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S. Francesco di Sales

Post n°1269 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da chepazzaidea
 

“L’amico fedele è un balsamo di vita e d’immortalità; coloro che temono Dio, lo trovano. Queste parole divine si riferiscono, in primo luogo, come puoi notare, all’immortalità, per camminare verso la quale è necessario, prima di tutto, avere un amico fedele che diriga le nostre azioni con le sue esortazioni e i suoi consigli; ci eviterà così i tranelli e gli inganni del nemico; sarà per noi un tesoro di sapienza nelle afflizioni, nelle tristezze e nelle cadute; sarà il balsamo per alleviare e consolare i nostri cuori nelle malattie spirituali; ci proteggerà dal male e ci renderà stabili nel bene; e se dovesse colpirci qualche infermità, impedirà che diventi mortale e ci farà guarire.”

(S. Francesco di Sales,  Intr. alla vita devota)

 

S. Francesco di Sales, appoggiandosi su molti rappresentanti della scuola benedettina e domenicana e confidando negli aiuti che ci offre la natura rigenerata, dà la precedenza all’amor di Dio per farci accettare e praticar meglio il sacrificio; ma non esclude quest’ultimo, chiede anzi alla sua Filotea molto spirito di rinunzia e di sacrificio; lo fa però con molto riguardo e con molta dolcezza nella forma per meglio arrivare al suo scopo. Il che appare fin dal primo capitolo dell’ Introduzione alla vita devota: “La vera e viva devozione presuppone l’amor di Dio, anzi non è altro in se che un vero amor di Dio… E appunto perché la devozione sta in un certo grado di eccellente, carità, non solo ci rende pronti, attivi, diligenti nell’osservanza di tutti i comandamenti di Dio, ma ci stimola pure a fare con prontezza ed affetto quante più buone opere possiamo, benché non siano in alcun modo comandate ma solamente consigliate o ispirate”. Ora osservare i comandamenti, seguire i consigli e le ispirazioni della grazia, è certamente un praticare un alto grado di mortificazione. Del resto il Santo chiede a Filotea che cominci a mondarsi non solo dai peccati mortali ma anche da quelli veniali, dall’affetto alle cose inutili e pericolose e dalle cattive inclinazioni. E quando tratta delle virtù, non ne dimena la parte penosa; vuole soltanto che tutto sia condito coll’amor di Dio e del prossimo.

 
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