Creato da channelfy il 15/12/2008

Channelfy

Rosam cape, spinam cave.

 

« L'amore....Sting ......Desert Rose(... »

Colazione Da Tiffany (1961)

Post n°2514 pubblicato il 02 Novembre 2010 da channelfy
 

Un romanzo di Truman Capote
Trama del film COLAZIONE DA TIFFANY:
Holly è una ragazza di New York, abituata al lusso e ad una vita di piena libertà. Paul è un giovane scrittore, mantenuto da una ricca signora. I due abitano nello stesso edificio e si innamorano ben presto l'uno dell'altro. Tuttavia Paul conserva i suoi antichi legami, mentre la giovane donna non si perita di accettare il denaro da un detenuto, che utilizza le visite dell'ignara Holly per trasmettere messaggi ai suoi emissari. Rinviato nel Texas il marito, già abbandonato, di Holly e respinta la matura amica di Paul, sembra che si preparino giorni migliori per i due giovani. Ma Holly decide di sposare un miliardario sudamericano: solo un'improvvisa imputazione di correo con il detenuto ingenuamente visitato fa sfumare le progettate nozze d'interesse, gettandola nella disperazione. La crisi è, tuttavia, salutare ed induce Holly, al fianco di Paul, ad intraprendere una nuova vita.


Holly è un po' una bambina nel corpo di una donna e il suo appartamento è emblematico a questo proposito: le scarpe sparse per la casa e addirittura il telefono dentro la valigia.

La ragazza adora letteralmente una gioielleria molto famosa di New York, "Tiffany's", il suo rifugio, il luogo in cui stare bene quando le prendono le “paturnie”, quella “improvvisa paura di non si sa che”. La gioielleria, con il suo silenzio e la sua aria solenne, è un posto che la calma subito: qui non può accaderle niente di brutto. E come dimenticare l'immagine iniziale del film, in cui una Audrey Hepburn dallo stile inimitabile, sulle note di Moon River, scende dal taxi, mangia il suo cornetto e beve il suo caffè davanti alla vetrina piena di gioielli?

 

Il titolo di per se già racchiude il cuore del film: Tiffany è infatti il luogo che Holly/Hepburn sceglie di frequente per consumare la propria colazione; nonostante il suo carattere apparentemente espansivo, Holly è infatti intimamente spaventata dalle persone, poiché sa che la realtà può essere anche molto crudele. E allora va da Tiffany, dove, dice lei, “…in quel silenzio, quell’aria solenne, non può capitarti niente di brutto. Se io trovassi un posto a questo mondo che mi fa sentire come mi fa sentire Tiffany… comprerei i mobili e darei un nome al gatto”.

Già… il gatto. Holly ha un gatto che chiama proprio “gatto”, perché come ancora lei dice “non ho il diritto di dargli un nome, in fondo non ci apparteniamo. È stato un incontro casuale”.
Emerge fin da qui il nocciolo della questione: si può appartenere a qualcosa senza che questo diventi una limitazione della libertà? Con grande semplicità, il film prova a navigare in acque impegnative, perché riguardanti le questioni fondamentali dell’uomo: dove può trovare risposta il desiderio che ciascuno ha di felicità, di significato, dove e in cosa può trovare se stesso? In fondo Tiffany cos’è se non un luogo in cui tutto ti fa sentire bene…

 

 

 

Holly è convinta di essere libera, ma sarà proprio Paul a rivelarle la verità: "Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio, e temi che qualcuno possa rinchiuderti in una gabbia, e sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale tu non uscirai, in qualunque parte del mondo cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa".


 

Indimenticabile infine la scena di Audrey Hepburn che canta Moon River sul davanzale della finestra: con questa canzone Henry Mancini vinse l'Oscar per la migliore colonna sonora.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
Immagine correlata

 

AREA PERSONALE

 

 

 

Immagine correlataImmagine correlata

 

Immagine correlata

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963