Al bar con gli amici
... quattro chiacchiere in compagnia
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capitolo 7
Verso le sette tornammo alla residenza.
- vai a preparare la borsa che ti riporto
a casa?- mi comunicò Xavier con un sorriso
stanco.
Sembrava sfinito. Probabilmente aveva
discusso molto con i suoi amici su quanto
era successo con Elena. Oppure aveva
pensato a lei, o meglio, a ciò che era
accaduto. Magari era pentito di qualcosa
aveva detto alla donna quella mattina.
- va bene...-
- tanto torniamo tutti a Barcellona, anche
Alisa e Adriàn-
- certo, capisco-
Mi interrogai sul perché mi spiegasse ciò,
come se io gli avessi chiesto una
giustificazione al fatto che mi riportasse
indietro.
Salii in camera e preparari rapidamente
la borsa quindi tornai di sotto, raggiungendo
Xavier, che teneva la portiera aperta e si
era appoggiato ad essa.
- oh, che velocità...-
Ebbi subito la netta sensazione che lui e
Adrian stessero parlando di me, e Xavier
si era salvato in corner con quella frase.
Se non gli andava di riaccompagnarmi,
lo poteva dire ad Adrian di farlo. Ma
sembrava tutt'altro che infastidito. Mi
domandai quindi che si erano detti.
- si vede che non vede l'ora di andarsene-
scherzò Adriàn.
- oh, no, sono stata benissimo. Avevo
bisogno di staccare la spina. Grazie
dell'invito. Solo che non mi piace far
aspettare le persone-
Salutai tutti con la mano e salii in auto.
- bene, ci vediamo martedi agli allenamenti.
Ciao a tutti-
In contemporanea si salutarono tutti e
chiusero le portiere in modo simultaneo.
- che tempismo- commentai divertita.
- importante che ora non partiamo tutti insieme
sennò sai che bell'autoscontro...- scherzò lui.
Sorrisi ma mi voltai indietro, subito dopo,
per non mostrare le mie lacrime, per non
vedere il suo sorriso, il suo sguardo dolce
come il tono della frase scherzosa.
Io mi rilassai contro il sedile annuendo.
Eravamo a metà strada, quando mi
guardò intensamente.
- cosa pensi?- mi interpellò d'improvviso.
Non riuscivo più a trattenere la mia
curiosità. Dovevo chiederglielo!
- mi domandavo...insomma io con il
mio ex non sono rimasta in così buoni
rapporti. E' davvero raro che accada-
Lui non sembrò infastidito della mia
domanda personale, ma cercò di
spiegarmi con tono molto calmo e
distaccato. Anche se sapevo che quel
mattino, lui era tutt'altro che calmo.
Probabilmente avendone discusso a
lungo, l'ira era attenuata ed era più
razionale. Era come me, le mie
sfuriate duravano assai poco.
- in effetti...cioè c'eravamo lasciati
in modo molto brutto. Poi ci siamo rivisti
a luglio in modo civile. Lei sembrava
più ragionevole. L'avevo lasciata io
ma per colpa del suo ...atteggiamento,
e di un suo errore di valutazione diciamo.
Aveva organizzato le nostre vite in modo
meticoloso, senza chiedermi cosa ne
pensavo. Ma era lei ad esser dura e
molto egoista con me. Poi appunto a
luglio, avevamo fatto una tregua, la
nostra storia era nata come amicizia.
Quindi avevamo provato ad esser di
nuovo amici. Ieri sera, quando è venuta
alla festa ,credevo che i suoi sentimenti
rimanessero su quella idea, ma invece
stanotte, si è intrufolata in camera mia,
ancora una volta ha preso una decisione
senza chiedermi che ne pensassi. Stamane
quando mi sono svegliato, molto presto,
l'ho trovata vicino a me. L'ho svegliata.
Abbiamo litigato. Fine. Se ne andata
poco dopo. Ha commesso un grave
errore credere che potessimo tornare
insieme-
Ecco perché Diego e Pascal non sopportavano
Elena, non solo perchè aveva ferito il loro
amico. Ma come donna. Una donna che
cerca di dominare e di voler cambiare
la vita di un uomo per il proprio tornaconto,
non rientrava nei 'canoni' dei maschi latini.
Andava bene una donna forte ma non una
che ti vuole comandare e agire in modo
egoistico. Anche Xavier non apprezzava
una donna che decideva della sua vita
stravolgendola e senza nemmeno
chiedergli cosa ne pensasse. Era un gesto
intollerabile.
- infatti l'ha detto ad Alisa, che è stato
un errore venire qua...-
- purtroppo è così....Elena mi interessa
come amica, ma nulla di più-
Io lo guardai. Quanto avrei voluto confessare
i miei sentimenti ma era meglio tacere,
soffocare. Era chiaro che volesse esser libero.
Inoltre non era certo il momento migliore
per dirgli ciò che provavo per lui. Non volevo
opprimerlo e imbarazzarlo. Io accesi la radio
e mi rilassai contro il sedile. Ma spesso
mi trovai a guardarlo. Il suo volto era intenso.
Il suo sguardo, quegli occhi stupendi,
incredibile che occhi così neri, quindi
un colore tanto freddo, fossero invece
tanto caldi. Trasmettevano lati della
sua anima passionale.
Mi domandai che pensasse. Di certo non
a me.
Arrivammo a casa mia. Vidi qualcuno seduto
sugli scalini della mia veranda.
- qualcuno ti aspetta-con tono seccato.
Mi domandai come mai.
- sembra un uomo...- mormorai confusa.
Scesi dall'auto. L'uomo si avvicinò e
riconobbi Rodrigo.
No, non poteva tormentarmi di nuovo.
Non con Xavier presente. Fra me e
quell'arrogante era finita ma nonostante
ciò non capiva!
Xavier aprì il bagagliaio per prendermi la
borsa da viaggio.
Rodrigo mi si avvicinò.
- cosa vuoi?- e respinsi le sue mani
che cercavano di afferrarmi alla vita.
- questo! - e mi prese fra le braccia
quindi mi baciò con foga.
Mentre cercavo di respingerlo, sentii
una sgommata e appena riuscii a
staccarmi da Rodrigo, vidi l'auto di
Xavier allontanarsi in fretta.
Altra stranezza da parte di Xavier.
Perché si era tanto infuriato? Io e lui
non stavamo insieme e mi aveva
trattato come un amica per tutto il
week end, e ora? Si comportava da
geloso nel vedermi con un'altro.
Irrazionale.
- bastardo!- esclamai, e stampai
una cinquina sulla guancia di Rodrigo
che sogghignava. Lui mi afferrò al
polso e mi avvicinò a sé.
- ti piace quel ragazzino?-
Già, Rodrigo non sopportava che mi
piacesse un altro uomo che non
fosse lui, non sopportava di vedermi
vicino ad un uomo giovane e molto
attraente. Fui compiaciuta della sua
'gelosia' perchè proprio lui aveva
detto che non avrei più trovato
nessun'altro uomo dopo di lui.
Era una piccola rivincita.
- vattene! Non ti sopporto più lo
vuoi capire? Vattene!-
Strattonai il braccio finché lui non
lo lasciò andare.
Ma perché voleva tornare con me?
Prima mi tradiva e mi faceva ben
capire che non avevo diritto di
comportarmi da moglie gelosa e
poi tornava sui suoi passi? Doveva
scordarmi come io cercavo di scordare
lui. - sparisci o chiamo la polizia per
violazione di domicilio. -
Lui scosse il capo, ridendo di gusto e
risalì su un'auto all'altro lato della
strada.
Io rientrai con il cuore che mi doleva.
Xavier non mi avrebbe mai più cercata.
Forse meglio così. Non avevo comunque
molte possibilità con lui ed era una storia
già complicata in partenza.
Eppure non comprendevo ancora la
gelosia di Xavier.
Cercai di rilassarmi e mi sdraiai sul divano
per guardare un pò di tv.
a giovedi con la prima parte dell'8^puntata.
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