Creato da: chepazzaidea il 24/08/2005
.....perchè tutti imparino ad amare e soffrire.
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Post n°1054 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da chepazzaidea
“Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”… Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: “Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri”. (Mc 10, 17-21) L’uomo deve staccarsi totalmente dal materiale se vuole “in eredità la vita eterna”… Chi è quell’uomo che rinuncia alla ricchezza, al potere, agli onori, per seguire Cristo? Certamente è un uomo che ama infinitamente Gesù. Se facciamo di quel materiale terreno la fonte di attrazione, non potremo seguire Gesù. Gesù si segue con la sapienza del cuore ed è necessario che esso sia libero da altri desideri. I santi e gli amici di Gesù Cristo servivano il Signore nella fame e nella sete; nel freddo e nella nudità, nel lavoro e nella fatica; nelle veglie e nei digiuni; nelle preghiere e nelle meditazioni sante, nelle persecuzioni ed in molti obbrobri. Quante tribolazioni soffrirono gli Apostoli, i Martiri, e tutti gli altri che vollero seguire gli esempi di Gesù! Oh che vita austera e mortificata condussero i santi Padri nell’eremo! Che lunghe e gravi tentazioni sostennero! Quanto spesso furono vessati dal demonio! Quante frequenti e fervide preghiere hanno offerto a Dio! Quante rigide astinenze hanno fatto! Che guerra terribile dovettero sostenere per domare i vizi! Ma quanto pura e retta intenzione li unì sempre a Dio. Durante il giorno lavoravano e le notti le passavano in continua preghiera. Spendevano bene tutto il tempo… e per la gran dolcezza che provavano nella contemplazione, dimenticavano persino il necessario nutrimento per il corpo. Rinunziavano a tutte le ricchezze, dignità, onori, amici e parenti; nulla del mondo bramavano, prendevano solo il puro necessario per vivere. Erano quindi poveri delle cose terrene, ma molto ricchi nella grazia e nelle virtù. Consideravano se stessi come un nulla, e disprezzati dal mondo, ma erano preziosi e cari agli occhi di Dio. Stavano nella vera umiltà, vivevano nella semplice obbedienza, camminavano nella carità e nella pazienza, e perciò progredivano ogni giorno nello spirito, acquistando grande grazia presso Dio. Gli esempi da loro lasciati, attestano ancora oggi che essi furono uomini santi e perfetti, e che combattendo valorosamente si posero il mondo sotto i piedi. Imitiamo questi uomini, ci scrolleremo di dosso tanto torpore e cammineremo finalmente nella gioia e nella sapienza, quella sapienza che conduce a Cristo… al nostro Signore.
“Voglia Iddio che tu non t’addormenti nella via della virtù, dopo che hai veduto sì spesso tanti esempi di anime divote”.
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