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"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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So di aver delle difficoltà di relazione con “l’umano” in genere…
So di non aver alcuna capacità di comunicazione, se non quella di “trasmettere cazzate” ai miei amici (tra l’altro pochissimi e spaventosamente simili a me…quindi una specie di monologo continuo…come un dialogo allo specchio…io so già le risposte che mi verranno date, come loro sanno già le domande che porrò…decisamente noioso!)
So soprattutto di non aver filtri mentali!
Ed è questo tra i miei mille difetti, quello che mi infastidisce di più!
L’incapacità totale di valutare quello che si possa dire e quello che non si possa dire…
Il drenaggio immediato dalla “testa” alla bocca senza passare dal via!
Non riesco ad essere “diplomatica”…non riesco a tenere la “porta mezza aperta perché non si sa mai”…
Non ho, di conseguenza, alcuna strategia relazionale… se mi fa piacere una cosa lo dico… non aspetto che “qualcuno” riesca a capire per induzione divina quello che voglio… (voglio un gelato? Non passo duecento volte davanti al gelataio… dico semplicemente VOGLIO UN GELATO! Voglio che “qualcuno” mi abbracci? Non aspetto che quel “qualcuno” capisca che ho bisogno di un abbraccio CHIEDO UN ABBRACCIO)
Il mio mondo si divide in MI PIACE/MI FA SCHIFO, come una bambina di 5 anni (non che ne vada fiera…anzi…meriterei una “puteruolata” nella tempia il più delle volte)… ed è per questo che passo il 90% del mio tempo a pensare “ma perchèccccazzo l’ho detto?”
“Fra?”
“Dimmi!”
“Perché io DEVO sempre dire quello che penso? Perché non riesco a “stare zitta”? Perché penso tremila cose e alla fine quella che esce dalla mia bocca è l’ultima che vorrei in realtà dire?”
“Ti penti?”
“Mi dolgo e mi pento dei miei peccati?”
“Ti penti di essere trasparente?”
“Sono dimagrita così tanto?”
“FRA CHIAMA DANIELA… DANIELA RISPONDI!”
“Scusa… Sì mi pento…ma poi No… non mi pento!”
“Sì o no?”
“Bho a volte…ma ormai l’ho detto… perché pentirmi?!”
“Ma se sai già la risposta perché fai la domanda?”
“Son domande retoriche le mie!”
“Domanda banale risposta banale?”
“Vai…”
“Sei trasparente! E’ bello esserlo. Anzi è bello che tu lo sia! È tutto molto più facile… Non dai adito ad interpretazione…sei così…PUNTO!”
“Punto e virgola?”
“Due punti?”
“Virgolette, parentesi quadra…”
“Solo se prima ce ne fosse una tonda”
“Ma tonda come me?”
“No molto di più!”
“Ti rendi conto che terminiamo ogni discorso pseudo-serio con una cazzata quasi da psicotici?”
“Io sì! Tu?”
“Eh sì!”
“E’ grave?”
“Sarebbe grave se non lo fosse…”
“Domani è San Valentino…”
“…perbacco!”
“Cosa mi regali?”
“Un cazzo!”
“Ti adoro! Sai sempre cosa voglio!!!!!”
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