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Il gioco degli scacchi e' l'arte della battaglia per la vittoriosa battaglia dell'arte. (Savielly Tartakower)
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Post n°8 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da Falken_01F
CAPITOLO 5 Incontri
ary si svegliò e scese dal letto. “Strano” pensò assonnato “Non mi sono svegliato di soprassalto” si infilò le ciabatte e seguì il percorso tra le montagne di robacce sparse a terra. Scese di sotto e si preparò la colazione, la solita tazza di latte con i cereali. Finì di mangiare e lo annunciò al mondo con un sonoro rutto, poi si incamminò verso il bagno accese il caldobagno al massimo e attese che il piccolo ambiente ricoperto di mattonelle bianche si scaldasse; quando la temperatura raggiunse un livello ottimale Gary si spogliò ed entrò nella doccia. Si lavò per bene e si fece due shampi. Uscì dalla doccia seguito da alcune nuvolette di vapore. Indossò l’accappatoio e rimase nel bagno alcuni minuti aspettando di essere asciutto, ne approfittò per riflettere sugli strani sogni che aveva fatto negli ultimi giorni, dall’inquietante spiaggia Nera contornata dal cielo Bianco alla Torre nel deserto passando per quello che aveva detto Maggie sempre sulla spiaggia Nera. Gary guardò l’ora: solo le 8:54; “Mi sono svegliato veramente presto” pensò sbadigliando. Il caldo del bagno gli provocò una sonnolenza notevole e Gary non aveva certamente voglia di domare il sonno. Si limitò a rimaner seduto sulla tavoletta del cesso aspettando di essere asciutto. Era strano si sentiva veramente strano, come se la doccia non lo avesse rinvigorito, anzi. Cercò di destarsi un po’ preoccupato, ma il suo corpo non rispose. Chiuse le palpebre. Non sognò, solo il sibilo, il lampo Saltò sul water. Si guardò in torno, non era nel bagno di casa sua. Stupito si alzò dal water e cominciò a camminare verso la porta, appoggiò la mano sulla maniglia titubante, chiedendosi dove fosse. Aprì la porta di scatto, la quale sbatté contro qualcosa a circa metà della sua corsa, un tonfo «Ahio!» Gary uscì dal bagno per vedere chi avesse colpito con la porta, e con sua grande sorpresa Maggie Briggs se ne stava seduta a terra massaggiandosi la fronte, alzò lo sguardo, ed incontrò quello di Gary «Tu che cosa fai in casa mia?!?» *** L’uomo si guardò in torno boccheggiando. Attraversò la strada e svoltò a destra, iniziò a correre, aveva un brutto presentimento. Corse più velocemente respirando velocemente. Udì un sibilo che proveniva dall’alto, ad passo dell’Uomo il sibilo era sempre più forte. Ben presto divenne un rombo leggero. L’Uomo si fermò, alzò sguardo al cielo «Si parte» Riprese a correre. Magie si rialzò dal pavimento massaggiandosi la fronte. Squadrò Gary poi gli domandò ancora «Che ci fai in casa mia?!?» Gary non rispose ma si limitò a sgranare gli occhi; aprì e richiuse la bocca varie volte per parlare, ma dalla bocca non uscì una sola parola. La ragazza rimase ferma immobile, poi scattò: con un movimento fulmineo fece perdere l’equilibrio a Gary, si caricò e spostò di peso il ragazzo mandandolo a sbattere contro il muro del corridoio ad alcuni centimetri dalla porta del gabinetto. Maggie gli puntò l’indice in faccia sprezzante «Sono bravina nell’autodifesa…non ti muovere…te lo consiglio vivamente» «Adesso dimmi che ci fai in casa mia in accappatoio! Anche se un’idea ce l’ho già…» «No! Non è come pensi…io» disse Gary a fatica«Aspetta…lo senti anche tu?» «Ehi tu non cercare di cambiare discorso… Voglio sapere COSA FAI IN CAS…» Con un fragore assordante di legno spezzato il soggiorno di casa Briggs fu distrutto e ridotto in frantumi. Dal corridoio i due ragazzi non videro bene la scena, ma l’ala dell’aereo privato tranciò via il soggiorno a gran parte delle case nella via dove abitava Maggie, prima di piantarsi in un’abitazione una decina di numeri civici più avanti. |
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Ci sono molti scacchi, ma un solo matto. (Proverbio russo)
Noi non siamo che pedine degli scacchi, che son facili a muoversi proprio come il Grande Giocatore di scacchi ordina. Egli ci muove sulla scacchiera della vita avanti e indietro e poi in scatole di Morte ci rinchiude di nuovo. (Oman Khayyam)
Il destino ha giocato con l'uomo, e l'uomo gioca a scacchi. (Leonid Stein)
Il gioco degli scacchi e' un insieme di mosse sbagliate. (Andy Soltis)