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Sfatato il mito: il sesso prima delle gare non toglie energie!
Post n°7 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da kamasutra2012
Federica Pellegrini, campionessa nei 200 metri stile libero alle Olimpiadi di Pechino del 2008, ha sempre affermato che il sesso prima delle gare, per lei, non è mai stato un tabù. E il tiratore australiano Russell Mark, sei volte campione olimpico, ha apertamente fatto sapere che, nel corso delle Olimpiadi di Londra 2012, di notte sarebbe scappato dalla sua stanza per andare a «trovare» la moglie e collega Lauryne se l'organizzazione non avesse provveduto a metterli in stanza insieme (inizialmente erano stati sistemati in due camere separate). E c'è da scommettere che Mark e Pellegrini non siano gli unici, tra gli atleti, a pensare che il sesso prima delle gare non pregiudichi la prestazione atletica. Anche se poi, di fatto, sono diversi gli allenatori che preferiscono tenere mogli e mariti lontani prima delle competizioni.
Eppure secondo la comunità scientifica non sussisterebbe alcuna motivazione per proibire il sesso prima delle gare: gli studiosi canadesi della McGill University, per esempio, già in uno studio pubblicato diversi anni fa sul Clinical Journal of Sport Medicine avevano incrociato i dati raccolti da diversi studi scientifici condotti sull'argomento, giungendo al verdetto finale: né la forza, né la resistenza muscolare, né la forza di presa, né l'equilibrio degli atleti risultano negativamente influenzati dall'attività sessuale della notte precedente. Quanto all'aspetto puramente muscolare, uno degli studi presi in considerazione dai ricercatori canadesi ha visto coinvolti 14 atleti di sesso maschile di cui sono stati misurati lo sforzo massimo e la forza di presa la mattina dopo un rapporto sessuale, e poi dopo 6 giorni di astinenza totale, riscontrando nessuna differenza nei risultati ottenuti. Un'altra ricerca della Colorado State University ha rilevato che, in un gruppo di uomini di età compresa tra i 18 e i 45 anni, il sesso sembra non fare alcuna differenza nelle prove di equilibrio, di forza nelle prese, nei tempi di reazione e nella potenza aerobica. Un terzo studio ha poi riscontrato che il sesso delle 12 ore prima non alterava i parametri di massima potenza aerobica e della pressione sanguigna nei soggetti esaminati. Mentre nessun problema sembrerebbe derivare dal punto di vista della prestanza fisica, nessuno studio, spiegano i ricercatori, ha però indagato l'impatto dell'atto sessuale sull'aspetto psicologico. Un ambito, spiegano, che andrebbe ulteriormente indagato. Come ha spiegato Ian Shrier, primo autore dello studio, «chi sostiene che il sesso possa nuocere alle prestazioni sportive è convinto che ciò possa accadere perché diminuisce la concentrazione, la tensione o l'aggressività. Ma non ci sono studi che hanno esaminato questi parametri».
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