che ci faccio qui?

Aborto e amore

Oggi sono stata ad un funerale,l'ennesimo.
Giuro,o almeno cercherò ,di non toccare più per un po' questo argomento.
E' morto un ragazzo,o meglio un bambino ,della mia età.
Ora si dà il caso che io da un pezzo non abbia più l'età di una ragazza.
Era nato così.
Gravidanza difficile,mi raccontava ogni volta la mamma.Allora non esistevano le ecografie.
Minacce d'aborto,ma poi era nato,con tanti problemi.
Nel portafogli portava sempre una foto in bianco e nero del suo figlio prediletto.
E ripeteva ogni volta,ecco,questo è mio figlio.
Una donna ruvida,tutta d'un pezzo,a tratti cinica,ma più che cinica,sobria.
Una volta,e solo quella,mi disse:ma perchè Giuliano Ferrara ha fatto quella lista?
Era al tempo in cui Giulianone,dopo aver fatto più volte abortire la moglie,si era candidato a capo di un  sedicente movimento per la vita poi sconfessato dalla first Lady Veronica Lario,la quale scrisse pubblicamente di aver ricorso all'aborto terapeutico anni prima.
Detta da una donna che insieme al marito e agli altri due figli ha portato per 45 anni la croce del dolore di un essere umano così sofferente,non è una semplice domanda.
Il dolore più grande è stato accompagnarlo per l'ultima volta attraverso il bel giardino.
Un giardino rigoglioso a Dicembre.Un lungo pergolato di glicini.Un boschetto di azalee.Felci,piante di vetro,begonie,pini maestosi.E un uliveto digradante verso il basso.
Quando il papà,stravolto dal dolore ha guardato il giardino ,ha capito che non l'avrebbe più visto giocare lì fuori.
E una pioggia fredda ha cominciato a cadere.
La prima pioggia dell'inverno vero.