...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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C'era una volta una principessa che viveva in un piccolo regno...
Un giorno vide atterrare sul suo cavallo alato un principe...
Era bello, simpatico e intelligente... tutto quello che la principessa avrebbe potuto o voluto desiderare...
Il principe le prese la mano, la baciò e le chiese di seguirlo. Lei senza pensiero alcuno lo fece e lui la portò con sè nel suo mondo,fatto di sogni e di magia...fatto di dolcezza e di racconti...fatto di istinto e razionalità...
La principessa si perse tra le sue braccia...cullata dalle sue parole... coccolata dalle sue mani... Si svegliò appena in tempo... guardò il principe, bello, simpatico e intelligente...capì di non poter rimanere in quel mondo...
Scappò...senza voltarsi...tenendosi stretto questo pensiero bello al quale si sarebbe aggrappata nei periodi difficili che sicuramente avrebbe attraversato in futuro!!!
...e vissero tutti felici e contenti...
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."