Vita Verità Via

Ogni "canale" di comunicazione, in questi giorni,  parla della Chiesa e dei suoi ministri... il mondo ha bisogno di amore, ma  molti sono sordi  e seminano sempre sementi avariati... forse ci manca una regola di vita.

San Francesco diede ai suoi araldi la Regola... vivere in conformità della Regola è vivere per Dio. Cosa c'è di difficile nel vivere per Dio? Eppure è così semplice! Chi è santo si santifichi di più, dice S. Giovanni. Tutti viviamo in un mondo di disordine sociale e spirituale, ma anche in un mondo così deve prevalere il rispetto, la docilità, l'amore. Da poco abbiamo rivissuto la Passione di Cristo, Giuda lo tradì proprio il giovedì che è stato istituito il sacerdozio, ma gli altri no. Si, è vero, siamo dei demeriti peccatori, siamo in un rilassamento progressivo e questo non va bene né nella famiglia e né in una comunità, ma insistere nei peccati che ci allontanano da Dio crea un disordine spirituale che non dona certamente né pace all'uomo e né il bene alla sua anima. I sacerdoti, in virtù del loro ministero e della missione che loro incombe di santificare le anime, sono obbligati a una santità interiore più perfetta di quella dei semplici religiosi non elevati al sacerdozio o dei laici come lo siamo noi. Tutti i Pontefici hanno sempre insistito tanto sulla necessità della santità del sacerdote, anche il nostro Papa Benedetto XVI ha voluto un anno dedicato al sacerdote, proprio perché sentiva la necessità di dedicare un anno di preghiere per i suoi confratelli.

Il Sacerdote è il dono più grande fatto da Gesù nell'Ultima Cena con i Suoi Apostoli, infatti è proprio in quell' occasione che Gesù dà loro quel comandamento nuovo che consiste nell'amare i fratelli come li ha amati lui, cioè fino all'intera immolazione. Se qualche sacerdote non lo fa che colpa hanno coloro che lo fanno?

Un augurio al nostro 

Papa Benedetto XVI

per il suo Compleanno.