Creato da Principessa782 il 29/03/2005

C'era una volta...

...Nn ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino alle orecchie degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi...

 

Post N° 154

Post n°154 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da Principessa782
 

Due cose riempiono l'animo con sempre maggiore stupore e venerazione, quanto più la mente si occupa di loro:
il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me.
Immanuel Kant
 
 

 
 
 

Post N° 153

Post n°153 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 
 
 

Cuestion de feeling

Post n°152 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 
 
 

Post N° 151

Post n°151 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da Principessa782
 

26 gennaio 2004

Amica mia penso a te

Amica mia penso a te
Al tuo color di sole alla tua grazia
La casa è vuota da quando il mio raggio di sole
È andato a tuffarsi in mare
Se vedi i sommergibili
Di' loro che t'amo
Se le nubi s'addensano
Di' loro che t'adoro
Se la mareggiata infuria sugli scogli della riva
Di' agli scogli che sei la mia pietra preziosa
Se qualche granello di sabbia brilla tra i mille granelli
di sabbia della spiaggia
Digli che sei la sola gemma che amo
Quando vedrai il postino
Digli con quanta impazienza aspetto le tue lettere
Ti mando mille baci mille carezze
Che ti raggiungeranno come le parole raggiungono
l'antenna del telegrafo senza fili
Se vedi dei feriti
Digli che la mia sola ferita è quella che hai inferto
al mio cuore
Se a volte pensi pensa che il mio pensiero è sempre
con te
E che t'adoro.

Guillaume Apollinaire (da Poèmes retrouvés)

 
 
 

Post N° 150

Post n°150 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 
 
 

Post N° 149

Post n°149 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Principessa782
 

3 settembre 2003

All'amicizia per eccellenza, la nostra senza presunzione...

Alla bellezza per eccellenza, a te....

Giardini di fiori ti rendono omaggio
Inchinandosi al tuo passaggio
Aleggia nell'aria il tuo profumo speziato
Come se il mondo ne fosse impregnato
Ombre allungate disegna la tua figura
Mentre disdegni ogni bruttura
Elegantemente il vento
Trattiene il respiro per un momento
Temendo la tua pelle di rovinare
Anche volendoti sol carezzare...

 
 
 

Post N° 148

Post n°148 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da Principessa782
 

"Chi sei?" domandò senza indugio.

"Sono uno squalo e tu non dovresti rivolgermi la parola. Noi, i delfini ce li mangiamo. Dovresti aver paura di me."

"Non ho paura di ciò che non conosco", gli rispose il delfino.

Lo squalo esitò: nessun delfino gli aveva mai risposto così.

"Bè, dovresti stare attento, così, in mare aperto...." riprese lo squalo più incuriosito che irritato. "Dov'è il resto del tuo branco?"

"Probabilmente stanno pescando, ben protetti dalla laguna", rispose il delfino.

"Che ci fai qui tutto solo, lontano dagli altri tuoi simili?"

"Seguo il mio sogno. Sto cercando l'onda perfetta."

Da "IL DELFINO" di Sergio Bambarén

 
 
 

Post N° 147

Post n°147 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Principessa782
 

CADE LA PIOGGIA

Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita 
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme

gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto

 
 
 

Post N° 146

Post n°146 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da Principessa782
 

Tutto quello che vorrei per Natale:




 .....per ora....

...esagerata?!..............noooooooooooo!!!

 
 
 

LIMBO

Post n°145 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Principessa782
 

25 settembre 1997

Dove sono..
che ci faccio qui...
Pensavo ad una ragazza eccezionale e adesso mi ritrovo in questo posto sperduto...
Ma cos'è...come posso uscirne...
Sono dentro la mia testa in un posto che chiamo "Limbo", uscito da qualche avventura medioevale...
Mi ricompongo...cerco di far luce sul problema, ma sono perso...
Anche sta volta non sono riuscito a star lontano dal mio sogno...
Ogni volta che mi fermo a pensarla, tutto diventa bello ed affascinante...ma sono solo i primi attimi...poi tutto si annebbia...
lei si allontana,
mi affretto a raggiungerla,
penso più velocemente
ci sono quasi,
l'ho quasi raggiunta,
sono di nuovo in quel posto confuso e depresso...
Eccola...che immagine meravigliosa...!
Ancora una volta lei è lontanissima..
è scappata..
mi ha voltato le spalle...
che faccio?!..non posso arrendermi!!!
...Faccio spazio nella mia dannazione e ricomincio a correre,
a sperare,
a sognare,
forse un giorno potrò finalmente....

...è bellissimo rileggere le tue parole...profetiche e tutte per me....
...il tuo ricordo mi è sempre caro come l'anello che porto ancora al dito........grazie!

 
 
 

Post N° 144

Post n°144 pubblicato il 08 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 
 
 

Post n°143 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da Principessa782
 

20 febbraio 2004

La verità, vi prego, sull'amore

Dicono alcuni che amore è un bambino,
e alcuni che è un uccello,
alcuni che manda avanti il mondo,
e alcuni che è un'assurdità,
e quando ho domandato al mio vicino,
che aveva tutta l'aria di sapere,
sua moglie si è seccata e ha detto che
non era il caso, no.

Assomiglia a una coppia di pigiami,
o al salame dove non c'è da bere?
Per l'odore può ricordare i lama,
o avrà un profumo consolante?
E' pungente a toccarlo, come un pruno,
o lieve come morbido piumino?
E' tagliente o ben liscio lungo gli orli?
La verità, vi prego, sull'amore.

I manuali di storia ce ne parlano
in qualche noticina misteriosa,
ma è un argomento assai comune
a bordo delle navi da crociera;
ho trovato che vi si accenna nelle
cronache dei suicidi,
e l'ho visto persino scribacchiato
sul retro degli orari ferroviari.

Ha il latrato di un alsaziano a dieta
o il bum-bum di una banda militare?
Si può farne una buona imitazione
su una sega o uno Steinway da concerto?
Quando canta alle feste, è un finimondo?
Apprezzerà soltanto roba classica?
Smetterà se si vuole un po' di pace?
La verità, vi prego, sull'amore.

Sono andato a guardare nel bersò;
lì non c'era mai stato;
ho esplorato il Tamigi a Maidenhead,
e poi l'aria balsamica di Brighton.
Non so che cosa mi cantasse il merlo,
o che cosa il dicesse il tulipano,
ma non era nascosto nel pollaio,
e non era nemmeno sotto il letto.

Sa fare delle smorfie straordinarie?
Sull'altalena soffre di vertigini?
Passerà tutto il suo tempo alle corse,
o strimpellando corde sbrindellate?
Avrà idee personali sul denaro?
E' un buon patriota o mica tanto?
Ne racconta di allegre, anche se spinte?
La verità, vi prego, sull'amore.

Quando viene, verrà senza avvisare,
proprio mentre mi sto frugando il naso?
Busserà la mattina alla mia porta,
o là sul bus mi pesterà un piede?
Accadrà come quando cambia il tempo?
Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
Darà una svolta a tutta la mia vita?
La verità, vi prego, sull'amore.

 

Wystan Hug Auden 

 
 
 

Post N° 142

Post n°142 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da Principessa782
 

C’era una volta una ragazza che domandò ad un ragazzo se voleva sposarsi con lei

Il ragazzo le rispose ‘NO!’ 

Da quel giorno, la ragazza visse felice per sempre, 

senza lavare, 

né cucinare, 

né stirare per nessuno, 

uscendo con le amiche 

e facendo l’amore con chi voleva, 

lavorando e spendendo i suoi soldi come voleva” 

Il problema è che fin da quando eravamo piccoline, nessuno ci ha mai raccontato questa fiaba!!!!! 

…CI HANNO FREGATO BEN BENE CON QUESTO C**** DI PRINCIPE AZZURRO… 

 
 
 

Post N° 141

Post n°141 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da Principessa782
 

HO VISTO

Il diavolo veste Prada ma anche Hermes, Fendi, Chanel, Dolce&Gabbana. « Con due b o con una ? » chiede candidamente Andy, neoassistente factotum della tirannica Miranda Priestley direttrice del RUNWAY, mentre dall’altro capo del telefono qualcuno riattacca bruscamente la cornetta; perché in certi ambienti e a certi livelli, l’oltraggio alla notorietà è un peccato mortale, un vero sacrilegio. L’ ultimo lavoro di David Frankel è un film intelligente e ben confezionato che fotografa con acume e ironia il mondo della moda e fa di splendidi abiti e accessori raffinati gli attori co-protagonisti. Risvegliando la vista. Solleticando la vanità di chi i bei vestiti li ama, li desidera e magari li agogna. Inconfessatamente e non senza un briciolo di invidia, perché come ha scritto Proust che ben conosceva l’arte della seduzione femminile, “nella vita della maggior parte delle donne, tutto, anche il dolore più grande, porta alla messa in prova di un abito nuovo”. Uno spettacolo di colori, una vera lezione di stile, un puro bagno di glamour che ridesta i sensi. Un festival di luci e atmosfere dorate tra le passerelle parigine e i lussuosi negozi di New York. Ma “ The Devil wears Prada” è molto di più di un film frivolo e patinato che racconta, non senza compiacimento, la parabola di una trasandata e ingenua ragazzona di provincia, un po’ anatroccolo, che sogna di scrivere sul New Yorker e che, sopportando intollerabili angherie, farà carriera nella più influente e prestigiosa rivista di moda americana, divenendo un bellissimo cigno, una quasi top-model. Fuori concorso alla 63a mostra del cinema di Venezia, Il Diavolo Veste Prada stigmatizza, con i toni della commedia brillante, il fascino del potere e le sue inesorabili leggi, ritraendo con scanzonata crudeltà imperatori e sudditi, vittime e carnefici. Mostrando con pungente ironia le logiche che governano il desiderio di potenza e l’esercizio delle sue perversioni e al tempo stesso le dinamiche che portano ad abbandonare le scarpe piatte per calzare vertiginosi tacchi a spillo firmati Manolo Blahnik. A dimagrire la taglia e a far ingrassare l’“io”. «Piccolo uomo, ego mastodontico» recita una battuta del film, a dimostrazione di come la legge del compenso si contraddica raramente. Una pellicola arguta in frivole vesti, che riesce ad universalizzare il mondo dell’alta moda, infernale paradiso (o paradisiaco inferno) ma non più di altri mondi professionali, offrendo un esempio di realismo, quasi un affresco di costume. E non importa se allo spettatore accade di anticipare la sceneggiatura, immaginando la sequenza successiva, perché una siffatta descrizione del potere e delle sue vittime anche quando non offre alla visione fotogrammi memorabili, comunque emoziona e quasi conforta il cuore. Fa sentire tutti sulla stessa barca: chi ha avviato una causa per mobbing e chi invece resiste in modo indomito e spesso cinico, perché la vita è questa, queste le regole del gioco (ovvero del lavoro in contesti professionalmente competitivi). Prendere o lasciare. Eppure questa favola apparentemente scontata che miscela topoi e moralistiche redenzioni, dispensando pillole di buon senso e massime che pretenderebbero di insegnare la vita, diverte e ha un finale sorprendente. In pochissime battute di rara incisività ed efficacia, offre allo spettatore avveduto la possibilità di un volo. Sovvertendo i codici della futilità, inquietando e “perturbando” oltre l’inverosimile. E impressiona che a compiere l’opera di disvelamento sia proprio lui, the Devil. Incapace di sopportare il possibile rifiuto della promozione e dell’ avanzamento di carriera da parte di Andy - all’ amor proprio non si addice il fallimento - nell’atto di dimostrarle fino a che punto la “possiede” e fino a che punto egli abbia già vinto (ha fatto di un tegamino una bellissima pentola) inciampa in un irrimediabile errore ( e non riesce a forgiare il coperchio). Cinque semplici parole: « hai scelto di andare avanti » sono più che sufficienti a ridestare il dramma dell’umana libertà. E in quest’ultimo dialogo tra la perfida Miranda e la vessata Andy, da consegnare alla memoria, c’è il nucleo e lo spessore del film. In fondo, sin dall’incipit, sapevamo che la ragazzona di provincia out of fashion, compiute le opportune metamorfosi, sarebbe ritornata tra le braccia del mai dimenticato fidanzatino. La favola lo esige. Ma le ragioni sentimentali sono un pretesto insufficiente per un così radicale cambiamento. Anche in un film che si rispetti. Perché in gioco vi sono ben altri richiami, anche quando le circostanze attenuanti, di cui ci si può sempre avvalere, ci spingeranno a credere che non avevamo scelta. E’ ciò che pensa Andy, più o meno sinceramente, fino a quando il diavolo, in abiti Prada, deposta l’astuzia del serpente, non certo per bontà, ma per eccesso di superbia, non pronuncia quelle cinque fatidiche parole. Ed è un piacere ascoltarle perché ci ricordano che la nostra libertà resta. Sempre. Indissolubilmente coniugata con la possibilità e la responsabilità della scelta. Questo il diavolo lo sa , ma non dovrebbe mai dirlo. A volte però, le parole gli sfuggono di bocca rendendo strette e impervie, per chi le “ascolta”, le porte dei terreni inferni. Una bella prova di regia per David Frankel che si è avvalso di ottime interpretazioni; da Stanley Tucci ad Anne Hathaway che nel ruolo di cenerentola redenta convince e incanta con i suoi occhioni neri, apparendo quasi perfetta per il remake di Colazione da Tiffany. Infine lei, Meryl Streep che alla Laguna avrebbe meritato più di un premio perché è riuscita a conferire ad una “parte fatta” una grazia “luciferina”. Travolgendo. Superando se stessa. La perfidia le si addice ancor più dell’aria languida e romantica e dei ruoli in cui il sentimento rischia di divenire zuccherino. Incanta Meryl, con una recitazione che è tutta nei movimenti delle labbra, nei cenni del capo, nell’angolazione e nell’inclinazione dello sguardo, nel registro vocale, nei toni sussurrati. Algida ma in fondo umana, regale ed altera anche quando mostra le sue vulnerabilità. Incredibilmente bella anche se il trucco non nasconde più le rughe e gli occhi rosso-pianto. Impeccabile nel congedarsi con “E’ tutto”. Indimenticabile nel dire “go” con la perfezione dei grandi. Sorride Meryl nell’andar via. Sorride Handy con in tasca un viatico di cinque parole (che potrebbero anche essere « tu lo hai già fatto »)… e con lei la “virtù bambina"

........Bellissimo!!! 

 
 
 

Post N° 140

Post n°140 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da Principessa782
 

Cio' che meno importa ad una donna e' che agli

uomini piaccia il suo vestito.

Lei lo indossa per le altre donne e l'invidia

di queste e' il consenso che piu' gradisce...



 
 
 

HUMAN NATURE

Post n°139 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 
 
 

Post N° 138

Post n°138 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da Principessa782
 

 

....Splendido Armani....

 
 
 

Remedios

Post n°137 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da Principessa782

Remedios, niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
y las manos llenas de perlas
el sol en tu frente y en la sonrisa
blanca orquidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero pequeña, chiquita, preciosa,
hermosa, piccola, piccola, piccola, piccola, pico, pico, pico..."
Tu historia, una vez, nos la contó,
dios, tu hermanito con su guitarra,
tú estabas dormida baja la luna,
tú estabas feliz, pequeña Remedios,
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermos, piccola, piccola, piccola,
piccola, pico, pico, pico..."
El sol en tu frente y en la sonrisa,
blanca orguidea, alma y paloma
y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios
espera que un día yo pueda decirte:
"te quiero, pequeña, chiquita, preciosa,
hermos, piccola, piccola, piccola,
piccola, pico, pico, pico..."

 
 
 

Post N° 136

Post n°136 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Principessa782
 

...voglio sprofondare e perdermi...
...farmi avvolgere dal buio e dal tepore del mio sonno finalmente tranquillo...

...Buonanotte...

 
 
 

IL PREZZO DEL CERVELLO

Post n°135 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Principessa782


In ospedale si trova un paziente gravemente malato. I familiari si riuniscono nella sala d'attesa e, alla fine, entra un medico stanco desolato:
  'Mi dispiace d'essere portatore di brutte notizie' disse guardando le facce preoccupate...
'L'unica speranza per il vostro familiare è un trapianto di cervello. E' qualcosa di sperimentale e rischioso, economicamente del tutto a vostre spese'.
I familiari restano seduti, ascoltando le gravi notizie. 
Alla fine, uno domanda: 'quanto costa un cervello?'  
 'Dipende', risponde il medico...
 '5.000 euro un cervello di un uomo; 200 euro uno didonna'. 
Un lungo momento di silenzio invade la stanza, mentre gli uomini presenti cercano di non ridere ed evitano di guardare le donne negli occhi, anche se qualcuno accenna un sorriso.
Infine, la curiosità fa domandare ad uno di loro: 
' Dottore, a che si deve la differenza di prezzo?'
Il medico, sorridendo a una domanda così innocente, risponde: 
'Quelli femminili costano meno perché sono gli unici
 ad essere stati usati, gli altri sono come nuovi.'.
 

COPIALO SUL BLOG DI UNA DONNA INTELLIGENTE
 CHE HA BISOGNO DI UN BUON SORRISO
 
E POI,  ANCHE DEGLI UOMINI CHE PENSI POSSANO
SOPPORTARLO.


Molti saluti a tutti gli uomini che hanno sorriso a metà del racconto!
 
E baci a tutte le donne che hanno sorriso alla fine!!!!!

 
 
 

Ricevuto da A mente aperta

Grazie!!!!!

La confessione è sempre debolezza.
L'anima solenne mantiene i propri segreti e riceve la punizione in silenzio.

Dorothea Lynde Dix



 

UN SOGNO NON REALIZZATO





 
 

immagine

immagine 
 

 
 

IL MIO OBIETTIVO

Qualsiasi cosa tu possa fare,
o sognare di poter fare,
incominciala.
Il coraggio ha in sé il genio,
il potere e la magia.
Inizia ora!



 

IMPOSSIBILE è solo una PAROLA
detta da piccoli uomini che trovano più facile
lasciare il mondo così com'è che TENTARE di CAMBIARLO. .
IMPOSSIBILE
non è un dato di fatto è UN OPINIONE. .
IMPOSSIBILE
non è una regola è UNA SCELTA. .
IMPOSSIBILE
non è una lotta, è UNA SFIDA. .
IMPOSSIBILE non è X tutti, IMPOSSIBILE non è X SEMPRE
IMPOSSIBILE IS NOTHING! 

immagine

 

LA BELLEZZA PER ME

Nicole Kidman












 



 

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te lo sei meritato,il premio blog brillante !!!!!!!!! un...
Inviato da: barracuda_e
il 18/07/2008 alle 14:57
 
 
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Perchè io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata
,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono colei che dà luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
                Rispettatemi sempre,
Poichè io sono la scandalosa e la magnifica
.


Inno a Iside, sec. III o IV (?),
ritrovato a Nag Hammadi





 
Your fairy is called Bracken Icedancer
She is a bone chilling bringer of justice for the vulnerable.
She lives where bracken and curling ferns grow.
She is only seen when the bees swarm and the crickets chirrup.
She dresses in leafy bracken-green. She has icy blue butterfly wings.
 

LE FATE

Quando il primo bambino rise, la sua risata si infranse in mille e mille piccoli pezzi, che si dispersero scintillando per tutto il mondo: così nacquero le fate.
( da "Peter Pan" di James M. Barrie )
 



 




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LE ROSE


 
 





 

 
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