Stagno

16 Febbraio 2008

Cazzo che giornata! Stasera è successo un casino, non è stata colpa tua, ma sei stato preso come capo espiatorio della situazione.

Stai male…

Prendi, ci molli tutti quanti e te ne vai nervosissimo…

Quando stai così è meglio lasciarti stare, in fondo siamo molto simili noi 2…

Cammino sola nella notte di una città che purtroppo non è la nostra. Non mi piace stare qui,l’aria è troppo pesante.

Ma la notte non mi spaventa. Respiro l’aria pungente e ascolto in silenzio il flusso dei miei pensieri.

Ripenso a ciò che è successo e a quello che la gente ha detto di te.

So bene quanto tu stia male… te l’ho letto negli occhi e poi lo sento dentro il tuo dolore… pulsa come fosse il mio…

Così, esattamente come avrei fatto io, cerchi la solitudine…

Probabilmente sei accucciato con una birra in mano e la testa china come per nasconderti, isolarti dal mondo mentre io sono qua che scrivo…

Non sei un Narciso come ti è stato detto… si fotta il mondo che di te non sa proprio una fava di niente!!!

Anche il tuo eclissarti di questa sera è stato male interpretato (e comunque mi chiedo perché ci si debba ostinare a trovare un perché per tutto)…

È vero, sai stare da solo, ami stare da solo specialmente quando qualcosa non torna e allora?

Questo significa solo che, esattamente come me, ti conosci e non temi di stare con te stesso… scannerizzi ogni evento, ogni pensiero, ogni sentimento che senti dentro… anche quelli più oscuri…

Credo che solo così si possa imparare a conoscere veramente noi stessi, ad amarci, ad accettare anche le nostre paure, le nostre debolezze e/o i nostri lati bui, questo non significa essere Narcisi, anzi è l’esatto contrario: se conosci te stesso, se ti rispetti, se accetti e, a volte, combatti, ciò che ti punge l’orgoglio o ti spaventa, allora si che sarai in grado di volere davvero bene, di rispettare, di amare le persone che ti circondano…e tutto questo era palesemente evidente negli occhi lucidi che ho incrociato mentre sbattevi la porta affondato nel cappotto…

Anch’io ho bisogno di solitudine in questo momento… proprio come te anche se per motivi diversi…

C’è stato un tempo in cui la temevo, la odiavo disperatamente, così come il silenzio… ma ero una persona ancora incompleta… il mio cerchio non era ancora chiuso…

Sento un braccio che mi cinge la vita…

Salto in aria…

Cazzo mi hai fatto morire di paura!!!

TU: “Ci avrei scommesso che ti avrei trovata qua”
IO: “Sono così prevedibile?”
TU: “No, semplicemente avrei scelto lo stesso posto per scrivere tranquillo…”

IO: “Va meglio?”
TU: “Adesso sì… mi sei mancata… mi manchi sempre troppo…”

La via è pressoché deserta deve essere davvero tardi ma comunque non ce ne importa molto di niente e di nessuno…

Parte un bacio lunghissimo, sembriamo 2 adolescenti sulla panchina di un giardino pubblico.

Non ho nemmeno idea di quanto siamo andati avanti così…

Ti voglio…

Mi vuoi…

Ti cerco…

Ti sbottono

lentamente il cappotto… come in un gioco interminabile… (dubito fortemente che soffrirai il freddo)

Infilo le mie mani sotto la tua felpa, sento i tuoi nervi tesi sciogliersi piano…

Mi sussurri qualcosa che non capisco…

Il problema è che non capisco più niente, non esiste più niente adesso… con te…

Sento le tue labbra su di me… dove piace a me… conosci il mio corpo come fosse il tuo…

È incredibile…

Non so nemmeno come ci siamo arrivati nella nostra stanza… occhi negli occhi…

I nostri corpi si muovono come in una danza ancestrale, dolce e violenta al contempo.

Giochiamo un gioco lento e bellissimo.

Ti spoglio con una lentezza esasperante… sento i tuoi brividi… mi piace e anche a te.

Mi stendo su di te… le mie mani sul tuo corpo… le mie labbra sulla tua pelle… i nostri corpi che si intrecciano e diventano uno solo… un connubio di carne e anima… 2 cuori che si fondono l’uno nell’altro…

Ti sento muoverti dentro di me… è un ballo sconnesso che mi fa impazzire.

D’improvviso mi afferri i polsi, mi ribalti…

Ti guardo incuriosita…

“adesso guido io!!!”

Sussurri, grida, silenzi…

Restiamo abbracciati per un tempo incalcolabile, fuori è già giorno.

Sento il tuo cuore riprendere il suo ritmo naturale.

Mi guardi a lungo come se dovessi dirmi qualcosa ma non trovassi le parole e poi…

Quelle parole che non riesco neanche a scrivere qui.. troppo intime, troppo vere.. stavolta non me la sento di condividerle con nessuno, neanche con Jane (so benissimo che capirà il perché)..

AND THE RADIO PLAYS: “QUELLO CHE SENTO” _CARMEN CONSOLI

14 Febbraio 2008

San Valentino…

Che giornata inutile (quasi più stupida del Capodanno)!!!

La città è farcita di cuoricini tipo il tacchino del giorno del ringraziamento nei film americani…

Mi viene da vomitare… che schifo!!!

Tu non sei qua ma non è questo il problema…

San Valentino non è una festa, a meno che uno non si chiami Valentino/a allora sì, è l’onomastico…

Mai idiozia più grande fu  inventata… come se ci fosse bisogno di una giornata particolare per dire/dimostrare ad una persona che le si vuole bene…

È l’ennesimo “inganno” di una società BORGHESE intrisa di consumismo che porta il “pueblo” a pagare un sacco di soldi per mangiare le medesime cose che a distanza di una settimana non solo costano un quarto, ma se ne può mangiare il doppio, per arricchire le tasche dei mastri cioccolatai, dei negozianti di giocattoli e affini (odio sti inutili pupazzi acchiappapolvere pieni di cuori…) e, per i più “fortunate/i, dei gioiellieri… che tristezza!!!

Pensare che ho conosciuto gente così disperata da desiderare di passare questa giornata con qualcuno, non importava tanto con chi, l’importante era non star soli… (non è per essere la solita strega, ma se uno è ridotto così forse forse lo merita di star solo, no?)

Non ho mai festeggiato questo giorno… non ne ho mai capito il senso…

MAI, nemmeno quando stavo con qualcuno… nemmeno adesso che ci sei tu e la consapevolezza che per te è esattamente la stessa cosa mi piace un sacco.

Il tempo mi ha insegnato che non servono gesti eclatanti per dimostrare i propri sentimenti e che molto, troppo spesso anche le parole sono inutili… verba volant dicevano i latini… e non è che avessero proprio torto…

Se ripenso alle stronzate che mi sono state dette… una volta mi sono pure sentita dire “vorrei farci un figlio con te”… ovviamente senza la minima cognizione di causa…

Ma il tempo passa, affonda i dolori o pseudo-tali e giudica.

E ora ci sei tu, che eviti, grazie a un dio qualsiasi, di farmi impennare vertiginosamente la curva glicemica con le solite parole vuote, che non mi riempi di regali inutili e senza valore fatti il più delle volte per colmare delle carenze, che non mi fai i trillini col cellulare per essere richiamato (è d’obbligo ribadire il concetto che NON SONO Gesù Cristo e non posso resuscitare nessun LAZZARO di turno… e me ne vengono in mente almeno un paio che ci sono stati nell’altra vita…)

Tu, coi i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, le tue carezze che mi dicono così tanto…

Tu che sai regalarmi le emozioni che per tutta la vita ho sognato di vivere e che hai saputo curare le mie ferite e scacciare tutti i miei fantasmi anche quelli più oscuri…

Tu che hai saputo regalarmi le mie prime notti DAVVERO serene…

Tu che mi chiami alle ore più improbabili e che riesci sempre a stupirmi coi tuoi messaggi…

Quello di stamattina è davvero assurdo:

Tu: “Felice Anno Nuovo.. e speriamo che sia meglio di quello precedente!! Ricordati di buttare le cose vecchie!”

Io: “Già fatto!”

Stavo per cadere dalla sedia, infatti ti ho telefonato. Non ne potevamo più! Solo tu puoi mandarmi ‘sti messaggi.. vorrei sapere da chi ti rifornisci! Che cazzo ti fumi il bicarbonato?!? E con questi “ilari” pensieri in testa, ancora una volta tornando alla mia vera età (per i blasfemi, io ho 16 ANNI!!), sono stata in giro a coglionare tutto il giorno con Jane.. abbiamo letteralmente preso per il c. tutte le coppiette che tubavano! So bene che saresti fiero di noi.. la prossima volta magari ti unisci, tanto l’età è la stessa!!

E per finire ti regalo una vera canzone d’ammmoreee!!

AND THE RADIO PLAYS: "BONA" _ CHECCO ZALONE

13 Febbraio 2008

Ke sklero!!!
Il lavoro mi sta consumando in questi giorni,la preside mi sta dietro manco avessi bisogno di un cane! Quando esco da quella scuola e attacco il lettore è incredibile come riesco a dimenticarmi di tutto e di tutti…

Stasera si sta finalmente insieme.. ci sarà anche Jane (per la verità avete organizzato tutto voi 2.. ogni tanto mi spaventate per quanto siete in sintonia!)

Appuntamento alle 7 sotto casa tua. Hai lasciato carta bianca a J per decidere dove andare e lei ha optato per il Lab.. dice che le piacciono tanto le pareti colorate di quel posto e poi ci sono un sacco di cose buone da mangiare!!!
Anche tu sembri a tuo agio tra queste mura.. già mura.. peccato che non ci sia posto per sedersi e ci tocchi andare fuori!! Mentre Jane ci comunica la TERIBBBBILE notizia, incrocio il tuo sguardo già sofferente e mi accorgo di quanto tu sia irresistibile quando fai il bambino…
Anche se stai morendo di freddo, mi chiedi se voglio il tuo berretto, ma rifiuto perché temo che la tua testolina possa subire gravi danni!
Stasera la NOSTRA città è più fredda del solito.. ma quasi non me ne accorgo o forse non me ne importa...
Sembra stupido, ma non vorrei essere da nessuna altra parte, se non qui con voi due.

Dopo aver mangiato tipo bovini (quando sto bene mangio sempre come una mukka… uff…)ci dirigiamo verso la tua piccola dimora.. avete pensato di guardare un film e coglionare un po’.
SLIDING DOORS: ottima scelta! È uno dei film che amo di più e tu lo sai… lo abbiamo guardato assieme più di una volta in quella TRAGGGGICA settimana piena di LIVIDI AMNIOTICI… e poi… bè… il resto già lo sai ma forse un giorno riuscirò a scrivere di quella sera… della NOSTRA SERA…
Sembriamo una piccola famigliola, così lontana dal resto del mondo.. io e te intrecciati sul divano e Jane svaccata sul tuo puff (chissà poi se si scrive così…)  con la gatta che le fa compagnia!

Mentre preparo un po’ di the per tutti, sento le vostre voci confondersi con piccoli suoni…
una chitarra?
chissà cosa starete combinando….
Quando torno in salotto, vorrei poter fermare con un istantanea quello che vedo…
Quella bestiolina di Jane sta tenendo un po’ goffamente la tua chitarra, mentre tu le spieghi come deve mettere le mani.. se non sapessi che non sei interessato, penserei che stai cercando in tutti i modi di fare colpo su di lei!

Forse in fondo vuoi fare colpo ANCHE su di lei, conquistare la sua fiducia e dimostrarle quanto vali. E sicuramente lei non aspetta altro..
Ti ha sempre difeso a spada tratta, anche quando non ti conosceva bene!
Mi ricordo tutte quelle volte che mi diceva quanto le tue parole fossero vere e sincere per lei.. e io non capivo fino in fondo cosa intendesse.. ma ora ho te. Ora so cosa vuol dire averti accanto e forse per la prima volta riesco a sentirle davvero.

Dopo qualche istante, la mia siamesina si accorge della mia presenza e, come un bambino colto sul fatto mentre sta rubando una caramella, arrossisce e mi sorride.. era da tanto tempo che non la vedevo così felice!
E tu sai benissimo quanto è importante quello che stai facendo per lei… tant’ è vero che cogli di sorpresa entrambe quando ti proponi come insegnante privato!! Dici che impara in fretta e le serve solo un po’ di pratica.. inutile dire che la reazione della diretta interessata è più che festosa: ti abbraccia tutta contenta e poi corre ad abbracciare pure me, mentre tu te ne stai tutto soddisfatto a guardarci.. sorridi pure tu… mi rendo conto che agli occhi del mondo possiamo apparire un po’ matte ma questo ci piace e va bene così!!!

Ad un’ora improbabile (tanto ormai è normale) riaccompagnamo Jane a casa, per poi tornare in quello che è diventato il nostro rifugio.. stasera non ho proprio voglia di dormire (strano vero? Da quando ti conosco se dormo 4 ore per notte è un lusso) e anche tu… partono una serie di sguardi complici…

Mentre ci perdiamo l’uno nell’altra  mi arriva un sms che leggerò solo domani..

Da Jane: se te lo lasci scappare ti uccido con le mie mani! Vi voglio bene!

AND THE RADIO PLAYS: "MELLOW MOOD_ BOB MARLEY

12 Febbraio 2008

Martedì sera…

Tu sei qua…

Io sono qua…

Che scazzo non essere assieme ma domani a scuola mi aspetta una giornata di fuoco, devo sostituire Giovanna e la sveglia è a un orario davvero improbabile e poi ho questa maledettissima congiuntivite…

Sorrido pensando che eri già in paranoia quando hai visto lo stato dei miei occhi (sembravo il panda che ho sul pigiama nero… quello che ti piace tanto… anche a me piace tanto quando me lo sfili piano piano…) volevi quasi portarmi all’oftalmico…
Non sarai un po’ troppo premuroso?
Sono intenta in faccende serie tipo maledire il ministero della pubblica istruzione che continua a far studiare cose non dico inutili ma noiosissime agli studenti senza pensare alla fatica che dobbiamo fare noi novelle prof per ficcargliele in testa…
“Piogge sul cuore, sezioni di un attimo, flusso, derive, parole e tutto si perderà”
La suoneria del cellulare super tecnologico che tu e jane mi avete regalato dopo che il mio è morto indegnamente cadendomi dal treno…

Uff… chiamata inutile… speravo fossi tu ma è un po’ presto…

Non rispondo e mi immergo nuovamente nelle mie faccende, o almeno ci provo…

Ripenso al putiferio che hai fatto per quel messaggio…

Non oso pensare se fossi stato presente alla telefonata…

Minimo avresti risposto (quando vuoi la memoria ce l’hai cazzo… non lo so nemmeno io a memoria quel numero…)

Quando lo racconterò a Jane ci scasseremo dal ridere.

Davvero non capisco cosa temi…il fantasma di un’altra vita?

Sei dolcissimo quando tenti di nascondere le tue insicurezze…

Credo eviterò di dirti della chiamata anche se sono sicura che ti basterebbe guardarmi negli occhi per capire tutto ciò che c’è da capire…

È strano avvertire a pelle la tua paura del distacco… il battito del mio cuore accelera incredibilmente…

Io sono molto più brava di te a camuffare ciò che sento ma per me è lo stesso…

Telefono…

Finalmente sei tu…

Mi perdo nel suono della tua voce…

Buona notte “Vita mia”.

AND THE RADIO PLAYS: “DORMI” _ SUBSONICA

10 Febbraio 2008

Domenica.
Per me è sempre stata una giornata vuota, ma grazie a quest’onda di energia che hai portato dentro di me, riesco a darle un senso.
A pranzo non apri bocca…
non so che cos’hai e un po’ mi spaventi.. tra i 2 il più loquace sei sempre tu,perciò non so davvero come prenderti! Noto che pure gli altri si limitano a rivolgerti la parola per cazzate tipo “passami il sale”.. sicuramente ti conoscono meglio e preferiscono non indagare.
Io però non resisto e quando restiamo soli infrango prepotentemente il tuo muro di silenzio:
se solo avessi immaginato la tua reazione,avrei caldamente evitato di fare la qualsiasi.
Sei così incazzato da non darmi il tempo di aprire bocca e tutto per un messaggio INUTILE!!!
Credo che ciò che ti abbia dato più fastidio sia stato il pensiero che questo potesse darmi un motivo per tornare sui miei passi…

Ti lascio fare… è meglio se ti sfoghi…

Poi ti abbraccio quasi di prepotenza…

Piano piano ti lasci andare e ciò che resta di questa giornata NON PIU’ VUOTA è solo l’ondeggiare delle lenzuola e il calore dei nostri corpi.

TU: “Non andare via”
IO: “Non ci penso proprio”

Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa!!!

AND THE RADIO PLAYS: "ONE" _ U2