"Lo stato di diritto, una genuina democrazia e una ben ordinata economia di mercato, non possono prosperarare se non facendo riferimento a cio' che e' dovuto all'uomo perche' e' uomo..."
(Giovanni Paolo II)
"Siamo spettatori di una metamorfosi lenta che ci riguarda tutti: non si tratta di una naturale, auspicabile o quantomeno prevedibile evoluzione del costume di un popolo, ma piuttosto, di un processo degenarativo. Ci stiamo, infatti, allontanando sempre piu' dai valori fondanti, finendo col perdere pian piano quella "identita' culturale" che ci ha consentito di lasciare una impronta indelebile nel processo evolutivo e formativo del pensiero dell'umanita' intera.
Gli Italiani stanno prendendo coscienza dell'avvicinarsi del "tempo" in cui invertire la rotta, facendo appello a tutte le risorse di cui sono capaci; rispolverando quei valori sopiti che in passato hanno portato la stirpe italica ad assumere comportamenti di grande dignita'.
Lo sforzo che Cattolici devono assolutamente compiere e' quello di lavorare ad una "proposta culturale" cristianamente ispirata, da offrire quale contributo alla nascita di una nuova societa' in Italia adoperandosi affinche' questa proposta vega divulgata, recepita e condivisa.
Vogliamo che l'Italia si riappropri di quell'invidiabile patrimonio industriale, progettuale e produttivo, che nell'arco dei secoli ne ha fatto un modello da imitare in tutti i settori, dall'auto all'abbigliamento".