Creato da chica130 il 06/07/2008 |
Nel mio mare, io mi considero tra quelli che nuotano. Ho rischiato più volte di annegare, ma per fortuna ho un'ottima resistenza in apnea . Nel mio mare, mi è capitato talvota di incrociare una scialuppa di salvataggio che si è mostrata essere solo un miraggio. Nel mio mare il sapore salato dell'acqua si confonde con quello delle mie lacrime, i pesci matengono i miei segreti più nascosti, le onde portano via i brutti ricordi dalla mia mente e il Sole mi riscalda il cuore al posto dell'amore. Nel mio mare continuo a nuotare .............
IL MISNTROPO.....MOLIÈRE
amore è essere liberi di essere se stessi......è accettarsi,accettare l'altro e sapere di essere accettati per come si è.......è libertà di essere ,con la certezza che i propi difetti siano amati più dei propi pregi ......ma è difficile perchè per ricevere ciò bisogna prima saperlo dare ........e siamo tutti troppo egoisti e insicuri
Vivere pienamente ogni attimo ti lascia un segno...avere sulla pelle i segni di tutti gli attimi vissuti, lascia meno spazio a quelli che sogni di vivere domani .......
(Voglioriprovarci)
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Insieme contro la violenza sulle donne....
La donna è uscita dalla costola dell'uomo, non dai piedi, per essere pestata,
né dalla testa, per essere superiore, ma dal fianco, per essere uguale...
un pò più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore
per essere Amata.
25 novembre: Giornata contro la violenza sulle donne
PER DIRE :
La violenza domestica:
È la forma di violenza sulle donne più diffusa nel mondo. Donne di ogni classe sociale, razza, religione ed età subiscono terribili abusi da parte degli uomini con i quali condividono le loro vite. La violenza domestica rappresenta una violazione del diritto delle donne all'integrità fisica e psicologica e si manifesta in varie forme: abusi fisici e psicologici, atti di violenza o tortura, stupro coniugale, incesto, matrimoni forzati o prematuri, crimini d’onore.
Almeno il 20% delle donne, a livello mondiale, ha subito abusi fisici e violenze sessuali.
Donne e ragazze di ogni età vengono aggredite per motivi d’onore in paesi di ogni parte del mondo.I "crimini d'onore" includono la tortura, lo sfregio permanente del viso con acido, l'omicidio. Si registrano numerosi casi in paesi del Medio Oriente, dell’Asia meridionale e dell’America Latina. Stimare il fenomeno è tuttavia molto difficile poiché la maggior parte dei casi non vengono denunciati, sia per paura di ritorsioni, sia perché spesso le autorità tollerano o addirittura giustificano questi atti criminali. Nel 1999 in Pakistan più di 1.000 donne sono state vittime di "crimini d’onore", culminati in molti casi nell’omicidio.
Donne comprate e vendute
Il traffico di esseri umani è la terza più grande fonte di profitto del crimine organizzato internazionale, dopo la droga e le armi, con un guadagno annuale di miliardi di dollari. Le donne vittime della tratta, avviate al mercato della prostituzione sarebbero, nella sola Europa occidentale, 500.000. Per combattere questa forma di violenza è necessario individuare e punire i responsabili, colpire le organizzazioni criminali internazionali, proteggere le donne in quanto vittime e testimoni, intraprendere adeguati programmi di formazione del personale statale, predisporre luoghi di accoglienza per le vittime della tratta, fornire loro assistenza legale, psicologica e medica e garantire a chiunque la possibilità di inoltrare richiesta di asilo.
Le mutilazioni genitali femminili
Le mutilazioni genitali femminili sono una delle più sistematiche e diffuse violazioni dei diritti umani alla quali sono sottoposte le donne nel mondo. Secondo stime delle Nazioni Unite, circa 120 milioni di ragazze sono vittime ogni anno di tali pratiche. In molti paesi africani questa forma di violenza colpisce la stragrande maggioranza delle donne, ma essa viene praticata anche in alcune zone della penisola arabica e dell'Indonesia ed è diffusa all'interno delle comunità immigrate in Europa, America e Oceania. Innumerevoli donne muoiono ogni anno a causa di queste pratiche.
Abusi nei conflitti armati
Nelle situazioni di guerra e di conflitto interno le donne sono esposte, come e più di altre categorie di persone, a sistematiche violazioni dei loro diritti.
La violenza sulle donne non è un evento accidentale della guerra, è un’arma bellica usata per molteplici propositi: spargere terrore, destabilizzare la società e annientarne la resistenza, premiare i soldati, estorcere informazioni.
Torture in detenzione
Sono stati denunciati innumerevoli casi di tortura o trattamento crudele nei confronti di donne in stato di detenzione da parte di ufficiali di polizia, guardie carcerarie, soldati e altri rappresentanti delle istituzioni. Vengono picchiate, sottoposte a elettroshock, esecuzioni simulate e minacce di morte, privazione del sonno e privazione sensoriale
25 novembre
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Accendi anche tu una candela,mostra la solidarietà e la voglia di cambiare questo percorso!
Accendiamo tante candele ed illuminiamo questa giornata!
La sera tra il 24 ed il 25 novembre,accendi anche tu una candela e mettila alla finestra...
per un attimo saremo tutti più vicini!
........io lo farò !!! TU?
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