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XXVI DOMENICA

Post n°1361 pubblicato il 25 Settembre 2011 da chepazzaidea
 

XXVI   DOMENICA

 

 

 

 

Gesù,  con le Sua parabola, ci dice che contano i fatti e non le “chiacchiere”.

Il profeta Ezechiele nella prima lettura (18,26-28) ci dice: “Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà”.

San Paolo, nella seconda lettura ai Filippési (2, 3-11) ci scrive: “Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.

Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.

Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è il Signore!”, a gloria di Dio Padre”.

Non voglio giudicare, ma quante persone che si ritengono di Dio non fanno i “fatti”! Non aiutano i deboli! Non tendono le mani agli orfani! Amano salire sempre più in alto nella scala sociale gloriandosi del loro arrivo! Credono di essere così vicino a Dio che la loro perfezione è imparagonabile e si permettono di mettere in dubbio la buona fede del fratello che incontrano e di dare giudizi negativi sulle persone cadute nella trappola del peccato visibile!

Non pecchiamo di vanagloria!... Sia l’umiltà il nostro abito, e la dignità, di cui ci riveste Dio, il nostro distintivo! Sia la nostra mano tesa ad aiutare chi cade per farlo rialzare! Sia la nostra parola la Parola di Dio!

Gesù è in ognuno di noi, ci ama, ci vede, ci sostiene, cerchiamo di rallegrarlo con le nostre azioni e lavoriamo nella Sua vigna con gioia, con amore, in comunione, proprio quella comunione che Egli ha con il Padre e che elargisce alle Sue membra!

 

 

 

 

 

 

 

Buona   domenica

 

 

 
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