Dita Von Teese
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Colazione Da Tiffany (1961)![]() Un romanzo di Truman Capote Trama del film COLAZIONE DA TIFFANY: Holly è una ragazza di New York, abituata al lusso e ad una vita di piena libertà. Paul è un giovane scrittore, mantenuto da una ricca signora. I due abitano nello stesso edificio e si innamorano ben presto l'uno dell'altro. Tuttavia Paul conserva i suoi antichi legami, mentre la giovane donna non si perita di accettare il denaro da un detenuto, che utilizza le visite dell'ignara Holly per trasmettere messaggi ai suoi emissari. Rinviato nel Texas il marito, già abbandonato, di Holly e respinta la matura amica di Paul, sembra che si preparino giorni migliori per i due giovani. Ma Holly decide di sposare un miliardario sudamericano: solo un'improvvisa imputazione di correo con il detenuto ingenuamente visitato fa sfumare le progettate nozze d'interesse, gettandola nella disperazione. La crisi è, tuttavia, salutare ed induce Holly, al fianco di Paul, ad intraprendere una nuova vita.
Il titolo di per se già racchiude il cuore del film: Tiffany è infatti il luogo che Holly/Hepburn sceglie di frequente per consumare la propria colazione; nonostante il suo carattere apparentemente espansivo, Holly è infatti intimamente spaventata dalle persone, poiché sa che la realtà può essere anche molto crudele. E allora va da Tiffany, dove, dice lei, “…in quel silenzio, quell’aria solenne, non può capitarti niente di brutto. Se io trovassi un posto a questo mondo che mi fa sentire come mi fa sentire Tiffany… comprerei i mobili e darei un nome al gatto”. Già… il gatto. Holly ha un gatto che chiama proprio “gatto”, perché come ancora lei dice “non ho il diritto di dargli un nome, in fondo non ci apparteniamo. È stato un incontro casuale”.
Holly è convinta di essere libera, ma sarà proprio Paul a rivelarle la verità: "Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio, e temi che qualcuno possa rinchiuderti in una gabbia, e sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale tu non uscirai, in qualunque parte del mondo cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa".
Indimenticabile infine la scena di Audrey Hepburn che canta Moon River sul davanzale della finestra: con questa canzone Henry Mancini vinse l'Oscar per la migliore colonna sonora. |