esistono tipi differenti di "Grigi"; egli sosteneva di aver lavorato fianco a fianco con alcuni di essi altamente evoluti che avevano anche, contrariamente a quanto si pensa, spiccate personalit␣à e senso dell'umorismo. Il Dr. Wolf disse di non aver mai incontrato un "Grigio" che gli fosse risultato sgradevole. Con lui essi erano molto amichevoli e amavano perfino abbracciare a baciare gli esseri umani, cosa che dava fastidio ad alcuni dei colleghi del Dr. Wolf che li avevano soprannominati "facce da baci". La pelle liscia e soffice degli alieni somigliava a quella dei delfini. Wolf comunicava con questi esseri mediante la telepatia e divenne amico soprattutto con uno di loro chiamato Kolta.

 

 
 
 

nuova teoria

Post n°35 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da mauro.morgante
 
Foto di mauro.morgante

Una nuova teoria catastrofista su basi scientifiche si affaccia sulla scena: analizzando gli studi di un geologo ricercatore della prima metà del ‘900 sembra che nel 2012 ci aspetti un devastante e apocalittico terremoto in grado di cambiare indelebilmente il volto della crosta terrestre così come la conosciamo. Stiamo parlando di Raffaele Bendandi, detto l’”uomo dei terremoti”, uno scienziato eclettico che ha dedicato tutta la sua vita allo studio dei fenomeni sismici.

Raffaele Bendandi, nacque a Faenza nel 1893, della sua vita si sono occupati recentemente vari documentari (fra cui anche Voyager di Roberto Giacobbo) e, sebbene le sue teorie siano state ampiamente dibattute e non riconosciute dalla comunità scientifica, continuano a focalizzare un notevole interesse grazie alla loro incredibile precisione nella previsione di terremoti anche a lungo termine. La sua teoria era abbastanza semplice da un punto di vista concettuale: se l’attrazione lunare causa maree e spostamenti sulla Terra, immaginiamoci di cosa può essere capace l'attrazione esercitata dal Sole, congiunto alle posizioni particolari di alcuni pianeti. Queste fortissime attrazioni sarebbero in grado di spostare le masse semiliquide ubicate nelle profondità terrestri.

Ma andiamo a vedere che cosa è stato predetto per il periodo di tempo che ci interessa, nostro prossimo futuro: Bendandi, attraverso il suo metodo, ha predetto una scossa di terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011 e, purtroppo, un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012, quando parecchie scosse di terremoto colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra. Insomma, un’altra teoria apocalittica che va ad affiancarsi alla lunga serie già esistente, e anche in questo caso, non ci sono relazioni con la profezia maya, cosa che aumenta non poco la nostra preoccupazione…

 
 
 

Le profezie della Bibbia si stanno adempiendo!

Post n°34 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

2012 calendario Maya e Fine del mondo

Post n°33 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Simulazione della fine del mondo - Il Video

Post n°32 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Charly Luna " Innocent Tears "

Post n°31 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Astronomia - Oltre il Sistema Solare - Scienza.

Post n°30 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Video astronomia Visioni del pianeta Marte

Post n°29 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Trovato Un Nuovo Pianeta!

Post n°28 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 

Prevedere un pianeta

Post n°27 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da mauro.morgante

 
 
 
Successivi »
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

robertofalaguastaerika.caragliaroberth_milanoerasmomoriwilliam2020moloponteandrearchfiorillofellineluigivavemattVictory_82padrepisellogiov.ros3felisia6cantalupidanielgabriele.michelon
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963